Per 4 porzioni:
INGREDIENTI
250 gr di pasta sfoglia (anche surgelata)
4 uova intere
8 cucchiai di zucchero
2 bustine di vanillina
200 gr di mandorle tritate
200 gr di amaretti tritati
PREPARAZIONE
sbattere le uova, aggiungere lo zucchero, la vanillina, le mandorle e gli amaretti tritati
adagiare la pasta sfoglia in una teglia apribile
versare il composto e decorarlo con mandorle intere o pinoli
infornare a 180° per 20/30 minuti.
Il sito dell'azienda Case Cordovani
INGREDIENTI
L’ultima l’ho fatta con 7-8 patate belle grosse, una ventina di olive di Gaeta snocciolate, un cucchiaio di capperi sotto sale, un abbondate ciuffo di prezzemolo appena colto, olio abbondante (le patate ne assorbono molto) e sale q. b. L’essenziale è che gli ingredienti siano buoni, soprattutto le patate. Le migliori sono secondo me le patate di montagna, quelle rossicce, ma anche le patate maremmane sono ottime, e magari tante altre: alla cottura la pasta deve essere compatta, la buccia sottile, e il sapore...
PREPARAZIONE
È intuitiva. Lessate le patate in acqua abbondante, nella quale avrete messo un pugno di sale e magari qualche erba. Poi le lasciate intiepidire (non raffreddare, se no sono molto più difficili da sbucciare), levate la pelle sottile e tagliate a fette.
Nel frattempo avrete fatto macerare nell’olio le olive (mi raccomando, di Gaeta) snocciolate e i capperi.
Sulle patate versate un po’ d’olio, poi l’olio condito e una abbondantissima spruzzata di prezzemolo tritato.
INGREDIENTI
zucchine, 1 kg
cipolle, 1 grossa
olio, 2 cucchiai
curry, 1 cucchiaino
brodo, ½ litro
yogurt greco, 125 gr
cerfoglio o prezzemolo
sale, pepe nero
PREPARAZIONE
Far riscaldare l’olio e far cuocere per 3 minuti la cipolla finemente tritata, aggiungere il curry e il brodo;
tagliare a rondelle le zucchine e unirle al brodo, rimestare, salare e portare all’ebollizione;
abbassare la fiamma, coprire e far cuocere per circa 25’, comun que finchè le zucchine non sono morbide;
far intiepidire, poi passare al mixer finché le zucchine non diventano una crema;
mettere ib frigo e conservare finché serve.
Prima di servire incorporare lo yogurt, aggiustare di sale, aggiungere pepe nero macinato fresco e il cerfoglio (o prezzemolo) tritato;
servire con crostini di pane con formaggio caprino spalmato.
FONTE
La ricetta e’ tratta da D di Repubblica del 26 giugno 2004. Lì la ricetta è dosata per 20 persone; ho diviso le dosi per 4, abbondando un po’ con le zucchine. Qui sotto riporto la ricetta originale.
VELLUTATA DI ZUCCHINE E CURRY
Per 20 persone
In una capace casseruola, scaldate 8 cucchiai di olio di oliva; unite 4 grosse cipolle pelate e tritate finemente e fate rosolare per 3 minuti. Spolverate con 4 cucchiaini di curry, rimestate e bagnate con 2 I di brodo vegetale bollente. Affettate a rondelle 3,5 kg di zucchine; unitele al brodo, rimestate e salate. Portate a ebollizione, abbassate la fiamma. coprite e fate cuocere lentamente per circa 25 minuti o finché le zucchine sono tenere. Fate intiepidire la zuppa e passatela al mixer per ottenere una crema. Conservatela in frigo; al momento di servire, incorporate 500 g di yogurt greco, rimestate bene, regolate di sale, cospargete con pepe nero macinato al momento e con 2 cucchiai di cerfoglio o prezzemolo tritato; accompagnate con crostini spalmati di caprino fresco.
