Note: HU is the name of the new Chinese leader
(in the Oval Office)
George: Condi! Nice to see you. What's happening?
Condi: Sir, I have the report here about the new leader of China.
George: Great. Lay it on me.
Condi: Hu is the new leader of China.
George: That's what I want to know.
Condi: That's what I'm telling you.
George: That's what I'm asking you. Who is the new leader of China?
Condi: Yes.
George: I mean the fellow's name.
Condi: Hu.
George: The guy in China.
Condi: Hu.
George: The new leader of China.
Condi: Hu.
George: The Chinaman!
Condi: Hu is leading China.
George: Now whaddya' asking me for?
Condi: I'm telling you Hu is leading China.
George: Well, I'm asking you. Who is leading China?
Condi: That's the man's name.
George: That's who's name?
Condi: Yes.
George: Will you or will you not tell me the name of the new leader
of
China?
Condi: Yes, sir.
George: Yassir? Yassir Arafat is in China? I thought he was in the
Middle East.
Condi: That's correct.
George: Then who is in China?
Condi: Yes, sir.
George: Yassir is in China?
Condi: No, sir.
George: Then who is?
Condi: Yes, sir.
George: Yassir?
Condi: No, sir.
George: Look, Condi. I need to know the name of the new leader of
China.
Get me the Secretary General of the U.N. on the phone.
Condi: Kofi?
George: No, thanks.
Condi: You want Kofi?
George: No.
Condi: You don't want Kofi.
George: No. But now that you mention it, I could use a glass of milk.
And then get me the U.N.
Condi: Yes, sir.
George: Not Yassir! The guy at the U.N.
Condi: Kofi?
George: Milk! Will you please make the call?
Condi: And call who?
George: Who is the guy at the U.N?
Condi: Hu is the guy in China.
George: Will you stay out of China?!
Condi: Yes, sir.
George: And stay out of the Middle East! Just get me the guy at the
U.N.
Condi: Kofi.
George: All right! With cream and two sugars. Now get on the phone.
(Condi picks up the phone.)
Condi: Rice, here.
George: Rice? Good idea. And a couple of egg rolls, too. Maybe we
should send some to the guy in China. And the Middle East. Can you get
Chinese food in the Middle East?
CARTESIO: per andare dall'altra parte.
PLATONE: per il suo bene. Dall'altra parte c'è la Verità.
ARISTOTELE: è nella natura della gallina attraversare le strade. KARL MARX: era storicamente inevitabile.
IPPOCRATE: a causa di un eccesso di secrezione del suo pancreas.
CAPITANO KIRK: per andare in un posto dove nessun'altra gallina era mai stata.
MOSE': e Dio discese dal paradiso e disse alla gallina: "Tu devi attraversare la strada" . E la gallina attraversò la strada e Dio vide che ciò era buono.
MARTIN LUTHER KING: ho sognato un mondo in cui tutte le galline sarebbero libere di attraversare la strada senza dover giustificare il loro atto.
RICHARD NIXON: la gallina non ha attraversato la strada, lo ripeto, la gallina non ha MAI attraversato la strada.
MACHIAVELLI: il fatto importante è che la gallina abbia attraversato la strada. Chi se ne frega di sapere il perché? Il fine in sé di
attraversare la strada giustifica qualunque motivazione.
SIGMUN FREUD: il fatto che vi preoccupiate del fatto che la gallina abbia attraversato la strada rivela il vostro profondo latente senso di insicurezza sessuale.
BILL GATES: abbiamo appena messo a punto il nuovo "Gallina Office 2003" , che non si accontenterà soltanto di attraversare le strade, ma coverà anche le uova, classificherà i vostri dossiers importanti, etc...
BUDDA: porre questa domanda rinnega la vostra natura di gallina.
GALILEO: e quindi lei attraversa.
DE GAULLE: la gallina ha forse attraversato la strada, ma non ha ancora attraversato l'autostrada!
EINSTEIN: il fatto che sia la gallina che attraversa la strada o che sia la strada che si muove sotto la gallina dipende unicamente
dal vostro sistema di riferimento!
