loader
menu
© 2025 Eddyburg

INGREDIENTI

Alici sotto sale 5 (possibilmente di Cetara)

Noci essiccate 6 – 8

Formaggio pecorino gr. 70 – 80 grattugiato

Spaghetti gr 400, del tipo a tenuta di cottura

Olio di oliva, sale, basilico fresco.

PREPARAZIONE

Spinare le alici sotto l’acqua corrente e sminuzzare i dieci filetti ottenuti.

Sbucciare le noci e sminuzzare i gherigli ottenuti.

In un tegame antiaderente capace di contenere gli spaghetti in cottura, versare un fondo di olio di oliva e portare ad alta temperatura. Immergere i filetti di alici sminuzzati e far cuocere fino alla totale perdita di consistenza della polpa. Aggiungere i gherigli di noce sminuzzati e, subito dopo gli spaghetti cotti a parte “ al dente”. Far saltare il tutto il tempo necessario ad aggiungere il pecorino ed il basilico fresco sminuzzato a mano.

Servire caldo accompagnando il piatto con vino bianco secco ghiacciato.

Sembra che in una scuola francese sia successo quanto segue.

L'insegnante, davanti ai suoi alunni, un giorno spiegava come in francese,al contrario della lingua Inglese, i sostantivi sono grammaticalmente divisi in "maschile" e "femminile". Cose quali "gesso" o "matita", disse, vengono quindi associati ad un genere, sebbene in Inglese siano sostantivi neutri. Stupito, uno studente alzo' la mano e chiese "di che genere è un computer?"

L'insegnante non era certo della risposta, e così divise la classe in due gruppi, chiedendo loro di decidere se il termine computer debba essere maschile o femminile. Un gruppo era composto dalle donne della classe, e l'altro dagli uomini. Ad entrambi i gruppi venne chiesto, poi, di fornire quattro motivazioni alle loro conclusioni.

Decisione degli Uomini

Gli uomini decisero che i computer dovrebbero decisamente appartenere al genere femminile, perché:

1. Nessun'altro al di fuori del loro creatore capisce la loro logica interna.

2. Il linguaggio di cui si servono per comunicare con gli altri computer è incomprensibile a chiunque altro.

3. I tuoi errori, persino minimi, vengono immagazzinati nella memoria a lungo-termine per essere usati più avanti.

4. Non appena ne acquisti uno, ti ritrovi a spendere metà del tuo blocchetto di assegni per gli accessori.

Decisione delle Donne

Il gruppo di donne, d'altro canto, concluse che ai computer bisognerebbe assegnare il genere maschile, perché :

1. Per potere avere la loro attenzione, devi accenderli.

2. Contengono moltissimi dati, ma sono ancora privi di intelligenza propria.

3. Dovrebbero esser li per risolvere i tuoi problemi, ma per metà del tempo sono LORO il problema.

4. Non appena te ne procuri uno, ti accorgi che, se avessi aspettato ancora un po', avresti potuto averne uno migliore.

INGREDIENTI

(per 6 persone)

600 gr di vermicelli o di spaghetti semintegrali

200 grammi di alici già spinate

la barba di uno o due finocchi o meglio finocchietto selvatico fresco

2 cucchiai di pinoli

2 cucchiai di uva passa

2 cucchiai di pangrattato

una dozzina di pomodorini interi

un po' di peperoncino

due spicchi d'aglio

olio quanto basta

PREPARAZIONE

far bollire qualche minuto le barbe di finocchio e tagliarle in piccoli pezzi (conservare l'acqua)

tagliare in piccoli pezzi anche le alici

tagliuzzare i pinoli se dotati di sufficiente pazienza

far soffriggere gli spicchi d'aglio tagliati a metà nell'olio assieme al peperoncino

aggiungere i pomodorini e aspettare che "schiattino"

levare l'aglio

far soffriggere un attimo il pangrattato

aggiungere alici, finocchio, passi e pinoli e far cuocere qualche minuto

cuocere i vermicelli al dente utilizzando anche l'acqua di bollitura del finocchio

durante la cottura degli spaghetti aggiungere al condimento un paio di

mestolini dell'acqua di bollitura

se dotati di padella sufficientemente capiente ripassare la pasta nel condimento, altrimenti condire direttamente nella zuppiera

Come ho detto, la ricetta è mutuata dalla pasta con le sarde. Tipico di quest’ultima è il finocchietto selvatico; ma temo che si trovi solo in Sicilia. Proviamo, come suggerisce Mariafranca, a sostituirlo con la barba di finocchio…

Where do babies come from? A teenage girl come home from school and asks her mother, "Is it true what Rita just told me?"