Ingredienti: 1 confezione di pasta sfoglia già pronta ( o se siete così in gamba fatevela da soli....)ricotta (un pò più della metà di una confezione standard)pinoli o mandorle (a occhio)latte2 zucchinebasilico1/2 cipolla ( n.b. se la cipolla non vi piace vanno bene anche due spicchi di aglio ). 2 uovaparmigiano grattugiato o qualsiasi altro formaggio và bene. Procedimento: Tagliate a fette sottili le zucchine, fate altrettanto con la cipolla ( se avete optato per l'aglio mettete gli spicchi interi in modo poi da eliminarli a fine cottura) . Mettete il tutto in una padella con olio, sale e pepe.Fate cuocere le verdure prima soffringgendole un pò e poi finendo la cottura aiutandovi con l'acqua. Lasciatele nella padella e appena si saranno un pò freddate aggiungete le foglie del basilico sminuzzate con le mani.A questo punto stendete la pasta sfoglia in una teglia da forno stando attenti a lasciare dei bordini che vi aiutino a contenere il ripieno. Stendete sul fondo della pasta uno strato di ricotta che avrete precedentemente ammorbidito con un pò di latte e a cui avrete mescolato i pinoli ( volendo anche un pò di noce moscata).Sopra la ricotta stendete le zucchine e ricoprite il tutto con le uova che avrete già sbattuto a parte con un pò di latte ( o ancora meglio...panna liquida da cucina), il formaggio grattugiato e il sale. Infornate a circa 200° per una mezz'ora o comunque fino a quando non vi sembri cotta.
Per 4 persone:
tagliatelle all'uovo fresche 250 gr.
panna 1/2 bicchiere
3 porri
una bustina di zafferano
mezzo dado da brodo
parmigiano reggiano grattugiato
burro, sale, pepe
Mondate i porri eliminando la parte verde, lavateli e affettateli molto sottilmente.
Fateli stufare su fiamma dolce con una noce di burro (olio) e, successivamente, bagnateli con un mestolino di acqua bollente in cui avrete sciolto il dado e lo zafferano.
Aggiungete la panna praticamente a fine cottura, a fuoco bassissimo, rigirando spesso.
Salate e pepate.
Condite le tagliatelle, lessate in abbondante acqua salata, con la salsa ai porri e abbondante parmigiano grattugiato.
Premessa
Questa ricetta mi è tornata in mente leggendo qualche giorno fa un articolo su una sedicente manifestazione “ slow fish”, dove un cuoco proponeva audaci esperimenti di nouvelle cuisine (ma si usa ancora?) mescolando pesci e formaggi in strati trecce, contaminazioni varie.
Lasciando lo slow fish, il cuoco e i formaggi alle loro rarefatte atmosfere, ho sbirciato in frigo è mi è tornata in mente una vecchia ricetta, letta una trentina d’anni fa probabilmente su un settimanale femminile, e che avevo provato moltissime volte in altrettante lievi varianti. Per il rispetto che si deve a pesci lenti, cuochi audaci, e formaggi misti, la ribattezzerò Nouvelle Zucchine.
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Ingredienti
Ci vogliono, appunto, le zucchine, diciamo due medie per ogni scatoletta piccola di tonno (che è la base del ripieno). Il formaggio da audacemente mischiare è del comune parmigiano grattato (un cucchiaio abbondante per ogni scatolina di tonno). Poi uno spicchio d’aglio, una cucchiaiata abbondante di pangrattato, olio d’oliva e sale. Come si intuisce, sono possibili da subito varianti, ma restiamo in tema.