GEORGE W. BUSH: il fatto che il pollo abbia potuto attraversare questa strada in tutta impunità malgrado le risoluzioni dell'ONU rappresenta un affronto alla democrazia, alla libertà, alla giustizia. Questo prova indubbiamente che noi avremmo dovuto già bombardare questa strada da molto tempo. Al fine di assicurare la pace in questa regione, e per evitare che i valori che noi difendiamo non siano ancora una volta beffati da questo genere di terrorismo, il governo degli Stati Uniti d'America ha deciso di inviare 17 portaerei, 46 cacciatorpediniere, 154 incrociatori, appoggiati a terra da 243000 marines e nell'aria da 846 bombardieri, che avranno il compito, in nome della libertà e della democrazia, di eliminare ogni traccia di vita dei pollai per un raggio di 5000km; in seguito di assicurarsi con tiri di missili teleguidati che tutto ciò che assomiglia, da vicino o da lontano, a un pollaio sia ridotto a un mucchio di cenere e non possa più minacciare la nostra nazione con la sua arroganza. Noi abbiamo deciso che poi questo paese sarà generosamente preso in custodia dal nostro governo, che ricostruirà dei pollai seguendo le norme di sicurezza in vigore, con a capo un gallo democraticamente eletto dall'ambasciatore degli Stati Uniti. Per il finanziamento di queste ricostruzioni noi ci accontenteremo del controllo totale della produzione di cereali della regione per 30 anni, disponendo che gli abitanti locali beneficeranno di una tariffa preferenziale su una parte di questa produzione, in cambio della loro totale collaborazione. In questo nuovo paese di giustizia, di pace e di libertà, noi possiamo assicurarvi che mai più un pollo tenterà di attraversare una strada, per la semplice buona ragione che non ci saranno più strade, e che le galline non avranno più le zampe.
Che Dio benedica l'America!
Sembra che in una scuola francese sia successo quanto segue.
L'insegnante, davanti ai suoi alunni, un giorno spiegava come in francese,al contrario della lingua Inglese, i sostantivi sono grammaticalmente divisi in "maschile" e "femminile". Cose quali "gesso" o "matita", disse, vengono quindi associati ad un genere, sebbene in Inglese siano sostantivi neutri. Stupito, uno studente alzo' la mano e chiese "di che genere è un computer?"
L'insegnante non era certo della risposta, e così divise la classe in due gruppi, chiedendo loro di decidere se il termine computer debba essere maschile o femminile. Un gruppo era composto dalle donne della classe, e l'altro dagli uomini. Ad entrambi i gruppi venne chiesto, poi, di fornire quattro motivazioni alle loro conclusioni.
Decisione degli Uomini
Gli uomini decisero che i computer dovrebbero decisamente appartenere al genere femminile, perché:
1. Nessun'altro al di fuori del loro creatore capisce la loro logica interna.
2. Il linguaggio di cui si servono per comunicare con gli altri computer è incomprensibile a chiunque altro.
3. I tuoi errori, persino minimi, vengono immagazzinati nella memoria a lungo-termine per essere usati più avanti.
4. Non appena ne acquisti uno, ti ritrovi a spendere metà del tuo blocchetto di assegni per gli accessori.
Decisione delle Donne
Il gruppo di donne, d'altro canto, concluse che ai computer bisognerebbe assegnare il genere maschile, perché :
1. Per potere avere la loro attenzione, devi accenderli.
2. Contengono moltissimi dati, ma sono ancora privi di intelligenza propria.
3. Dovrebbero esser li per risolvere i tuoi problemi, ma per metà del tempo sono LORO il problema.
4. Non appena te ne procuri uno, ti accorgi che, se avessi aspettato ancora un po', avresti potuto averne uno migliore.
Where do babies come from? A teenage girl come home from school and asks her mother, "Is it true what Rita just told me?"
"What's that?" asks her mother.
"That babies come out of the same place where boys put their penises?" said her daughter.
"Yes it is dear!" replies her mother, pleased that the subject had finally come up and that she wouldn't have to explain it to her daughter.
"But then, when I have a baby," responded the teenager, "won't it knock my teeth out?"