"What's that?" asks her mother.

"That babies come out of the same place where boys put their penises?" said her daughter.

"Yes it is dear!" replies her mother, pleased that the subject had finally come up and that she wouldn't have to explain it to her daughter.

"But then, when I have a baby," responded the teenager, "won't it knock my teeth out?"

Un disoccupato sta cercando lavoro come uomo delle pulizie alla Microsoft. L'addetto del dipartimento del personale gli fa fare un test (scopare il pavimento), poi lo intervista e alla fine gli dice: "Sei assunto, dammi il tuo indirizzo di e-mail, così ti mando un modulo da riempire insieme al luogo e la data in cui ti dovrai presentare per iniziare". L'uomo, sbigottito, risponde che non ha il computer, né tantomeno la posta elettronica. Il tipo gli risponde che se non ha un indirizzo e-mail significa che virtualmente non esiste e quindi non gli possono dare il lavoro.

L'uomo esce, disperato, senza sapere cosa fare e con solo 10 $ in tasca. Decide allora di andare al supermercato e comprare una cassa di 10 chili di pomodori. Vendendo porta a porta i pomodori in meno di due ore riesce a raddoppiare il capitale, e ripetendo l'operazione altre 3 volte si ritrova con 160 $. A quel punto realizza che può sopravvivere in quella maniera. Parte ogni mattina più presto di casa e rientra sempre più tardi la sera, e ogni giorno raddoppia o triplica il capitale. In poco tempo si compra un carretto, poi un camion e in un batter d'occhio si ritrova con una piccola flotta di veicoli per le consegne.

Nel giro di 5 anni il tipo è il proprietario di una delle più grandi catene di negozi di alimentari degli Stati Uniti. Allora pensa al futuro e decide di stipulare una polizza sulla vita per lui e la sua famiglia. Contatta un assicuratore, sceglie un piano previdenziale e quando alla fine della discussione l'assicuratore gli chiede l'indirizzo e-mail per mandargli la proposta, lui risponde che non ha computer nè e-mail. "Curioso - osserva l'assicuratore - avete costruito un impero e non avete una e-mail. Immaginate cosa sareste se aveste avuto un computer!!!!". L'uomo riflette e risponde "Sarei l'uomo delle pulizie della Microsoft".

* Morale n° 1: Internet non ti risolve la vita.

* Morale nº 2: Se vuoi essere assunto alla Microsoft, cerca di avere una e-mail.

* Morale nº 3: Visto che hai ricevuto questa storia via e-mail hai più possibilità di diventare uomo delle pulizie che miliardario.

INGREDIENTI

250 gr. di spaghetti di ottima qualità per tenere la cottura

4-5 cucchiai di olio extravergine

6 peperoni a quattro punte di differente maturazione ( 3 rossi, 2 gialli e 1 verde)

3- 4 pomodorini di pachino

250 gr. di gamberetti (è molto chiederli freschi e non congelati?)

SPEZIE: pepe nero in grani - 10 vaghi-, coriandolo - 5 vaghi -, capperi piccolissimi 20 gr, pistacchi sgusciati 4-5, pinoli 4-5.

Inoltre: cipolline fresche 2 di media grandezza;

2 spicchi di aglio bianco;

un mazzetto, piccolissimo!, di erba cipollina;

un mazzetto di prezzemolo passato con la mezzaluna;

pepe nero in polvere;

peperoncino rosso in polvere fine.

PREPARAZIONE

Fare soffriggere, per 1 minuto, in una padella capiente e con i bordi alti l'olio con l'aglio e le cipolline ( spezzettare ma non tritare!);

inserire nell'ordine:

i peperoni verdi tagliati a listerelle di 3-4 mm. sul lato più lungo (come amano fare i cinesi!);

al pepe nero;

i pistacchi sgusciati;

Quando i peperoni si sono appassiti inserire:

i peperoni gialli, tagliati come sopra;

i pomodorini di pachino lasciati interi;

metà dei capperi;

il coriandolo;

i pinoli.