Preparazione
Innanzitutto si accende il forno, per risparmiare tempo, regolandolo a 180° o poco più. Poi si tagliano le zucchine a metà per il lungo, badando di posarle prima su un piano, e tagliando poi secondo una linea parallela, in modo da poter posare le due metà senza che traballino. Con un cucchiaino si svuotano le mezze zucchine, come se fossero piroghe, grattando delicatamente per evitare rotture, e badando a non assottigliare eccessivamente le pareti e il fondo, ma contemporaneamente a non lasciare troppo piene le due estremità. La polpa raccolta, va leggermente salata, mescolata, e messa in un piatto inclinato a “fare acqua”. Salare leggermente anche le canoe di zucchine, e lasciarle per il momento su un piatto.
Per il ripieno, tritare lo spicchio d’aglio, mescolare con il formaggio grattugiato, con il tonno, con la polpa delle zucchine ben strizzata, infine aggiungere gradatamente pangrattato senza asciugare troppo. Salare, mescolare, e riempire le mezze zucchine con il composto.
Nel frattempo, il forno si sarà ormai scaldato a sufficienza. Ungere d’olio d’oliva il fondo di una pirofila, disporre le zucchine ripiene badando a non rovesciare briciole di contenuto (altrimenti il formaggio potrebbe poi bruciare rovinando il profumo) sul fondo, e versare qualche goccia d’olio sopra il ripieno. Lasciar cuocere a 180° per circa tre quarti d’ora (il tempo varia a seconda dello spessore delle “canoe”.
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Buon appetito. L’unica variante che mi viene in mente al momento, è quella per gli appassionati di internet: sostituire al tonno qualche fetta di SPAM, la famosa pressatella grasso-speziata che ha dato il nome alla pubblicità spazzatura indesiderata. Ma forse è molto meglio il tonno (ma sarà uno slow fish, o no?)
INGREDIENTI
Riso da risotti, tre cucchiai a testa
radicchio di treviso, un ciuffo a testa
aglio, un paio di spicchi,
olio e burro,
brodo, anche di dado,
parmigiano abbondante
PREPARAZIONE
Fate rosolare il radicchio, spezzato, in un paio di cucchiai d'olio in cui avete fatto rosolare l'aglio, a fuoco molto basso
Quando il radicchio s'è abbastanza consumato aggiungete il riso, e fate cuocere mescolando sempre
Man mano che s'asciuga aggiungete il brodo caldo, mescolando sempre
Quando il riso è cotto, togliete dal fuoco, aggiungete un pezzeto di burro e il parmigiano grattato e lasciate riposare qualche minuto a pentola coperta
Viene così, se lo cucinate in un tegame di coccio, come vi consiglio:
| Una immagine delle trenette al sugo di mare |
INGREDIENTI
trenette, 400 gr
cozze, 700 gr
vongole veraci, 700 gr
polpa di granchio, una scatoletta media
gamberetti, due cucchiai
olio, 2-3 cucchiai
aglio, 2 spicchi
prezzemolo
peperoncino
PREPARAZIONE
tenere le vongole in uno scolapasta in molta acqua fredda e leggermente salata per 2 ore circa
pulire le cozze sotto il rubinetto
soffriggere l’olio e l’aglio in una grande teglia
versare nella teglia le vongole e le cozze, estrarle man mano che si aprono, poi sgusciarle conservando l’acqua di cottura
filtrare l’acqua di cottura e far riscaldare in essa la polpa di granchi e i gamberetti, a fuoco moderato per 10-15 minuti
aggiungere il peperoncino, il prezzemolo, i frutti di mare sgusciati e far cuocere ancora una decina di minuti
cuocere la pasta, scolarla e condire con il sugo
