con i telespettatori (i radioascoltatori), ma non abbiamo altro mezzo per condividere con tutto il paese lo sconcerto e la rabbia per come il servizio pubblico in questi giorni viene umiliato. Lasciato ancora una volta senza governo per la feroce contesa intorno al suo controllo, spogliato del 70% degli utili raccolti, privato di grandi opportunità come l’offerta intera dei Mondiali di calcio. E’ uno scenario persino più drammatico di quel che avevamo temuto, in termini di lottizzazione, di asservimento al governo, ai partiti, agli interessi della concorrenza. Noi non ci rassegnamo allo smantellamento del servizio pubblico, convinti di interpretare l’opinione della grande maggioranza degli italiani.” Usigrai