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Sandra Amurri
Salvatore Settis «Norme-inciucio Sono contro la Costituzione»
13 Giugno 2013
Consumo di suolo
E il catalogo delle sciagure cucinate dai saccheggiatori “pacificati” non è finito: vedi la sintesi del "pacchetto semplificazioni", tratto da

E il catalogo delle sciagure cucinate dai saccheggiatori “pacificati” non è finito: vedi la sintesi del "pacchetto semplificazioni", tratto da Edilportale, in calce. Qualcuno finalmente si opporrà? Il Fatto Quotidiano, 13 giugno 2013. Con postilla

Se il Ddl semplificazione, ancora in bozza, non verrà cambiato il paesaggio subirà un altro schiaffo. Iniziamo dalla riduzione dei tempi da 90 a 45 giorni per l'autorizzazione paesaggistica. Ecco cosa ne pensa Salvatore Settis, docente alla Normale di Pisa, uno dei più autorevoli e appassionati difensori della tutela del paesaggio e dell'ambiente, e vincitore del prestigioso premio letterario Gambrinus "Giuseppe Mazzotti": “È completamento sbagliato. Già i tempi sono stretti e le sovraintendenze non sono in condizione di lavorare visto il massiccio ridimensionamento del personale dovuto a pensionamenti che non vengono sostituiti”.

In cantiere c'è una procedura semplificata per ottenere l'autorizzazione edilizia e anche un decreto del Presidente della Repubblica sulle autorizzazioni paesaggistiche.Come si può “semplificare” d'ufficio anche nelle aeree soggette a vincolo individuale? Le cosiddette semplificazioni non debbono mai essere fatte a discapito della tutela del paesaggio, proprio come recita il principio sancito dall'art. 9 della Costituzione. Sarebbe un altro modo per mortificare il compito della sovraintendenza che negli ultimi anni ha subito tagli. Prima dal governo Berlusconi, poi da quello Monti. Semplificare non equivale ad andare contro la Costituzione.

Lei ha criticato duramente la proposta di legge di Realacci su “Contenimento dell'uso di suolo e rigenerazione urbana” e lui le ha risposto. Soddisfatto?

No. Realacci può rispondere ciò che vuole: è una legge sbagliata che non è contro il consumo di suolo ma lo incrementa. Ripeto: è un bel titolo, peccato che il testo abbia invece l’aspetto di un patto scellerato fra guardie e ladri di territorio. Alcuni firmatari della proposta Realacci mi hanno confessato di aver firmato sulla fiducia, senza capirne il senso. Mi chiedo: per quanto “larghe” siano le intese su cui si regge il governo, come possono passare inosservate queste norme-inciucio? Sono attentati al paesaggio e all’ambiente nonostante il ministro dell'Ambiente Orlando abbia definito prioritario il rischio idrogeologico, la tutela degli ecosistemi, la riduzione del consumo di territorio, la panificazione delle risorse idriche. La domanda è: nel buio delle “larghe intese”, come lavora questo Parlamento eletto con il Porcellum? Come può essere legittimato non dico a varare, ma anche solo sognare una qualsiasi riforma della Costituzione?”.

Postilla

L’ulteriore provvedimento sulle “semplificazioni” delle autorizzazioni edilizie, cui si fa cenno nell’articolo, (ne riportiamo qui sotto la sintesi da Edilportale) sono tutte volte a ridurre i controlli sulla legittimità e gli effetti delle procedure tecnico-amministrative. Sarebbe bene che i cittadini (almeno quelli che sono stati eletti – diciamo così – eletti per governare sapessero che quelle procedure sono una garanzia dei vari aspetti dell’interesse pubblico coinvolto nelle trasformazioni del territorio. L’esperienza insegna che quelle procedure corrispondono a tempi più o meno lunghi a seconda del modo in cui gli uffici pubblici funzionano: dove i comuni, le province e le regioni funzionano bene la procedura per l’approvazione di un piano urbanistico o di un progetto edilizio conforme alle regole può durare dieci o cento volte meno in un ufficio quailficato e attrezzato bene di quanto ne impiega un’analogo ufficio peggio qualificato e attrezzato. Da un trentennio circa contro gli uffici pubblici è in atto una campagna accanita di parole e fatti tendenti a indebolirne il ruolo, la responsabilità, l’autorevolezza, le capacità operative. Con le “semplificazioni” la campagna giunge alla sua logica conclusione: non “meno stato più mercato, ma “via lo stato, basta il mercato” E poi questi coccodrilli piangono sul consumo di suolo e la distruzione del paesaggio…Mais allez chier, direbbero Oltralpe (e.s.)

Ecco una sintesi del “pacchetto semplificazioni”, tratta da Edilportale

«12/06/2013 - Le ristrutturazioni con demolizione e ricostruzione non dovranno più rispettare il vincolo della sagoma dell’edificio preesistente. È una delle proposte contenute nel pacchetto per le semplificazioni all’esame del Governo. Nel testo spiccano anche l’obbligo di adottare un provvedimento espresso per il rilascio del permesso di costruire per lavori su beni vincolati e la proroga di due anni dei titoli abilitativi.
«Permesso di costruire

«In caso di interventi sui beni vincolati, la normativa attuale prevede che se uno degli atti di assenso dell’autorità preposta alla tutela del vincolo non è favorevole, dopo 30 giorni dalla proposta di provvedimento scatta il silenzio-rifiuto.
 
Il Pacchetto Semplificazioni propone invece che, dopo il rilascio dell’atto di assenso da parte dell’autorità preposta alla tutela del vincolo, il Comune concluda il procedimento per il rilascio del permesso di costruire con un provvedimento espresso e motivato. Nel caso in cui l’atto di assenso venga negato, scaduto il termine per il rilascio del permesso di costruire, questo si intende respinto. Come si legge nella relazione illustrativa, il cittadino risulta maggiormente tutelato da questa soluzione perché può subito impugnare il silenzio rifiuto.
 
Per quanto riguarda gli immobili vincolati, il testo del Pacchetto Semplificazioni specifica che, in caso di inerzia da parte della Soprintendenza, il Comune può pronunciarsi a prescindere dal parere.
 
Proroga dei titoli abilitativi
Per agevolare la prosecuzione delle attività edilizie, la bozza propone la proroga di due anni per Permesso di costruire, Dia e Scia. Se la misura dovesse passare, i lavori non dovranno più iniziare entro un anno dal rilascio del titolo abilitativo e concludersi entro tre anni dall’avvio dei lavori, ma avranno a disposizione un tempo maggiore. In questa direzione si stanno muovendo già alcune Regioni, come le Marche.»
«Scia e Sportello unico per l’edilizia

«Secondo la normativa attuale, lo Sportello Unico per l’Edilizia (SUE), deve acquisire direttamente o tramite conferenza di servizi gli atti di assenso necessari per il rilascio del permesso di costruire. Il Pacchetto Semplificazioni prevede che l’interessato, anche prima di presentare la Scia o la comunicazione di inizio lavori, possa richiedere al SUE di acquisire gli atti di assenso necessari per l’intervento edilizio. In questo caso i termini sono dimezzati perché se entro 30 giorni gli atti di assenso non vengono rilasciati il SUE indice la conferenza di servizi.»
 

«Attività di edilizia libera

«Il testo della bozza propone di eliminare l’obbligo di allegare alla comunicazione di inizio lavori la relazione asseverata dal tecnico abilitato che dichiara di non avere rapporti di dipendenza né con l’impresa né con il committente.»

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