Un disoccupato sta cercando lavoro come uomo delle pulizie alla Microsoft. L'addetto del dipartimento del personale gli fa fare un test (scopare il pavimento), poi lo intervista e alla fine gli dice: "Sei assunto, dammi il tuo indirizzo di e-mail, così ti mando un modulo da riempire insieme al luogo e la data in cui ti dovrai presentare per iniziare". L'uomo, sbigottito, risponde che non ha il computer, né tantomeno la posta elettronica. Il tipo gli risponde che se non ha un indirizzo e-mail significa che virtualmente non esiste e quindi non gli possono dare il lavoro.
L'uomo esce, disperato, senza sapere cosa fare e con solo 10 $ in tasca. Decide allora di andare al supermercato e comprare una cassa di 10 chili di pomodori. Vendendo porta a porta i pomodori in meno di due ore riesce a raddoppiare il capitale, e ripetendo l'operazione altre 3 volte si ritrova con 160 $. A quel punto realizza che può sopravvivere in quella maniera. Parte ogni mattina più presto di casa e rientra sempre più tardi la sera, e ogni giorno raddoppia o triplica il capitale. In poco tempo si compra un carretto, poi un camion e in un batter d'occhio si ritrova con una piccola flotta di veicoli per le consegne.
Nel giro di 5 anni il tipo è il proprietario di una delle più grandi catene di negozi di alimentari degli Stati Uniti. Allora pensa al futuro e decide di stipulare una polizza sulla vita per lui e la sua famiglia. Contatta un assicuratore, sceglie un piano previdenziale e quando alla fine della discussione l'assicuratore gli chiede l'indirizzo e-mail per mandargli la proposta, lui risponde che non ha computer nè e-mail. "Curioso - osserva l'assicuratore - avete costruito un impero e non avete una e-mail. Immaginate cosa sareste se aveste avuto un computer!!!!". L'uomo riflette e risponde "Sarei l'uomo delle pulizie della Microsoft".
* Morale n° 1: Internet non ti risolve la vita.
* Morale nº 2: Se vuoi essere assunto alla Microsoft, cerca di avere una e-mail.
* Morale nº 3: Visto che hai ricevuto questa storia via e-mail hai più possibilità di diventare uomo delle pulizie che miliardario.
Sono usciti i risultati di un sondaggio effettuato dall'ONU.
La domanda era:
"Per piacere, dica onestamente qual è la sua opinione sulla scarsità di
alimenti nel resto del mondo."
Il risultato è stato il seguente:
* gli europei non hanno capito cosa sia la "scarsità."
* gli africani non sapevano cosa fossero gli "alimenti."
* gli americani hanno chiesto il significato di "resto del mondo."
* i cubani, straniti, hanno chiesto maggiori delucidazioni sul
significato di "opinione."
* nel parlamento italiano, si sta ancora discutendo su cosa sia "onestamente."
Adriano Olivetti era un industriale colto e illuminato, amico della letteratura, della filosofia, della società e dell’urbanistica. Era anche un mecenate. Nella sua bellissima fabbrica di Ivrea, rinnovata dai più bravi architetti del tempo, ospitava elevate attività culturali da lui promosse, e moltissimi tra i più valenti intellettuali.
Una carovana di un circo attraversa le Alpi ed è colta da una tormenta. Alcuni carrozzoni sono travolti dalle furie del tempo e, da uno di essi, scappano due leoni. Si rifugiano nelle forre e nelle boscaglie ai piedi delle cime e, finché la stagione è buona (per fortuna la tormenta era alla fine dell’inverno) trovano nutrimento afferrando cerbiatti e conigli, pecore e qualche raro vitello. Ma quando viene la cattiva stagione cominciano a fare la fame. Uno dei due, Gaspare, dice all’altro
”Non voglio correre il rischio di diventare vegetariano. Proviamo a scendere a valle”
“D’accordo”, fa l’altro, Amilcare.
Cominciano a scendere con grande prudenza e raggiungono i primi villaggi. Appena si avvicinano alle stalle i montanari, vigili, li cacciano a fucilate. Si allontanano col fiato in gola.