Quando i peperoni gialli si sono appassiti inserire:

i peperoni rossi, tagliati come sopra.

Appena i peperoni rossi sono appassiti a sufficienza inserire:

i gamberetti;

l'erba cipollina.

Lasciare cuocere il tutto per altri 5 minuti.

Intanto cuocere gli spaghetti in abbondante acqua non molto salata!

Raggiunta poco più di metà cottura della pasta, toglierla con un forchettone ( non scolare per carità!) e metterla a mantecare nella padella con i peperoni e i gameberetti a fuoco molto forte, girare spesso e aggiungere di tanto in tanto un po’ dell'acqua di cottura della pasta per mantenere morbido. A cottura ultimata spruzzare con il prezzemolo e un pizzico di peperoncino in polvere fine, porre nei piatti e …buon appetito!

Sono usciti i risultati di un sondaggio effettuato dall'ONU.

La domanda era:

"Per piacere, dica onestamente qual è la sua opinione sulla scarsità di

alimenti nel resto del mondo."

Il risultato è stato il seguente:

* gli europei non hanno capito cosa sia la "scarsità."

* gli africani non sapevano cosa fossero gli "alimenti."

* gli americani hanno chiesto il significato di "resto del mondo."

* i cubani, straniti, hanno chiesto maggiori delucidazioni sul

significato di "opinione."

* nel parlamento italiano, si sta ancora discutendo su cosa sia "onestamente."

L’antefatto

Adriano Olivetti era un industriale colto e illuminato, amico della letteratura, della filosofia, della società e dell’urbanistica. Era anche un mecenate. Nella sua bellissima fabbrica di Ivrea, rinnovata dai più bravi architetti del tempo, ospitava elevate attività culturali da lui promosse, e moltissimi tra i più valenti intellettuali.

La storia

Una carovana di un circo attraversa le Alpi ed è colta da una tormenta. Alcuni carrozzoni sono travolti dalle furie del tempo e, da uno di essi, scappano due leoni. Si rifugiano nelle forre e nelle boscaglie ai piedi delle cime e, finché la stagione è buona (per fortuna la tormenta era alla fine dell’inverno) trovano nutrimento afferrando cerbiatti e conigli, pecore e qualche raro vitello. Ma quando viene la cattiva stagione cominciano a fare la fame. Uno dei due, Gaspare, dice all’altro

”Non voglio correre il rischio di diventare vegetariano. Proviamo a scendere a valle”

“D’accordo”, fa l’altro, Amilcare.

Cominciano a scendere con grande prudenza e raggiungono i primi villaggi. Appena si avvicinano alle stalle i montanari, vigili, li cacciano a fucilate. Si allontanano col fiato in gola.

Passa qualche altro giorno, e Gaspare proprio non ce la fa più. Prova a convincere Amilcare ma in questi la paura prevale sulla fame. Con coraggiosa cautela Gaspare scompare verso valle.

Amilcare riesca e passare l’inverno, neppure lui sa come. Poi la primavera, l’estate e l’autunno gli danno nova forza. Ma torna l’inverno: un inverno eccezionalmente precoce, rigido, prolungato. Amilcare non ce la fa più:

”Meglio morire con una pallottola in fronte che spegnersi con lo stomaco devastato dall’inedia nella fredda neve”, pensa. E s’avvia anche lui verso la valle.

Piano piano, strisciando più che camminando, il leone Amilcare s’inoltra tra colline nelle quali evita i paesi infilandosi nelle forre e nei fossi. Sbocca infine in una pianura, in fondo alla quale vede le costruzioni di una città.

Un rumore di motore lo fa accucciare in un fosso. Guarda e – meraviglia! – dall’auto, una lussuosa Lancia, esce (“ma sì, è proprio lui”!) il suo amico Gaspare. Grasso e rotondo, lustro il pelo, umido il muso e luccicante l’occhio, avvolto in un cappotto di pelo di cammello i cui lembi scosta per avvicinarsi a un albero e fare pipì.