concludere con una spruzzata di prezzemolo
alternativa
Potete sostituire le trenette con linguine, o bavette, o al limite con vermicelli o spaghetti
FONTE
rielaborazione di alcune ricette tratte da: Jeanne Carola Francesconi, La cucina napoletana, Newton Compton Editori, 1993
INGREDIENTI
vermicelli, 300 gr
aglio, 1-2 spicchi,
cipolla piccola, mezza
sedano, un cuore
pomodori Sammarzano, 6-8
basilico, abbondante
prezzemolo, abbondante,
origano, due pizzichi
olive di Gaeta, 10-15
capperi salati o naturali, un bel cucchiaio pieno
pepe e sale
olio
PREPARAZIONE
spalmare l’aglio sulla zuppiera o insalatiera nella quale servirete i vermicelli
pelare i pomodori, dopo averli sbollentati; puliteli dei semi e lasciateli scolare in uno scolaverdure in modo che perdano l’acqua
tritare il sedano, il basilico, il prezzemolo, la mezza cipolla e mettere nell’insalatiera
aggiungere i pomodori a pezzi, l’origano, i capperi e le olive
versare 3-4 cucchiai d’olio, salare (se i capperi sono al naturale) e il pepe
lasciar macerare per almeno un paio d’ore
cuocere i vermicelli, scolarli al dente e versarli nella zuppiera, mescolando subito
SERVIRE
i vermicelli sono buoni sia appena scolati, sia serviti freddi il giorno dopo
Invece dei vermicelli potete usare pasta corta, per esempio fusilli
FONTE
Jeanne Carola Francesconi, La cucina napoletana, Newton Compton Editori, 1993
Per quattro persone:
500 gr di vermicelli (o spaghetti)
due spicchi d'aglio
un ciuffo di prezzemolo
un paio di pomodorini
4 cucchiai di colatura
Quando l'acqua bolle non aggiungete sale (la colatura è molto salata dui suo) e calate subito la pasta
Mentre la pasta cuoce, schiacciate in un po' d'olio crudo l'aglio e i pomodorini
Scolate la pasta, aggiungete la colatura, l'olio con l'aglio e i pomodorini, e il prezzemolo tritato, mescolate e servite
Per mangiare altre pietanze con la colatura di alici:
Tagliatelle di Campofilone con broccoletti, vomgole e colatura
Trattoria del Padreterno, Salerno
e naturalmente a Cetara, Trattoria Acqua Pazza
INGREDIENTI
riso, tre pugni abbondanti
fondi di carciofo, 6-7
prezzemolo, un bel po’
parmigiano, 50 gr.
olio d’oliva
uno spicchio d’aglio
vino bianco, mezzo bicchiere
un dado da brodo
una noce di burro
PREPARAZIONE
Fate rosolare in un paio di cucchiai d’olio uno spicchio d’aglio
aggiungete i fondi di carciofo
dopo qualche minuto aggiungete un po’ d’acqua
lasciate cuocere a fuoco medio fino a quando i cuori di carciofo si sono ammorbiditi
aggiungere il riso e fate rosolare
dopo qualche minuto aggiungete mezzo bicchiere di vino bianco
man mano che il riso si asciuga aggiungete un po’ di brodo caldo
quando il riso è fatto spegnete il fuoco, aggiungete il parmigiano grattato, il prezzemolo macinato e la noce di burro e lasciate mantecare (cioè cuocere a fuoco spento) qualche minuto
servite tiepido
ALTERNATIVE
Potete sostituire ai fondi di carciofo qualunque altra verdura, a vostro rischio e pericolo (gli zucchini vanno bene, le zucche anche, i peperoni non li ho mai provati e con le melanzane neppure ci proverei)
FONTE
Ricetta suggerita da Mara Rumiz
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INGREDIENTI
pasta corta (rigatoni o simili), 500gr,
4 melanzane,
4 pomodori pelati,
1 mozzarella da circa 250 gr,
1 bella cipolla,
un paio di spicchi d’aglio,
un peperoncino,
una bella manciata di foglie di basilico,
olio e sale, q.b.