Passa qualche altro giorno, e Gaspare proprio non ce la fa più. Prova a convincere Amilcare ma in questi la paura prevale sulla fame. Con coraggiosa cautela Gaspare scompare verso valle.
Amilcare riesca e passare l’inverno, neppure lui sa come. Poi la primavera, l’estate e l’autunno gli danno nova forza. Ma torna l’inverno: un inverno eccezionalmente precoce, rigido, prolungato. Amilcare non ce la fa più:
”Meglio morire con una pallottola in fronte che spegnersi con lo stomaco devastato dall’inedia nella fredda neve”, pensa. E s’avvia anche lui verso la valle.
Piano piano, strisciando più che camminando, il leone Amilcare s’inoltra tra colline nelle quali evita i paesi infilandosi nelle forre e nei fossi. Sbocca infine in una pianura, in fondo alla quale vede le costruzioni di una città.
Un rumore di motore lo fa accucciare in un fosso. Guarda e – meraviglia! – dall’auto, una lussuosa Lancia, esce (“ma sì, è proprio lui”!) il suo amico Gaspare. Grasso e rotondo, lustro il pelo, umido il muso e luccicante l’occhio, avvolto in un cappotto di pelo di cammello i cui lembi scosta per avvicinarsi a un albero e fare pipì.
”Gaspare, sono io, Amilcare”, si slancia l’amico strisciando fuori dal fosso. Abbracci, zampate sulle spalle, i due si raccontano gli avvenimenti. Poco da raccontare ha Amilcare. Gaspare, invece:
”Non immagini che fortuna. Appena sono arrivato qui un’assistente sociale mi ha accolto, mi ha rifocillato, mi ha accompagnato in un ufficio lussuoso. Non ho neppure dovuto parlare con il funzionario che stava lì, dietro l’enorme scrivania, e questo mi ha consegnato una cartella e una chiave. La chiave apriva la bellissima stanza che mi era stata assegnata, dotata di tutte le comodità, tra cui tre macchine da scrivere e una segretaria”.
”E che fai?”, chiede Amilcare.
”Sto lì, nessuno mi chiede mai nulla, se non di partecipare qualche volta a riunioni, per la verità abbastanza noiose, dove tutti parlano ma nessuno (per mia fortuna) sta ad ascoltare quello che dici”.
Amilcare è stupefatto. Ma il suo pensiero dominante lo sollecita a chiedere:
”Ma per mangiare come fai?”
”Non c’è problema – risponde Gaspare – mangio un intellettuale al giorno, e non se ne accorge nessuno”.
An Irishman walks into a bar in Dublin, orders three pints of Guinness and sits in the back of the room, drinking a sip out of each one in turn. When he finishes them, he comes back to the bar and orders three more. The bartender asks him,
"You know, a pint goes flat after I draw it; it would taste better if you bought one at a time."
The Irishman replies,
"Well, you see, I have two brothers. One is in America, the other in Australia, and I'm here in Dublin. When we all left home, we promised that we'd drink this way to remember the days when we drank together."
The bartender admits that this is a nice custom, and leaves it there. The Irishman becomes a regular in the bar, and always drinks the same way: He orders three pints and drinks them in turn.
One day, he comes in and orders two pints. All the other regulars notice and fall silent. When he comes back to the bar for the second round, the bartender says,
"I don't want to intrude on your grief, but I wanted to offer my condolences on your great loss."
The Irishman looks confused for a moment, then a light dawns in his eye and he laughs.
"Oh, no," he says, "everyone's fine. I've just quit drinking."
Risposta automatica telefonica di un famoso Istituto Psichiatrico:"Grazie per aver chiamato l'Istituto Psichiatrico di Salute Mentale:
... Se è ossesso-convulsivo, prema ripetutamente fino allo spasmo il tasto 1.
... Se è affetto di personalità multipla, prema i tasti 2, 3, 4, 5 e 6.
... Se è paranoico, sappiamo già chi è lei, cosa fa nella vita e sappiamo cosa vuole, quindi rimanga in linea, finché non rintracciamo la sua chiamata.