”Gaspare, sono io, Amilcare”, si slancia l’amico strisciando fuori dal fosso. Abbracci, zampate sulle spalle, i due si raccontano gli avvenimenti. Poco da raccontare ha Amilcare. Gaspare, invece:

”Non immagini che fortuna. Appena sono arrivato qui un’assistente sociale mi ha accolto, mi ha rifocillato, mi ha accompagnato in un ufficio lussuoso. Non ho neppure dovuto parlare con il funzionario che stava lì, dietro l’enorme scrivania, e questo mi ha consegnato una cartella e una chiave. La chiave apriva la bellissima stanza che mi era stata assegnata, dotata di tutte le comodità, tra cui tre macchine da scrivere e una segretaria”.

”E che fai?”, chiede Amilcare.

”Sto lì, nessuno mi chiede mai nulla, se non di partecipare qualche volta a riunioni, per la verità abbastanza noiose, dove tutti parlano ma nessuno (per mia fortuna) sta ad ascoltare quello che dici”.

Amilcare è stupefatto. Ma il suo pensiero dominante lo sollecita a chiedere:

”Ma per mangiare come fai?”

”Non c’è problema – risponde Gaspare – mangio un intellettuale al giorno, e non se ne accorge nessuno”.

30 g di mollica di pane

2 cucchiai di aceto di vino bianco

1 tuorlo d’uovo sodo

20 g di prezzemolo finemente tritato

3/4 filetti di acciuga (dissalati o sott’olio tritati)

1 spicchio d’aglio (tritato finemente oppure schiacciato)

1/2 cucchiaini di capperi finemente tritati

250 ml di olio di oliva

sale e pepe

In una ciottola bagnate la mollica di pane nell’aceto

Nel frattempo, mettete in una terrina il tuorlo d’uovo sodo insieme al prezzemolo, alle acciughe, all’aglio ed ai capperi e schiacciate bene con una forchetta (nb: più fino è tritato il tutto, meglio è). Aggiungete la mollica di pane ben strizzata (nb: io l’ho tritata nel tritatutto).

Versate l’olio un po’ alla volta e mescolate fino ad attenere un composto omogeneo.

Salate (nb: occhio ai capperi ed alle acciughe che già sono salati) e pepate.

Servire fredda su bolliti (o pesce al vapore).

INGREDIENTI

Limoni, 1 kg

Zucchero, 1 kg

Pectina, 1 busta

PREMESSA

Della preparazione fa parte la scelta dei limoni. Adopero normalmente gli “sfusati” della Costiera amalfitana, ma anche i limoni di Sorrento e quelli di Procida sono ottimi: e non sono i soli. L’importante è che siano limoni “di giardino”, non trattati in alcun modo, sani e succosi, non troppo abbondanti di “pane” ma neppure con la corteccia troppo sottile.

Esistono varie ricette. Dopo numerosi tentativi (nessuno ha dato prodotti da buttare) sono approdato a quello che vi descrivo.

PREPARAZIONE

Bollire i limoni in acqua fredda, su fuoco non troppo vivace, per mezz’ora circa.

Cambiare l’acqua e ripetere la bollitura.

Lasciarli raffreddare (per non scottarvi le mani), poi tagliateli prima a metà in senso longitudinale, togliete i semi, e tagliateli poi a fette sottili secondo i meridiani.

Mettete bucce e polpa in una pentola con lo zucchero e la pectina.

Lasciateli cuocere a fuoco lento rimestandoli, per circa una mezz’oretta, finché la marmellata (ormai potete chiamarla così) non comincia ad addensarsi; verso la fine della cottura aggiungete il rum.

Lasciate raffreddare appena un po’, versate nei barattoli, tappate e rovesciateli; teneteli così finchè non si raffreddano, poi lavateli, incollate le etichette e metteteli via.

Ricetta francese

INGREDIENTI

tuorli d'uovo, 4

chiare d'uovo, 7

cioccolato fondente, 250 gr

zucchero, 40 gr

eventualmente:

whisky, 4 cl

oppure:

caffè istantaneo, 2 cucchiaini

brandy, 2 cucchiai

(saldo: 3 tuorli d'uovo)

PREPARAZIONE

Mettere la cioccolata a bagno maria a fuoco dolce

Separare i tuorli dalle chiare

Montare le chiare con un pizzico di sale

Montare i tuorli con 2 cucchiai d'acqua bollente in una conca tanto grande da poter contenere tutti gli ingredienti e aggiungendo lo zucchero a poco a poco, finché il tutto non è chiaro e cola a nastro dal mescolatore

