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Per 4 porzioni:

  1. macinare le foglie di salvia al 90% (mettere da parte);
  2. macinare i pinoli (la consistenza deve essere simile allo zucchero di canna);
  3. aggiungere il parmigiano già grattugiato;
  4. aggiungere il burro, amalgamare il tutto con qualche giro di frullatore;
  5. aggiungere la salvia tritata e il sale, completare con un altro giro di frullatore;
  6. mettere nel saltapasta, accendere il fuoco intanto che la pasta cuoce e controllare, quando il burro si scioglie ma si rapprende *è il momento di aggiungere un po' d'acqua di cottura della pasta,potrebbe essere utile conservare ancora un po' d'acqua quando salti i tagliolini .(sopratutto se fatti in casa tendono ad assorbire molto il sugo!).

INGREDIENTI

250 gr di pasta sfoglia (anche surgelata)

4 uova intere

8 cucchiai di zucchero

2 bustine di vanillina

200 gr di mandorle tritate

200 gr di amaretti tritati

PREPARAZIONE

sbattere le uova, aggiungere lo zucchero, la vanillina, le mandorle e gli amaretti tritati

adagiare la pasta sfoglia in una teglia apribile

versare il composto e decorarlo con mandorle intere o pinoli

infornare a 180° per 20/30 minuti.

Il sito dell'azienda Case Cordovani


INGREDIENTI

L’ultima l’ho fatta con 7-8 patate belle grosse, una ventina di olive di Gaeta snocciolate, un cucchiaio di capperi sotto sale, un abbondate ciuffo di prezzemolo appena colto, olio abbondante (le patate ne assorbono molto) e sale q. b. L’essenziale è che gli ingredienti siano buoni, soprattutto le patate. Le migliori sono secondo me le patate di montagna, quelle rossicce, ma anche le patate maremmane sono ottime, e magari tante altre: alla cottura la pasta deve essere compatta, la buccia sottile, e il sapore...

PREPARAZIONE

È intuitiva. Lessate le patate in acqua abbondante, nella quale avrete messo un pugno di sale e magari qualche erba. Poi le lasciate intiepidire (non raffreddare, se no sono molto più difficili da sbucciare), levate la pelle sottile e tagliate a fette.

Nel frattempo avrete fatto macerare nell’olio le olive (mi raccomando, di Gaeta) snocciolate e i capperi.

Sulle patate versate un po’ d’olio, poi l’olio condito e una abbondantissima spruzzata di prezzemolo tritato.

Vellutata di zucchine e curry

INGREDIENTI

zucchine, 1 kg

cipolle, 1 grossa

olio, 2 cucchiai

curry, 1 cucchiaino

brodo, ½ litro

yogurt greco, 125 gr

cerfoglio o prezzemolo

sale, pepe nero

PREPARAZIONE

Far riscaldare l’olio e far cuocere per 3 minuti la cipolla finemente tritata, aggiungere il curry e il brodo;

tagliare a rondelle le zucchine e unirle al brodo, rimestare, salare e portare all’ebollizione;

abbassare la fiamma, coprire e far cuocere per circa 25’, comun que finchè le zucchine non sono morbide;

far intiepidire, poi passare al mixer finché le zucchine non diventano una crema;

mettere ib frigo e conservare finché serve.

Prima di servire incorporare lo yogurt, aggiustare di sale, aggiungere pepe nero macinato fresco e il cerfoglio (o prezzemolo) tritato;

servire con crostini di pane con formaggio caprino spalmato.

FONTE

La ricetta e’ tratta da D di Repubblica del 26 giugno 2004. Lì la ricetta è dosata per 20 persone; ho diviso le dosi per 4, abbondando un po’ con le zucchine. Qui sotto riporto la ricetta originale.



VELLUTATA DI ZUCCHINE E CURRY

Per 20 persone

In una capace casseruola, scaldate 8 cucchiai di olio di oliva; unite 4 grosse cipolle pelate e tritate finemente e fate rosolare per 3 minuti. Spolverate con 4 cucchiaini di curry, rimestate e bagnate con 2 I di brodo vegetale bollente. Affettate a rondelle 3,5 kg di zucchine; unitele al brodo, rimestate e salate. Portate a ebollizione, abbassate la fiamma. coprite e fate cuocere lentamente per circa 25 minuti o finché le zucchine sono tenere. Fate intiepidire la zuppa e passatela al mixer per ottenere una crema. Conservatela in frigo; al momento di servire, incorporate 500 g di yogurt greco, rimestate bene, regolate di sale, cospargete con pepe nero macinato al momento e con 2 cucchiai di cerfoglio o prezzemolo tritato; accompagnate con crostini spalmati di caprino fresco.