… Se soffre di allucinazioni, prema il tasto 7 nel telefono rosa gigante che lei (e solo lei) vede alla sua destra.
... Se è schizofrenico, chieda al suo amico immaginario di premere il tasto 8 per lei.
... Se soffre di depressione, non importa quale numero prema, tanto non c'è niente da fare, il suo caso è disperato e non ha cura.
... Se soffre di amnesia, prema 9 e ripeta a voce alta il suo nome, cognome, numero di telefono di casa e del cellulare, indirizzo, e-mail, numero di conto corrente, codice bancomat, data di nascita, luogo di nascita, stato civile e cognome da nubile di sua madre.
... Se soffre di indecisione, lasci il messaggio dopo il bip, oppure prima del bip, o durante il bip, insomma scelga lei.
... Se soffre di amnesie temporanee di breve durata, prema 0.
... Se soffre di avarizia ossessiva, attenzione, riattacchi subito, questa telefonata è a pagamento a 500 Euro al secondo.
... Se soffre di autostima bassa, per favore riagganci, poiché tutti i nostri operatori sono impegnati a parlare con persone molto più importanti di lei.
... Se è uno degli italiani che votò Berlusconi alle ultime elezioni, riagganci, si fotta e aspetti il 2006.... Qui curiamo "matti" e non "coglioni".
A young man, kind of a skinhead, had started to work on a farm. The boss sent him to the back fourty to do some fencing work, but come evening he's half an hour late. The boss gets on the CB radio to check if he's all right.
"I've got a problem, Boss. I'm stuck 'ere. I've hit a pig!"
"Ah well, these things happen sometimes," the boss says. "Just drag the carcass off the road so nobody else hits it in the dark."
"But he's not dead, boss. He's gotten tangled up on the bull bar, and I've tried to untangle him, but he's kicking and squealing, and he's real big boss. I'm afraid he's gonna hurt me!"
"Never mind," says the boss. "There's a .303 under the tarp in the back. Get that out and shoot him. Then drag the carcass off the road and come on home."
"Okay, boss."
Another half an hour goes by, but there's still not a peep from the kid. The boss gets back on the CB. "What's the problem, son?"
"Well, I did what you said boss, but I'm still stuck."
"What's up? Did you drag the pig off the road like I said?"
"Yeah boss, but his motorcycle is still jammed under the truck."
Il Presidente G. Bush vuole aumentare la sua popolarità e per questo và in una scuola elementare ad illustrare il programma del suo governo e poi invita i bambini a porre delel domande di chiarimento.
Il piccolo Bob alza la mano e dice:
-Presidente, ho tre domande da porle:
1. perché Lei pur avendo perso le elezioni in termini quantitativi è stato nominato Presidente?
2. è convinto che la bomba di Hiroshima sia stato il peggior attacco terroristico della storia dell’umanità?
3. perché vuole attaccare l’Iraq senza motivo?
In quel momento suona la campana della ricreazione e tutti i bambini escono. Al rientro il Presidente invita nuovamente i bambini a porre altre domande.
Il piccolo Joy alza la mano e dice:
-Presidente ho cinque domande da porle:
perché Lei pur avendo perso le elezioni in termini quantitativi è stato nominato Presidente?
2. è convinto che la bomba di Hiroshima sia stato il peggior attacco terroristico della storia dell’umanità?
3. perché vuole attaccare l’Iraq senza motivo?
4. perché la campanella della ricreazione ha suonato venti minuti prima?
5. Dov’è Bob?
Risuona la campana….
A man was crossing a road one day when a frog called out to him and said, "If you kiss me, I'll turn into a beautiful princess."
He bent over, picked up the frog, and put it in his pocket.
The frog spoke up again and said, "If you kiss me and turn me back into a beautifull princess, I will be your loving companion for an entire week."
The man took the frog out of his pocket, smiled at it, and returned it to his pocket.
The frog then cried out, "If you kiss me and turn me back into a princess, I'll stay with you for a year and do ANYTHING you want."
Again the man took the frog out, smiled at it, and put it back into his pocket.
Finally, the frog asked, "What is the matter? I've told you I'm a beautiful princess, that I'll stay with you for a year and do anything you want. Why won't you kiss me?"