PREPARAZIONE
Tagliare le melanzane in lungo in 4 parti, togliere un po’ dell’interno e poi tagliare in pezzi non troppo corti; sfriggere in olio con un paio di spicchi d’aglio; scolarle e far asciugare
Tritare la cipolla, soffriggere, unire i pelati, metà del basilico e il peperoncino
A fine cottura aggiungere le melanzane
Nel frattempo avete lessato la pasta; scolatela, spadellate, aggiungete il basilico spezzato e la mozzarella tagliata a dadini
INGREDIENTI
maccheroni (o qualunque altra pasta), 200 gr
pelati, scatola da 400 gr
4 uova
olio d’oliva
uno spicchio d’aglio
basilico
peperoncino
PREPARAZIONE
Soffriggete l’aglio e il peperoncino nell’olio in un recipiente (per la salsa di pomodoro usate possibilmente sempre un recipiente di coccio), aggiungete i pelati e lasciate cuocere finche la salsa si è addensata, poi aggiungete le foglie di basilico spezzate
Lessate la pasta, scolatela e mescolatela bene con il sugo; se volete aggiungete parmigiano grattugiato
Sbattete le uova e mescolatele bene con la pasta, lasciando riposare un poco
Versate poco olio in una padella di dimensioni adeguate e fate riscaldare molto
Versate la pasta con le uova nella padella e pareggiate con la forchetta
Lasciate cuocere bene da un lato (avrete abbassato la fiamma appena si sarà formata la prima crosta inferiore), poi girate la frittata e fatela cuocere dall’altro lato
ALTERNATIVE
Sono praticamente infinite, io adopero questa ricetta soprattutto per utilizzare qualunque pasta avanzata; naturalmente le uova saranno proporzionali alla quantità della pasta da riciclare; dovendola fare apposta, conviene adoperare pasta lunga e sottile, non più spessa dei vermicelli
SERVIRE
È buona sia calda, sia tiepida, sia fredda
FONTE
Elaborazione personale di ricordi familiari
INGREDIENTI
Gnocchetti sardi De Cecco, 1.500 gr
zucchine, 4
pomodori, 4-6
Peperoni gialli e rossi, 4
Sedano, 1
Schie, 400 gr
Olive verdi snocciolate, 200 gr
Olive di Gaeta snocciolate, 200 gr
Pesce spada affumicato, 2 buste
Basilico e menta, una manciata di foglie
Olio extravergine d’oliva, sale, pepe, q. b.
PREPARAZIONE
Pulite i peperoni, sciacquateli e tagliateli in pezzettini piccoli (1x1 cm)
Tagliate i pomodori in 2 o in 4, togliete acqua e semi e tagliate in pezzettini
Pulite il sedano e tagliate la parte morbida a pezzettini molto sottili
Tagliate le olive se sono grosse
Calate la pasta nell’acqua salata a bollore e lasciate cuocere il tempo necessario, poi scolatela e lasciate raffreddare avendo cura di condire subito con qualche cucchiaio d’olio perché gli gnocchetti non si saldino
Dividete la pasta in più zuppiere (a meno che non ne abbiate una grandissima) aggiungete gli altri ingredienti e mescolate
SERVIRE
Freddi, guarniti con rametti di basilico o di menta
FONTE E NOTE SUGLI INGREDIENTI
Una sera avevo invitato per un bicchiere di vino rinforzato una ventina di amiche e amici dell’associazione europea Urbandata, a Venezia per una riunione del Gruppo di lavoro permanente e del Consiglio d’amministrazione (riunione in cui si è deciso operativamente di passare dal formato CD-rom, Urbadisc, al formato web, UrbaWeb). Ho pensato che, dato il caldo di fine maggio 2003, la cosa più indicata era un piatto di pasta fredda (accompagnato da baccalà mantecato, formaggi stagionati italiani e apfelstrudel fatto in casa).
Ho scelto gli gnocchetti sardi anche per ricordare la riunione di Alghero in cui avevamo posto le basi per UrbaWeb, ma qualunque pasta corta può andar bene: naturalmente purché sia di grano duro; come alternativa suggerirei le orecchiette pugliesi. Le verdure le ho scelte al mercato di Rialto. Le schie sono dei microscopici gamberetti di laguna, che si trovano già bolliti e sgusciati. L’idea dei pezzettini di pescespada affumicato mi è venuto da un ottimo piatto di penne fredde che ho mangiato da Robiglio a Firenze, via dei Servi. L’olio era della tenuta Il Poderino, dell’Antella (FI).