Ingredienti: 1 confezione di pasta sfoglia già pronta ( o se siete così in gamba fatevela da soli....)ricotta (un pò più della metà di una confezione standard)pinoli o mandorle (a occhio)latte2 zucchinebasilico1/2 cipolla ( n.b. se la cipolla non vi piace vanno bene anche due spicchi di aglio ). 2 uovaparmigiano grattugiato o qualsiasi altro formaggio và bene. Procedimento: Tagliate a fette sottili le zucchine, fate altrettanto con la cipolla ( se avete optato per l'aglio mettete gli spicchi interi in modo poi da eliminarli a fine cottura) . Mettete il tutto in una padella con olio, sale e pepe.Fate cuocere le verdure prima soffringgendole un pò e poi finendo la cottura aiutandovi con l'acqua. Lasciatele nella padella e appena si saranno un pò freddate aggiungete le foglie del basilico sminuzzate con le mani.A questo punto stendete la pasta sfoglia in una teglia da forno stando attenti a lasciare dei bordini che vi aiutino a contenere il ripieno. Stendete sul fondo della pasta uno strato di ricotta che avrete precedentemente ammorbidito con un pò di latte e a cui avrete mescolato i pinoli ( volendo anche un pò di noce moscata).Sopra la ricotta stendete le zucchine e ricoprite il tutto con le uova che avrete già sbattuto a parte con un pò di latte ( o ancora meglio...panna liquida da cucina), il formaggio grattugiato e il sale. Infornate a circa 200° per una mezz'ora o comunque fino a quando non vi sembri cotta.

Ingredienti

Per 4 persone:

tagliatelle all'uovo fresche 250 gr.

panna 1/2 bicchiere

3 porri

una bustina di zafferano

mezzo dado da brodo

parmigiano reggiano grattugiato

burro, sale, pepe

Preparazione

Mondate i porri eliminando la parte verde, lavateli e affettateli molto sottilmente.

Fateli stufare su fiamma dolce con una noce di burro (olio) e, successivamente, bagnateli con un mestolino di acqua bollente in cui avrete sciolto il dado e lo zafferano.

Aggiungete la panna praticamente a fine cottura, a fuoco bassissimo, rigirando spesso.

Salate e pepate.

Condite le tagliatelle, lessate in abbondante acqua salata, con la salsa ai porri e abbondante parmigiano grattugiato.

Premessa

Questa ricetta mi è tornata in mente leggendo qualche giorno fa un articolo su una sedicente manifestazione “ slow fish”, dove un cuoco proponeva audaci esperimenti di nouvelle cuisine (ma si usa ancora?) mescolando pesci e formaggi in strati trecce, contaminazioni varie.

Lasciando lo slow fish, il cuoco e i formaggi alle loro rarefatte atmosfere, ho sbirciato in frigo è mi è tornata in mente una vecchia ricetta, letta una trentina d’anni fa probabilmente su un settimanale femminile, e che avevo provato moltissime volte in altrettante lievi varianti. Per il rispetto che si deve a pesci lenti, cuochi audaci, e formaggi misti, la ribattezzerò Nouvelle Zucchine.


Ingredienti

Ci vogliono, appunto, le zucchine, diciamo due medie per ogni scatoletta piccola di tonno (che è la base del ripieno). Il formaggio da audacemente mischiare è del comune parmigiano grattato (un cucchiaio abbondante per ogni scatolina di tonno). Poi uno spicchio d’aglio, una cucchiaiata abbondante di pangrattato, olio d’oliva e sale. Come si intuisce, sono possibili da subito varianti, ma restiamo in tema.

Preparazione

Innanzitutto si accende il forno, per risparmiare tempo, regolandolo a 180° o poco più. Poi si tagliano le zucchine a metà per il lungo, badando di posarle prima su un piano, e tagliando poi secondo una linea parallela, in modo da poter posare le due metà senza che traballino. Con un cucchiaino si svuotano le mezze zucchine, come se fossero piroghe, grattando delicatamente per evitare rotture, e badando a non assottigliare eccessivamente le pareti e il fondo, ma contemporaneamente a non lasciare troppo piene le due estremità. La polpa raccolta, va leggermente salata, mescolata, e messa in un piatto inclinato a “fare acqua”. Salare leggermente anche le canoe di zucchine, e lasciarle per il momento su un piatto.

Per il ripieno, tritare lo spicchio d’aglio, mescolare con il formaggio grattugiato, con il tonno, con la polpa delle zucchine ben strizzata, infine aggiungere gradatamente pangrattato senza asciugare troppo. Salare, mescolare, e riempire le mezze zucchine con il composto.

Nel frattempo, il forno si sarà ormai scaldato a sufficienza. Ungere d’olio d’oliva il fondo di una pirofila, disporre le zucchine ripiene badando a non rovesciare briciole di contenuto (altrimenti il formaggio potrebbe poi bruciare rovinando il profumo) sul fondo, e versare qualche goccia d’olio sopra il ripieno. Lasciar cuocere a 180° per circa tre quarti d’ora (il tempo varia a seconda dello spessore delle “canoe”.