Nel frattempo la cioccolata si sarà sciolte e l'avrete fatta raffreddare un poco (ma non solidificare) spegnendo il fuoco

Incorporare la cioccolata liquida nei tuorli montati, ed eventualmente aggiungere il whisky o il caffè sciolto nel brandy caldo

Gettate subito le chiare montate e incorporatele nel composto adoperando una frusta (meglio se di legno e vimini), che muoverete con decisione ma dolcemente tirandola da un bordo all'altro del recipiente, lungo il diametro

Quando la mousse (ormai lo è diventata) è ben amalgamata, mettetela in frigorifero dove la terrete almeno un paio d'ore

Potete servire portando in tavola il recipiente, oppure versando la mousse nelle coppette prima di metterla in frigo, se le coppette non sono troppe e il frigo è abbastanza ampio

Ricetta tedesca

INGREDIENTI

uova, 3

panna, 250 gr

cioccolato fondente, 200 gr

zucchero, 40 gr

eventualmente: come sopra

PREPARAZIONE

Separare i tuorli dalle chiare

Montare la panna con pizzico di zucchero finis­simo

Mettere la cioccolata a bagno maria a fuoco dolce

Montare i tuorli con 2 cucchiai d'acqua bollente

Nel frattempo la cioccolata si sarà sciolte e l'avrete

fatta raffreddare un poco (ma non solidificare)

Incorporare la cioccolata liquida nei tuorli montati

Gettate subito la panna e le chiare montate e in­corporateli nel composto adoperando una frusta (meglio se di legno e vimini), che muoverete con decisione ma dolcemente tirandola da un bordo all'altro del recipiente, lungo i diametri, attraver­sando ogni volta tutti e tre gli strati e scuotendo leggermente la frusta sul bordo del recipiente

Il resto come sopra.

INGREDIENTI

14 noci fresche con il mallo intatto

alcool, 1 litro

1 noce moscata, 9 acini di caffè non tostato

3 cime di ramoscelli di cedro

3 cime di ramposcelli di menta piperita

3 bacchette di cannella

2-3 cucchiai di zucchero

PREPARAZIONE

per questo liquore, che è la versione napoletana, e probabilmente più antica, del liquore chiamato “nocino” in Emilia, Romagna e Veneto, è essenziale che le noci vengano colte il 24 giugno e che tutta la preparazione si concluda in pochi giorni

versare l’alcool in un boccione a chiusura ermetica

spaccare le noci in quattro sul boccione, in modo che il succo cada dentro, e porre nel boccione anche le noci

aggiungere la noce moscata e gli altri iongredienti, eccetto lo zucchero

chiudere il barattolo e agitarlo, e lasciarlo all’aperto per 40 giorni

poi filtrare e aggiungere lo zucchero

aspettare altri 40 giorni prima di consumarlo

UN SOTTOPRODOTTO

sul residuo del filtraggio versare un litro di vino bianco e lasciarlo riposare per una ventina di giorni

poi filtrare e bere il cosiddetto “vino di Nocillo”

FONTE

Immacolata Apreda mi ha trascritto un’antica ricetta della sua famiglia sorrentina, che viene tramandata (e adoperata) da molte generazioni; devo confessare che non l’ho mai sperimentata

INGREDIENTI

alici, 1 kg

pan grattato, q.b.

prezzemolo, un bel po’

olio, sale, limone

PREPARAZIONE

pulire e spinare le alici togliendo la testa

lavarle sotto l’acqua fredda

mescolare prezzemolo tritato e pan grattato, grosso modo in parti uguali

disporle le alici in una teglia, meglio se rettangolare e di pirex, coprire di prezzemolo e pan grattato, via via a strati alterni

versare l’olio a filo a filo

mettere in forno e lasciar cuocere a temperatura moderata finché il pan grattato non è abbrustolito in superficie