Tutte le variazioni sono comunque possibili, salvo l’olio che deve essere ottimo e leggero, e la pasta che deve essere, ripeto, di grano duro. Per conto mio, la prossima volta aggiungerò aglio tagliato a pezzettini, e abbondante erba cipollina.
INGREDIENTI
maccheroni (o altra pasta corta), 200 gr
pelati, scatola da 400 gr
zucchine, 500 gr
ricotta, 200 gr
parmigiano, 100 gr
olio d’oliva
uno spicchio d’aglio
basilico
peperoncino
PREPARAZIONE
Soffriggete l’aglio e il peperoncino, aggiungete i pelati e lasciate cuocere finchè la salsa si è addensata, poi aggiungete le foglie di basilico spezzate
Friggete a parte le zucchine, dopo averle tagliate a rondelle allungate
Lessate la pasta e scolatela quando è ancora molto al dente
Foderate un recipiente Pirex con una parte delle zucchine
Mescolate la pasta con il sugo (lasciandone un po’ nel coccio), la ricotta e metà del parmigiano grattato
Coprite il tutto con il resto delle zucchine, la salsa rimasta e il resto del parmigiano
Mettete in forno caldo e lasciate cuocere finché il parmigiano non sarà interamente sciolto e avrà cominciato ad abbrustolire ai bordi
SERVIRE
Caldo di forno o riscaldato
FONTE
Elaborazione personale di ricordi familiari
INGREDIENTI
orecchiette, 200 gr
zucchine piccole, 8-10
pomodorini pugliesi, 8-10
prosciutto cotto, una fetta spessa
gruviera, una fetta
prezzemolo, un bel ciuffo
olio d'oliva
PREPARAZIONE
Friggere le zucchine (devono essere proprio sottili) tagliate a fettine senza abbrustolirle troppo, asciugarle e lasciarle raffreddare
Tagliare i pomodorini in 2-4 pezzi, il prosciutto e il formaggio a pezzettini, tritare il prezzemolo, unire il tutto alle zucchine e condire con olio e sale
Cuocere le orecchiette in molta acqua, scolarle, passarle sotto l'acqua fredda e mettere in una zuppiera grandicella con un po’ d'olio, rimestare in modo che le orecchiette non si attacchino l'una all'altra e lasciar raffreddare
Mescolare il condimento con le orecchiette e rimestare più volte
SERVIRE
Fredde, guarnite con pomodorini e rametti di basilico
FONTE
D’après un piatto mangiato al pub Vino Vino di Venezia
INGREDIENTI
pennette o mezze penne rigate, 200 gr
zucchine, almeno 500 gr
pinoli, una buona manciata
caprino conciato,un etto abbondante
mezzo bichiere di vino bianco (facoltativo)
olio d’oliva
PREPARAZIONE
Affettate le zucchine con la mandolina, molto sottili, e mettetele a rosolare con poco olio
Aggiungete, se volete, il vino
Abbrustolite a parte i pinoli
Salate e pepate le zucchine appena sono consumate, e aggiungete i pinoli
Lessate le pennette in abbondante acqua salata
mescolate a caldo pennette e zucchine e versatevi sopra il caprino previamente smunuzzato, mischiato con erbe e/o pepe tritato grossolanamente
ALTERNATIVE
Potete sostituire al caprino ricotta affumicata grattuggiata o altri formaggi smunuzzati
Potete anche sostituire le pennette con altra pasta corta
SERVIRE
Calde o riscaldate
FONTE
elaborazione personale resa necessaria per impiegare alcuni pezzi di caprino al pepe e alle erbe avanzati
| I “pomodori a ciliegina”, o “pomodori pugliesi” |
INGREDIENTI
Spaghetti, 4 etti
Pomodorini di Pachino, 5 etti
olio, 2-3 cucchiai
aglio, 2 spicchi
cipolla fresca
origano, un bel pizzico
semi di finocchio, un bel pizzico
peperoncino
