La cultura urbanistica più avvertita sostiene da decenni la necessità di politiche della casa improntate al recupero del patrimonio edilizio, in alternativa all’espansione. Non molti sanno che Napoli è stata la prima città a scegliere il recupero in periferia. Agli inizi degli anni ottanta la giunta di sinistra guidata dal sindaco Maurizio Valenzi approvò un piano per le periferie, attuato con le risorse straordinarie della ricostruzione post-terremoto del 1980. Il successo di questa esperienza e il suo lascito duraturo possono essere verificati e forniscono un insegnamento di valenza generale sulle possibilità d’intervento nella città esistente.
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Le aree interessate dal piano delle periferie, approvato nel 1980, con evidenziati i luoghi visitati durante l’iniziativa Una città un piano. |
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Ponticelli - veduta aerea |
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San Pietro a Patierno - veduta aerea |
Eddyburg, con il sostegno dell’Ordine degli architetti di Napoli, ha organizzato una giornata di studi e una visita alle più significative realizzazioni del piano delle periferie, nei quartieri di Scampia, Secondigliano, Ponticelli e Barra. Elena Camerlingo, Giovanni Dispoto, Roberto Giannì, Mario Moraca, che hanno redatto i piani e assicurato la loro realizzazione, hanno illustrato i contenuti urbanistici e sociali del programma e guidato i partecipanti nella visita. Maria Musetta è stata la preziosa e paziente segretaria dell'iniziativa. Qui è disponibile il programma.
Nel sito abbiamo raccolto numerosi documenti che testimoniano questa straordinaria vicenda urbanistica.
Possono essere scaricati da questa pagina.
L'intervento introduttivo del seminario che si è svolto il 6 aprile è disponibile qui.
Qui di seguito inseriamo alcune fotografie scattate durante le giornate del seminario:
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Visita guidata - in primo piano Elena Camerlingo |
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Visita guidata - al centro del gruppo Roberto Gianni |
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Visita guidata - Il parco Troisi (foto di Tino Perna tratta da panoramio.com) |
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Visita guidata - Il parco di Scampia |