SERVIRE

calde o tiepide, anche riscaldate, condite con un po’ di limone

FONTE

Memoria antica ed elaborazione personale

INGREDIENTI

per il grano

grano bagnato, 150 gr(200)

latte, 3,5 dl

sugna (o burro), una noce

zucchero, un cucchiaino

vainiglia, una bustina

arancia, mezza buccia intera pulita

per la pasta

farina, 400 gr

sugna (o burro), 200 gr

zucchero, 125 gr

rossi d'uovo, 4

per la crema

latte, 2 dl(0)

rossi d'uovo, 2(0)

zucchero, 50 gr(0)

farina, 30 gr(0)

per il ripieno

ricotta, 200 gr(240)

zucchero, 120 gr(170)

rossi d'uovo, 2(3)

chiare d'uovo, 2

essenza di fiori d'arancio, una fiala

cedro candito, scorzette d'arancio, cocozzata 60 gr

cannella, un pizzico

PREPARAZIONE

Far cuocere il grano e gli altri ingredienti a fuoco lento per quattro ore, finché il grano non si è sfatto, e far riposare per un giorno

Fare la crema, e farla raffreddare

Fare la pasta frolla, come di consueto

Passare la ricotta al setaccio (o lavorarla con il frustino a immersione), aggiungere lo zucchero e lavorarla per 6-7 minuti

Aggiungere i rossi d'uovo, e lavorare un poco, poi aggiungere mano mano la crema, il grano, i fiori d'arancio, la cannella, i canditi tagliati a pezzettini

Montare a neve le chiare d'uovo e aggiungere

CONFEZIONE

Foderare una teglia da pizza (bordi svasati di 4 cm) di circa 25 cm con la pasta frolla stesa abbastanza sottile

Aggiungere il ripieno

Completare con le strisce di pasta frolla a rombo (per me è la cosa più difficile, perché affondano nella pasta)

Cuocere a temperatura media per almeno un'ora

Lasciar raffreddare e spolverare di zucchero a velo

INGREDIENTI

alici un po’ grandi, 1 kg

farina

3 uova

olio

sale e pepe

PREPARAZIONE

pulire bene le alici tenendole unite per la coda; per farlo conviene tagliarle, pulirle dalle interiora e dalla testa, poi tagliare con le forbici la spina dorsale il più vicino possibile alla coda e lavarle sotto l’acqua del rubinetto

lasciarle scolare

mescolare le uova con un po’ di sale e di pepe

passare le alici prima nella farina, poi nell’uovo, lasciarle sgocciolare qualche secondo e poi calarle in una padella piena dì olio bollente

disporle su di un foglio di carta assorbente, salarle e servirle calde spruzzandole, a piacere, di limone

FONTE

Jeanne Carola Francesconi, La cucina napoletana, Newton Compton Editori, 1993

L’ultima volta che l’ho fatta è venuta così

INGREDIENTI

per la torta

mandorle sgusciate, gr 100 (150,60)

zucchero, gr 150 (225, 90)

burro, gr 100 (150, 60)

uova, n 4 (6, 2)

cioccolato fondente, gr 100 (150, 60)

farina, gr 50 (75, 30)

scorza di limone grattugiata, q.b.

gelatina di albicocche, q.b.

per la glace

zucchero, gr 150 (225, 90)

cioccolata, gr 100 (150, 60)

gelatina di albicocche q.b.

PRELIMINARI PER LA TORTA

Tritare le mandorle e metà dello zucchero molto finemente

Tritare il resto dello zucchero

Sciogliere il burro a temperatura ambiente in conca grande

Mettere la cioccolata a bagno maria a fuoco mo­derato

PREPARAZIONE DELLA TORTA

Mescolare il burro finché non diventa cremoso

Aggiungere lo zucchero, sempre mescolando, poi, uno ad uno, i tuorli, sempre mescolando, e, poco a poco, la farina di mandorle

Montare a neve le chiare con un pizzico di sale

Mescolare al composto il cioccolato fuso, non bollente

Aggiungere le chiare montate, mescolando senza girare, poi la farina, e infine la scorza di limone

Imburrare una teglia e versare il composto, se non è abbastanza fluido sbattere la teglia sul piano di cucina

Cuocere a forno moderato (150°C) per circa 40-50 minuti

Capovolgere la torta e lasciarla raffreddare per alcune ore, poi tagliare in due dischi

Spalmare la gelatina all'interno e ricomporre

PREPARAZIONE DELLA GLACE

Cuocere lo zucchero con 1/8 di litro d'acqua, a calore vivace per 5'-6'