The man said, "Look, I'm a Software Engineer. I don't have time for a girlfriend, but a talking frog is cool."
«Silvio Berlusconi muore e va difilato all'inferno, dove Belzebù lo sta aspettando.
«Non so cosa fare» esordisce il Diavolo «sei nel mio elenco ma non ho più posto per te; d'altro canto tu devi obbligatoriamente stare qui».
Dopo averci pensato un po' su il Diavolo prosegue: «Sai che cosa faccio? Ho due o tre persone che non sono state cattive quanto te. Ne lascerò andare una e tu ne prenderai il posto; anzi, ti lascio addirittura scegliere quale liberare».
A Silvio la proposta sembra accettabile e così il Diavolo apre una prima porta.
Lì dentro, in una grande piscina, nuota Craxi che si immerge ripetutamente tentando di portare in superficie un immenso sfavillante tesoro, ma riemergendo sempre e desolatamente a mani vuote. E si immerge e riemerge, e ancora, e ancora. Questo è il suo destino, all'inferno.
«No» dice il Cavaliere «non ci siamo, non sono un gran nuotatore e poi a mani vuote io non posso restare; non potrei fare questo per l'eternità».
Il Diavolo allora lo conduce nella stanza successiva dove trovano Francesco Cossiga che con un enorme piccone deve frantumare giganteschi massi di pietra durissima; e poi altri ed altri ancora.
«No, ho un problema alla spalla; mi farebbe male picconare in continuazione per l'eternità».
Il Diavolo apre la terza porta. All'interno, l'ex presidente degli U.S.A. Bill Clinton, sdraiato sul pavimento, con le braccia dietro la nuca e le gambe larghe. China su di lui c'è Monica Lewinsky intenta all'ormai famosa attività.
Berlusconi osserva e dopo un po' dice: «Sì, si può fare».
«OK» dice allora il Diavolo «Monica, puoi andare!»
One sunny day a rabbit came out of her hole in the ground to enjoy the weather. The day was so nice that the rabbit became careless, a fox snuck up and caught her.
"I am going to eat you for lunch!", said the fox.
"Wait!", replied the rabbit, "You should at least wait a few days !"
"Oh yeah? Why should I wait?" He replied.
"Well, I am just finishing my Ph.D. thesis."
"Hah, that's a stupid excuse. What is the title of your thesis anyway?"
"I am writing my thesis on 'The Superiority of Rabbits over Foxes and Wolves.'"
"Are you crazy? I should eat you right now! Everybody knows that a fox will always win over a rabbit."
"Not really, not according to my research. If you like, you can come to my hole and read it for yourself. If you are not convinced, you can go ahead and have me for lunch."
"You are really crazy!" But since the fox was curious and nothing to lose, he went with the rabbit into its' hole. The fox never came out.
A few days later, the rabbit was again taking a break from writing and sure enough, a wolf came out of the bushes and was ready to eat her.
"Wait!", yelled the rabbit,"you cannot eat me right now."
"And why might that be, you fuzzy appetizer?"
"I am almost finished writing my Ph.D. thesis on 'The Superiority of Rabbits over Foxes and Wolves."
The wolf laughed so hard that it almost lost its hold on the rabbit.
"Maybe I shouldn't eat you, you really are sick in the head, you might have something contagious," the wolf opined.
"Come read for yourself, you can eat me after that if you disagree with my conclusions." So the wolf went to the rabbit's hole and never came out.
The rabbit finished her thesis and was out celebrating in the lettuce fields.
Another rabbit came by and asked, "What's up? You seem to be very happy."
“Yup, I just finished my dissertation."
"Congratulations! What is it about?"
"It is titled 'The Superiority of Rabbits over Foxes and Wolves"
"Are you sure? That doesn't sound right."
"Oh yes, you should come over and read it for yourself."
So they went together to the rabbit's hole. As they went in, the friend saw a typical graduate student abode, albeit a rather messy one after writing a thesis. The computer with the the controversial dissertation was in one corner, on the right, was a pile of fox bones, on the left, a pile of wolf bones and in the middle was a large, lip-licking lion.