PREPARAZIONE
Tagliare i pomodori in due, aggiungere agli altri ingredienti (eccetto gli spaghetti) e far rosolare in una padella a fuoco vivace, finché i pomodorini sono ammosciati
Nel frattempo, far cuocere gli spaghetti e scolarli
Mescolare gli spaghetti con il sugo nella padella e servire
FONTE
Ricetta elaborata da Gabriella Bellelli De Lucia, che raccomanda di equilibrare gli ingredienti ancora più che nelle altre ricette
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INGREDIENTI
pelati, 1 scatola da 8 etti
olive di Gaeta, un bel pugno
capperi, un cucchiaio abbondante
olio, 2 decilitri
aglio, 2 spicchi
prezzemolo, un bel ciuffo
peperoncino, secondo gusti (vostri) e forza (sua)
e naturalmente la pasta, spaghetti o vermicelli
NOTA SUGLI INGREDIENTI
Non confondete le olive di Gaeta con qualsiasi altro tipo di olive nere; le olive di Gaeta sono raccolte, in realtà, nella piana di Itri e hanno un sapore particolarissimo, che trovo essenziale sia per gli spaghetti alla puttanesca sia per la scarola imbottita (e la conseguente Pizza di scarola: vedi). Si trovano nell’area tra Napoli e Roma (meglio a Napoli, dove sono di largo consumo), raramente le ho trovate in altre città italiane; le ho trovate invece a New York, da Zebar. Si conservano in salamoia, se a lungo meglio in frigorifero (la salamoia si fa gettando un quarto circa di sale in un paio di litri d’acqua e lasciandola prima bollire, poi raffreddare).
Se proprio non potete rinunciare agli spaghetti alla puttanesca e non trovate le olive di Gaeta, il surrogato meno lontano è costituito dalle olive nere baresi.
Mi sembra superfluo aggiungere (ma non si sa mai) che gli unici capperi impiegabili sono quelli conservati sotto sale: per questa e per altre ricette serie .
PREPARAZIONE
Soffriggere l'aglio e il peperoncino
Aggiungere le olive di Gaeta snocciolate e i capperi sciacquati e lasciar soffriggere qualche minuto
Aggiungere i pelati e lasciar cuocere a fuoco basso finché la salsa si è addensata
Lessare gli spaghetti in abbondante acqua salata
SERVIRE
Condire gli spaghetti con la salsa e con una buona spruzzata di prezzemolo
IL SEGRETO DELLO CHEF
Tutto sta nella consistenza del sugo deve essere abbondante, ma molto denso; per rendrlo tale, oltre che a stare molto attenti alla cottura lenta ma prolungata, è utile aggiungere unb cucchiaino di conserva all’inizio della cottura
FONTE
Elaborazione personale verificata su diversi libri di cucina.
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| I fiorilli, o fiori di zucchina |
INGREDIENTI
Spaghetti o vermicelli, 200 gr
8-12 fiorilli (fiori di zucchina)
olio d’oliva
uno spicchio d’aglio
mezzo bicchiere di vino bianco
PREPARAZIONE
Fate rosolare l’aglio in un paio di cucchiai d’olio di oliva buono
tagliate i fiorilli per lungo e fateli rosolare qualche minuto
aggiungete il vino e lasciate consumare a fuoco lento
intanto lessate gli spaghetti, scolateli al dente e passateli in padella con il condimento
SERVIRE
Naturalmente belli caldi
FONTE
Elaborazione personale
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Purtroppo la piazza è quasi interamente chiusa da una recinzione fatta da fioriere di ferro (e la chiesa da una cancellata, che rende impossibile sedersi sui gradini).