Lasciar intiepidire a metà

Fondere a bagno maria la cioccolata e aggiungere lo sciroppo di zucchero ancora caldo

Se la glace appare troppo densa, aggiungere qualche goccia d'acqua scaldata nel pentolino dello sciroppo

La glace non deve comunque superare i 37°C: se è troppo calda non diventa lucida, se è troppo fredda non si asciuga bene: deve essere "densamente liquida"(träge-flüßig)

CONFEZIONE

Coprire la torta di gelatina, previamente riscaldata e aspettare che si raffreddi e rapprenda

Versare la glace d'un colpo solo e spalmare presto dando due o tre colpi decisi con un coltello a lama grande

Lasciar raffreddare

SERVIRE

Eventualmente con panna montata servita a parte, soprattutto se la torta è un po’ secca per anzianità o per errore di preparazione; in altri casi non lo faccio

FONTE

elaborazione personale sulla base della ricetta del Talismano della felicità e di una ricetta del Settecento riportata in un libro di ricette di Sacher.

INGREDIENTI

muscolo di vitello, 800-1000 gr

carote, cipolle, sedano, 2-3 pezzi

olio, sale

vino bianco, mezzo bicchiere

maggiorana, timo, qualche rametto

PREPARAZIONE

Tritare gli ortaggi e soffriggerli a fiamma molto bassa

Alzare la fiamma e sistemare la carne sul soffritto, facendo cuocere con allegria finché non è ben rosolata da ogni lato

Aggiungere il vino e le erbe, salare e far cuocere nella pentola coperta, a fuoco basso, per 40-50 minuti circa, finché la carne ha perso l'elasticità; se necessario, aggiungere un po' di brodo o d'acqua calda

CONFEZIONE

Togliere la carne dalla pentola, metterla in una pirofila

Passare il fondo di cottura e aggiungerlo alla carne, oppure metterlo in una salsiera

Se il sugo è abbondante, è un ottimo condimento per la pasta (penne rigate, o spaghetti, o tagliatelle)

FONTE

Elaborazione personale

INGREDIENTI

burro, 200 grammi

biscotti secchi, 250 grammi

zucchero, 200 grammi

cacao amaro, 200 grammi

liquore a piacere (facoltativo)

uova, 2

mandorle tostate e pinoli (facoltativo)

PREPARAZIONE

Sciogliere il burro a bagnomaria (bisognerebbe fonderlo ma risulterebbe più pesante),

Frantumare i biscotti,

Mettere tutto in una ciotola con lo zucchero, il cacao, il liquore, le uova fino ad ottenere un composto omogeneo.

Avvolgere il composto in un foglio di alluminio e dargli la forma di un salame.

Mettere in frigorifero per almeno due ore.

Servire a fettine.

FONTE

La ricetta mi è stata regalata da Valeria Donà. Credo che sia quasi la stessa che faceva qualche volta mia mamma, e che chiamavamo “Gelato di campagna”.

INGREDIENTI

spezzatino di manzo, abbastanza magro 1500 gr

cipolle, 400 gr

pomodori pelati, 800 gr

strutto o grasso di pancetta, 50 gr

paprica dolce, 1 cucchiaino

paprica forte, 1 cucchiaino

peperoncino tritato, un pizzico

aglio, semi di finocchio, alloro

olio

farina

vino rosso

PREPARAZIONE

Soffriggere le cipolle con l'olio e lo strutto

Aggiungere la paprica

Infarinare la carne

Soffriggere la carne infarinata a fuoco vivace e spruzzarla con il vino

Aggiungere la carne, con il suo sughetto, alle cipolle e far rosolare insieme per 5'-10'

Aggiungere i pelati, l'aglio, le spezie e le erbe

Aggiustare d'acqua perché la carne sia ben coperta, salare e cuocere a fuoco lento in pentola coperta

Se, a cottura ultimata, il sugo risultasse troppo liquido, sciogliere un po’ di farina o di fecola di patate in un mezzo bicchiere d'acqua calda e aggiungerla al sugo

SERVIRE

Con patate bollite servite a parte, o con knödel

FONTE

Ricetta suggerita da Ivana Suhadolc.