The moral of the story is: The title of your dissertation doesn't matter. All that matters is who your thesis advisor is.
Berlusconi, scivola, cade e muore. Arriva alle porte del Paradiso,dove l'attende paziente San Pietro:
"Benvenuto in paradiso, eccellenza.Prima di farla accomodare,devo purtroppo anticiparle che abbiamo un piccolo problema da risolvere.
Vede, è molto raro che un politico d'alto rango arrivi qui,e la verità è che non sappiamo cosa fare con lei.Così abbiamo deciso di farle trascorrere un giorno all'inferno e uno in paradiso,cosicché lei possa scegliere liberamente dove trascorrere la sua eternità.
San Pietro accompagna il nuovo arrivato all'ascensoree questi scende, scende fino all'inferno.
Si apre la porta e Berlusconi si trova in mezzo ad un verdissimo campo di golf.In lontanaza intravede un lussuoso club house;
davanti, tutti i suoi amici politici che avevano lavorato con lui.Gli corrono incontro e lo abbracciano commossi,ricordando i bei tempi andati,quando tutti insieme si arricchivano alle spalle degli italiani.
Decidono di fare una partita a golfe poi cenano tutti assieme al club house con caviale e aragosta.Alla cena partecipa pure il diavolo,che in realtà si dimostra essere una persona molto simpatica, cordiale, e divertente.
Berlusconi si diverte talmente tantoche non si accorge che e' già ora di andarsene.
Tutti gli si avvicinano e prima che parta gli stringono calorosamente la mano,lasciandolo triste e profondamente commosso.L'ascensore sale, sale e si riapre davanti alla porta del paradiso,dove San Pietro lo sta aspettando.
Berlusconi passa le successive 24 ore saltellando di nube in nube,suonando l'arpa, pregando e cantando.Il giorno e' lungo e noioso, ma finalmente finisce.
Si presenta finalmente San Pietro che gli chiede:
"Eccellenza, ha trascorso un giorno all'inferno e uno in paradiso,ora può scegliere democraticamente dove trascorrere l'eternità"
Berlusconi riflette un momento, si gratta la crapa e dice:"Beh, mi consenta, in paradiso è stato tutto molto bello,però credo che sia stato meglio all'inferno".
Allora San Pietro scrolla le spalle e lo accompagna all'ascensore...Scendi, scendi, giunge all'inferno.
Quando le porte si aprono,si ritrova in mezzo ad una terra deserta e piena di immondizie sparse dappertutto.Vede tutti i suoi amici in tuta da lavoro
che raccolgono il pattume e lo depositano in sacchi neri di plastica.
Il diavolo gli si avvicina e gli mette un braccio attorno al collo,in segno di benvenuto.
"Non capisco...", balbetta Berlusconi,"... mi consenta, ieri qui c'era un campo da golf e un club house,e abbiamo cenato a base di aragosta e caviale, e ci siamo divertiti un sacco.Ora la terra é solo un deserto pieno di spazzatura e i miei amici sembrano dei miserabili".Il diavolo lo guarda, sorride e gli dice:
"Amico mio, ieri eravamo in campagna elettorale.Oggi, hai già votato per noi"
A little old lady went into the Bank of Canada one day, carrying a bag of money. She insisted that she must speak with the president of the bank to open a savings account because, "It's a lot of money!"
After much hemming and hawing, the bank staff finally ushered her into the president's office (the customer is always right!).The bank president then asked her how much she would like to deposit. She replied, "$165,000!"and dumped the cash out of her bag onto his desk.
The president was of course curious as to how she came by all this cash, so he asked her, "Ma'am, I'm surprised you're carrying so much cash around. Where did you get this money?"
The old lady replied, "I make bets."
The president then asked, "Bets? What kind of bets?"
The old woman said, "Well, for example, I'll bet you $25,000 that your balls are square."
"Ha!" laughed the president, "That's a stupid bet. You can never win that kind of bet!"
The old lady challenged, "So, would you like to take my bet?"
"Sure," said the president, "I'll bet $25,000 that my balls are not square!"
