“Porto Marghera: gli ultimi fuochi” nasce dal desiderio di conoscere la storia industriale e le vicende umane ad essa collegate che tanto hanno segnato la Venezia del ‘900. Inizialmente l’idea era quella di raccontare la storia di tutto l’arco produttivo dell’insediamento industriale, dal 1917 quando vennero firmate le prime concessioni fino ad oggi e il grande cambiamento, la trasformazione economica e sociale che questo comportò per il territorio.
Ma partire da così lontano costringeva a lavorare prevalentemente su fonti scritte e materiali fotografici che difficilmente avrebbero retto al confronto con le testimonianze vive di coloro che dal secondo dopoguerra avevano partecipato a quell’ avventura e con la difficile situazione attuale di dismissione. E poi c’era la suggestione del luogo, luogo pericoloso ma affascinante, un mondo di fantasmi, di echi e sirene lontane.
Abbiamo lavorato guidati dalle parole delle interviste, racconti di tempi oscuri, drammatici, di lotte epiche e di speranze. Il confronto tra passato e presente: la cronaca del maxi processo, le manifestazioni a difesa dei posti di lavoro al Petrolchimico, le testimonianze dei giovani dalle prospettive incerte, i danni ambientali e i conflitti sempre più aspri tra i lavoratori e la popolazione dei centri urbani, ha provocato in noi un forte disagio ma ha rinforzato l’interesse e la voglia di raccontare nel film una realtà così contraddittoria.
Scheda tecnica:
Soggetto e sceneggiatura: Manuela Pellarin, Enrico Soci
Fotografia: Giovanni Andreotta
Montaggio: Massimiliano Corò
Consulenza storica: Cesco Chinello
Supervisione alla regia :Mario Brenta
Produzione: Controcampo
Regia: Manuela Pellarin