INGREDIENTI

sorbetto di melone

melone, uno medio

sciroppo 120 ml

albumi, uno

sorbetto di lamponi

lamponi, 350 gr

sciroppo, 250 ml

albumi, uno

sorbetto di mela verde

mele Grany Smith, 1000 gr

succo di 2 limoni

sciroppo, 300 ml

albumi, uno

sorbetto di limone

succo di sei limoni e una scorza

sciroppo, 400 ml

albumi, uno

acqua minerale, 300 ml

PREPARAZIONE

Frullare la frutta con lo sciroppo, finché la pasta non è liscia e morbida

Versare in un recipiente

Coprire e mettere in freezer finché è solido

Togliere, tagliare a pezzi e rimettere nel frullatore

Frullare con l'albume montato a neve

Rimettere in freezer, finché è di nuovo solido

SERVIRE

Decorare con foglie di menta o piccoli pezzi del frutto oppure (sorbetto di mela verde) mescolare con prosecco

FONTE

elaborazione personale su base: Jackie Passmore, Gelati e sorbetti, Oscar illustrati Mondadori, 1988

(*) Per fare lo sciroppo: far sobbollire per 10' una uguale quantità (in peso) di zucchero e acqua. Si conserva in frigo per parecchi giorni.

INGREDIENTI

una o più orate (o branzini) freschi, di mare o di valle, del peso di 3-4 etti

uno spicchio d’aglio a pesce

qualche abbondante erbetta: rosmarino o, meglio, timo

sale, olio

PREPARAZIONE

pulire bene il pesce (meglio se lo fate pulire dal pescivendolo), e passarlo sotto l’acqua fredda corrente

mettere nella pancia lo spicchio d’aglio, l’erbetta e un pizzico di sale

disporre su una teglia: megli se direttamente sulla leccarda coperta con un foglio di carta da forno

ungere con un filino d’olio, sopra e sotto

cuocere a forno caldo per una ventina di minuti

servire e mangiare caldo

ALTERNATIVE

Naturalmente potrete cucinare nello stesso modo qualunque altro analogo pesce, per esempio la spigola (o branzino): la durata della cottura sarà proporzionale al volume del pesce

FONTE

elaborazione personale su ricetta contenuta in qualunque libro di cucina.


Due orate, dopo la cottura

INGREDIENTI

farina, 4 cucchiai

zucchero, 7 cucchiai

mandorle, 100 gr

burro, 100 gr

uovo, 1

scorza di limone grattugiata

lievito, 1 cucchiaino

latte, 1/2 bicchiere

PREPARAZIONE

Sciogliere il lievito nel latte appena tiepido

Tritare le mandorle

Sciogliere il burro

Mescolare il tutto fino a ottenere una pasta omogenea

Versare in una tortiera imburrata e infarinata

Cuocere in forno già caldo a 200°C fino a doratura (circa 30')

INGREDIENTI

manzo macinato due volte, 500 gr

parmigiano grattato, 2-3 cucchiai

pane secco bagnato col latte, 5-6 cucchiai

pangrattato

prezzemolo

pinoli, un cucchiaio

uva passa, un cucchiaio

pelati, 400 gr

olio, sale

PREPARAZIONE

Impastare la carne, il pane ammollato nel latte, il prezzemolo e il parmigiano

Fare delle polpette e mettere al centro di ciascuna di esse qualche pinolo e qualche chicco di uvetta

Passare nel pangrattato e friggere in olio bollente; mettere da parte

Preparare un sugo di pomodoro, con i soliti ingredienti

Accomodare le polpette in un tegame di coprire di sugo

(SUGGERIMENTO: di solito faccio le polpette abbastanza abbondanti; una parte le mangio ancora calde di frittura, senza sugo. Le altre le conservo, e poi le condisco e riscaldo col sugo il giorno dopo)

FONTE

ricetta costruita tentativamente sulla base di ricordi d'infanzia

INGREDIENTI

mandorle, 100 gr

cioccolata fondente, 100 gr

zucchero, 150 gr

chiare d'uovo, 3

(saldo: 3 tuorli)

PREPARAZIONE

Tritare le mandorle, la cioccolata a pezzi e lo zucchero

Montare a neve le chiare

Mescolare il tutto

Versare il composto in una teglia imburrata, infornate e cuocere a temperatura media finché non è caramellato sopra (e morbido dentro)

FONTE

Ricetta di Ornella Raia

© 2025 Eddyburg