Per fortuna nella recinzione ci sono i tavolini di un ottimo ristorante, dove si mangiano focacce imbottite secondo antiche ricette e tipici e saporiti piatti della ricca cucina siciliana.
Ho mangiato un fritto delicatissimo, cucinato da un cuoco giapponese che evidentemente sa fare il Tempura. I miei commensali spaghetti con le sarde e tonno arrostito: entrambi ottimi.
La Focacceria sta lì dal 1834. Nel 1848 Ruggero Settimo festeggiò lì il primo Parlamento siciliano, con "sfincioni" e marsala. Dal 1902 si chiama "Antica". Oggi è segnalato da Slow food. Il suo indirizzo è Via A. Paternostro, e il telefono +39 091 320264.
Secondo la guida Fodor "This neighborhood bakery with turn-of-the-20th-century wooden cabinets and cast-iron ovens is an institution. It serves the snacks that locals love -- and from which you can make an inexpensive meal. The big pan on the counter holds the delicious regional specialty pani cu' la meusa (boiled, sliced calf's spleen with Parmesan-like cacciocavallo cheese and salt). The squeamish can opt for the panelle (potato croquettes) instead. Sit at marble-topped tables or take to food to-go. Reservations not accepted. No credit cards. Closed Tues"
Il sito www.localistorici.it ne parla così: "Essenziale, semplice, con la storica cucina e i tavoli in marmo e ghisa firmati Fonderie Florio un secolo e mezzo fa. Dove sedettero Garibaldi e Ruggero Settimo, dove Francesco Crispi sostava per argomentare di politica. Cenacolo del Risorgimento palermitano, è frequentato oggi dagli amministratori della città tra i sapori fragranti di "gustedde" e "pane ca meusa", di antichissime origini arabe".
ingredienti:
200 gr mandorle pelate
200 gr zucchero
200 gr cioccolato fondente
200 gr burro
1 tazzina di rhum
5 uova
3 cucchiai fecola di patate
Lavorare i tuorli con lo zucchero ed a parte montare le chiare a punto di neve.
Sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria insieme al rhum ed al burro e successivamente aggiungere il tutto alle uova.
Triturare finemente le mandorle ed unirle all’impasto insieme alla fecola di patate.
Infine, aggiungere le chiare montate a neve e mezza bustina di pan degli angeli.
In forno a 170° per i primi 20 minuti ed a 150° per gli ultimi venti minuti.
Ingredienti:
200 gr mandorle pelate
80 gr di amaretti
100 gr cioccolato fondente
100 gr cacao amaro
6 uova
1 tazzina di rhum
un pizzico di pan degli angeli
200 gr burro
200 gr zucchero
Tritare le mandorle, gli amaretti e la cioccolata.
Lavorare i tuorli con lo zucchero ed il burro appena fuso e raffreddato. A parte montare le chiare a punto di neve.
Unire all’impasto le mandorle, gli amaretti e la cioccolata finemente tritati ed infine il cacao amaro ed il rhum.
Aggiungere, poi, le chiare montate a neve mischiando lentamente, ed il pizzico di pan degli angeli.
In forno a 175° per circa un’ora.
Esiste anche una variante alla prima versione di caprese che alle mandorle sostituisce le nocciole. L’ho mangiata per la prima volta a casa Mustilli a S.Agata dei Goti e l’ho trovata squisita!
Tagliare finemente 1 porro e farlo appassire nell’olio.
Riporre nella pentola l’ arista di maiale (600 gr circa) e farla rosolare.
Bagnare con un bicchiere di birra e cuocere a fuoco moderato per 30 minuti a tegame coperto.
Aggiungere i chicchi di melograno (2 frutti) e continuare la cottura per 20 minuti.
Servire caldo con pepe e sughetto di melograno.
Per questa ricetta ringrazio Cosacucino.it, fonte inesauribile di consultazione.