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Pietro Mezzi
Tra consumo di suolo e pianificazione partecipata
12 Maggio 2007
Consumo di suolo
Sul convegno: "La Provincia di Milano per uno sviluppo sostenibile". Dal sito Milano Metropoli, Agenzia di Sviluppo, 4 maggio 2007

.Pietro Mezzi è Assessore alla politica del territorio e parchi della Provincia di Milano

Si è svolta oggi la giornata di lavoro organizzata dall'Assessorato al territorio della Provincia di Milano, articolata in due sessioni: la prima "Sviluppo territoriale e consumo di suolo. L'esperienza europea e lo scenario milanese"; la seconda "Il processo di partecipazione per l'adeguamento del Piano territoriale di coordinamento provinciale".

La prima parte ha affrontato il tema dell'espansione degli spazi urbanizzati e della crescita della città diffusa, un fenomeno che in Italia assume dimensioni spesso notevoli, ma che coinvolge qualsiasi altro Paese. L'Agenzia per l'Ambiente dell'Unione europea ha rilevato che nel solo decennio tra il 1990 e il 2000 in Europa sono stati urbanizzati oltre 800 mila ettari di suolo: più di tre volte la superficie del Lussemburgo. Con questo ritmo in cento anni la superficie urbanizzata si raddoppierà.

Alcuni Paesi hanno affrontato il problema, stabilendo limiti quantitativi annui di suolo da urbanizzare e definendo una contrattazione economica che premi l'ente locale. Su questo tema sono stati significativi gli interventi del prof. Roberto Camagni (Politecnico di Milano) e di due esperti esteri: Marjo Kasanko (European Commission, Joint Research Centre) e Vincent Fouchier (Institut d'aménagement Ile de France). In Italia, invece, la continua espansione urbanistica dei singoli Comuni riduce in misura consistente gli spazi naturali e le aree dedicate all'agricoltura. Le amministrazioni non sembrano avere alternative per fare fronte alle esigenze di recuperare risorse finanziarie, ma la risorsa territorio non è infinita e, una volta attuata la trasformazione, la compromissione diventa irreversibile.

È quindi necessario sensibilizzare gli amministratori e i cittadini su questo rischio e suscitare un approfondito dibattito per l'individuazione di soluzioni che permettano uno sviluppo compatibile con il gettito fiscale per gli enti locali.

La Provincia di Milano ha assunto il tema del consumo di suolo come fattore alla base della propria elaborazione per una pianificazione territoriale che abbia come punto di riferimento la sostenibilità. Nel territorio provinciale milanese il 42,3 per cento della superficie è urbanizzata - comprese le previsioni contenute negli strumenti di pianificazione - ma si tratta di un dato medio, non è omogeneo. Se Milano esprime un valore del 70,8 per cento, questi sono i dati delle diverse aree: Brianza 54,1, Nord Milano 83,3, Rhodense 58,6, Legnanese 58, Castanese 27,8, Magentino 30,8, Abbiatense-Binaschino 13,1, Sud Milano 42,4, Sud Est Milano 27,7, Adda Martesana 35,5 per cento.

Il tema del consumo di suolo è propedeutico alla definizione di una pianificazione partecipata e sostenibile. E questo è l'obiettivo che la Provincia di Milano si è data quando ha messo mano al processo di adeguamento del proprio Piano territoriale di coordinamento.

Dopo la fase dei seminari tematici di lavoro che hanno visto confrontarsi con l'amministrazione numerose realtà presenti sul territorio, si va concludendo anche il secondo ciclo di incontri della Provincia con i Comuni raggruppati negli ambiti locali omogenei, i tavoli interistituzionali. Ora si entra nel merito dei contenuti dell'adeguamento del Piano territoriale, nel cuore del confronto politico sulle proposte da condividere con i Comuni: per arrivare entro l'estate alla formulazione definitiva della proposta di Piano che andrà all'approvazione del Consiglio provinciale nel prossimo autunno.

L'incontro di oggi è un momento essenziale per trarre alcuni elementi di bilancio, ma soprattutto per puntualizzare gli obiettivi che abbiamo di fronte. Uno dei quali è certamente la definizione dei contenuti di sostenibilità ambientale del Piano territoriale, attraverso i passaggi già definiti - in specifico con la procedura di Valutazione ambientale strategica - e la redazione del Rapporto ambientale.

Abbiamo alle spalle un lavoro importante, che costituisce una base decisiva per i prossimi passaggi. Con le positive premesse che sono oggi disponibili possiamo lavorare con slancio per dotare i cittadini della provincia milanese di un Piano realmente rappresentativo delle esigenze di uno sviluppo sostenibile.

Dal sito MilanoMet

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