The little old lady then said, "Okay, but since there is a lot of money involved, may I bring my lawyer with me tomorrow at 10:00 am as a witness?"
"Sure!" replied the confident president.That night, the president got very nervous about the bet and spent a long time in front of a mirror checking his balls, turning from side to side, again and again. He thoroughly checked them out until he was sure that there was absolutely no way his balls were square and that he would win the bet.
The next morning, at precisely 10:00 am, the little old lady appeared with her lawyer at the president's office. She introduced the lawyer to the president and repeated the bet: "$25,000 says the president's balls are square!"
The president agreed with the bet again and the old lady asked him to drop his pants so they could all see.
The president complied. The little old lady peered closely at his balls and then asked if she could feel them. "Well, Okay," said the president, "$25,000 is a lot of money, so I guess you should be absolutely sure."
Just then, he noticed that the lawyer was quietly banging his head against the wall.
The president asked the old lady, "What the hell's is the matter with your lawyer?"
She replied, "Nothing, except I bet him $100,000 that at 10:00 am today, I'd have The Bank of Canada's president's balls in my hand."
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Le grandi tragedie sono, per alcuni popoli, un evento che si cerca di dominare adoperando quello che Thomas Mann chiamava “l’ironico distacco dalle cose”. I napoletani in questo sono maestri. Poiché nelle ultime settimane di settembre 2001 non amavano molto il patron della loro squadra di calcio, tal Ferlaino, comparve sugli stadi uno striscione con su scritto: “Bin Ladèn, nun te scurda’ Ferlaino!”. E raccontano di una telefonata di Bossi al mullah terrorista, nella quale il senatùr gli avrebbe rimproverato di aver equivocato: “Le due torri che ti dicevo di colpire erano Torre del Greco e Torre Annunziata, non quelle di NY!”
Inserisco in questa cartella alcuni joke, prevalentemente partenopei, che mi sembrano riusciti. Ma il migliore mi sembra “Tu vuo’ fa’ ‘o talebano”, del quartetto di Gino Pollazzone: potete scaricare il file zippato, riportato qui sotto, e aprirlo sul vostro computer.
Vedete voi se vi piacciono, e se riuscite anche voi a sorridere in questi giorni bui (non solo per colpa dei terroristi).
Sconvolgenti sviluppi delle indagini condotte negli ambienti islamici napoletani. Individuata una vera e propria rete terroristica.
Al centro delle indagini un potenziale attentatore suicida votato al sacrificio personale, SADDAM URI', e il suo mandante OMAN AMMURI'.
Capo del commando sarebbe, invece, OMAR ESHALL. Sospettati anche l'ambulante OMAR UKKIN, l'agente immobiliare NABEL ABARAK, l'apprendista SADDAM PARHA', il pregiudicato ARRAFF ALI', già indagato per furto, il garzone OMAN ACCA' e suo fratello OMAN ALLHA'.
Accertata la pericolosità di tali soggetti.
Qualsiasi oggetto nelle loro mani , sostiene OMAR TIELL, terrorista dissociato, può trasformarsi in un' arma da guerriglia. Numerosi i collegamenti all'estero.
Di chiare origini francesi OMAR SIGLIESE; non meglio identificato, invece, OMAR ZIAN.
Accertata pure la loro tenace avversione nei confronti del mondo occidentale: NUN MULLHA', SADDAM USHA' i più accesi fomentatori in tal senso.
Interpellato in proposito, il diplomatico OMAN AFFHANKUL non si è rivelato disponibile.
Le indagini non risparmiano neppure gli ambienti medici. Sospettato il noto chirurgo plastico MUSFTAFFA' NABEL AZIZ e la sua paziente ARIFATT, successivamente rivelatasi essere un uomo, MUSH AL SALAM, con gravi turbe sessuali.
Sarebbe stato individuato anche un insediamento arabo nei pressi di Scampìa: NABARAK ALI', NABARAK ALLHA' i capi della comunità. A Varcaturo, invece, ACCA' NABARAK e ALLHA' OMAR avrebbero stabilito le loro dimore.
Tutte le piste fino ad ora individuate conducono ad un unico leader: OSAM HENTH'.