Nel loro soggiorno Bob e Mary stanno sorseggiando il loro tea, davanti al caminetto elettrico. Bob legge il giornale, Mary sferruzza, seguendo il filo di un pensiero che le fa increspare la fronte.
“Bob, ascoltami un momento…
“Si, cara – dice Bob abbassando il giornale.
“Vorrei parlarti un po’ del nostro Tom…
“Si, cara, capisco. Dimmi pure.
“Sai, Bob, Tom sta crescendo, ormai ha diciassette anni…
“Lo so bene, cara, ha compiuto diciassette anni proprio un paio di mesi fa.
“Ecco, sai, penso proprio che dovrebbe conoscere i fatti della vita: sai, come si nasce, perchè si nasce, che cosa vuol dire fare l’amore, gli uomini e le donne e i loro rapporti e così via…
“Si, cara, hai proprio ragione!
“Ma vedi, lui è così sensibile, timido, fragile. Bisognerebbe spiegarglielo con molta delicatezza. Per esempio, parlandogli della natura… Pensi che saresti capace di farlo?
“Hmm, si cara, penso che posso provarci.
“Oh grazie Bob, mi togli proprio una grande preoccupazione. Ma mi raccomando la delicatezza. Ecco, potresti parlargli con un linguaggio poetico. Che so, parlargli dei fiori, delle farfalle, delle api… sai che voglio dire.
“Si cara, capisco. Gli parlerò proprio così.
Passa qualche giorno. E’ sabato, il sole splende in un cielo azzurro solcato da qualche leggera nuvola, l’aria è tiepida. Bob esce percomprare i giornali, il cedro candito per il plumcake e le sigarette, chiede a Tom di accompagnarlo per fare due passi al sole.
“Bella giornata di sole, vero Tom?
“Si papà, proprio una bella giornata.
“Mi ricorda quelle belle giornate d’estate dell’anno scorso, quando tu ed io siamo andati in vacanza da François in Normandia. Ti ricordi?
“Si, papa, certo, quel tuo vecchio commilitone nella fattoria. Si stava proprio bene.
“Ecco, ricordi Tom che belle passeggiate facevamo, tra i prati e i boschi, tra fiori, api e farfalle?
“Si, papa, ricordo benissimo.
“Ricordi anche le due nipoti di François, Marlène e Michelle?
“Certo, papa, non potrei proprio dimenticarle.
“E ricordi che cosa facevamo con loro?
“Certamente. Era così bello!
“Ecco, figlio mio. Tua mamma vorrebbe che tu sapessi che anche le farfalle fanno la stessa cosa.