Buon appetito. L’unica variante che mi viene in mente al momento, è quella per gli appassionati di internet: sostituire al tonno qualche fetta di SPAM, la famosa pressatella grasso-speziata che ha dato il nome alla pubblicità spazzatura indesiderata. Ma forse è molto meglio il tonno (ma sarà uno slow fish, o no?)

INGREDIENTI

Riso da risotti, tre cucchiai a testa

radicchio di treviso, un ciuffo a testa

aglio, un paio di spicchi,

olio e burro,

brodo, anche di dado,

parmigiano abbondante

PREPARAZIONE

Fate rosolare il radicchio, spezzato, in un paio di cucchiai d'olio in cui avete fatto rosolare l'aglio, a fuoco molto basso

Quando il radicchio s'è abbastanza consumato aggiungete il riso, e fate cuocere mescolando sempre

Man mano che s'asciuga aggiungete il brodo caldo, mescolando sempre

Quando il riso è cotto, togliete dal fuoco, aggiungete un pezzeto di burro e il parmigiano grattato e lasciate riposare qualche minuto a pentola coperta

Viene così, se lo cucinate in un tegame di coccio, come vi consiglio:


Una immagine delle trenette al sugo di mare

INGREDIENTI

trenette, 400 gr

cozze, 700 gr

vongole veraci, 700 gr

polpa di granchio, una scatoletta media

gamberetti, due cucchiai

olio, 2-3 cucchiai

aglio, 2 spicchi

prezzemolo

peperoncino

PREPARAZIONE

tenere le vongole in uno scolapasta in molta acqua fredda e leggermente salata per 2 ore circa

pulire le cozze sotto il rubinetto

soffriggere l’olio e l’aglio in una grande teglia

versare nella teglia le vongole e le cozze, estrarle man mano che si aprono, poi sgusciarle conservando l’acqua di cottura

filtrare l’acqua di cottura e far riscaldare in essa la polpa di granchi e i gamberetti, a fuoco moderato per 10-15 minuti

aggiungere il peperoncino, il prezzemolo, i frutti di mare sgusciati e far cuocere ancora una decina di minuti

cuocere la pasta, scolarla e condire con il sugo

concludere con una spruzzata di prezzemolo

alternativa

Potete sostituire le trenette con linguine, o bavette, o al limite con vermicelli o spaghetti

FONTE

rielaborazione di alcune ricette tratte da: Jeanne Carola Francesconi, La cucina napoletana, Newton Compton Editori, 1993

INGREDIENTI

vermicelli, 300 gr

aglio, 1-2 spicchi,

cipolla piccola, mezza

sedano, un cuore

pomodori Sammarzano, 6-8

basilico, abbondante

prezzemolo, abbondante,

origano, due pizzichi

olive di Gaeta, 10-15

capperi salati o naturali, un bel cucchiaio pieno

pepe e sale

olio

PREPARAZIONE

spalmare l’aglio sulla zuppiera o insalatiera nella quale servirete i vermicelli

pelare i pomodori, dopo averli sbollentati; puliteli dei semi e lasciateli scolare in uno scolaverdure in modo che perdano l’acqua

tritare il sedano, il basilico, il prezzemolo, la mezza cipolla e mettere nell’insalatiera

aggiungere i pomodori a pezzi, l’origano, i capperi e le olive

versare 3-4 cucchiai d’olio, salare (se i capperi sono al naturale) e il pepe

lasciar macerare per almeno un paio d’ore

cuocere i vermicelli, scolarli al dente e versarli nella zuppiera, mescolando subito

SERVIRE

i vermicelli sono buoni sia appena scolati, sia serviti freddi il giorno dopo

Invece dei vermicelli potete usare pasta corta, per esempio fusilli

FONTE

Jeanne Carola Francesconi, La cucina napoletana, Newton Compton Editori, 1993

Per quattro persone:

Ingredienti

500 gr di vermicelli (o spaghetti)

due spicchi d'aglio

un ciuffo di prezzemolo

un paio di pomodorini

4 cucchiai di colatura

Preparazione

Quando l'acqua bolle non aggiungete sale (la colatura è molto salata dui suo) e calate subito la pasta

Mentre la pasta cuoce, schiacciate in un po' d'olio crudo l'aglio e i pomodorini

Scolate la pasta, aggiungete la colatura, l'olio con l'aglio e i pomodorini, e il prezzemolo tritato, mescolate e servite

Per mangiare altre pietanze con la colatura di alici:

Tagliatelle di Campofilone con broccoletti, vomgole e colatura

Trattoria del Padreterno, Salerno

e naturalmente a Cetara, Trattoria Acqua Pazza

INGREDIENTI

riso, tre pugni abbondanti

fondi di carciofo, 6-7

prezzemolo, un bel po’

parmigiano, 50 gr.

olio d’oliva

uno spicchio d’aglio

vino bianco, mezzo bicchiere

un dado da brodo

una noce di burro

PREPARAZIONE

Fate rosolare in un paio di cucchiai d’olio uno spicchio d’aglio

aggiungete i fondi di carciofo

dopo qualche minuto aggiungete un po’ d’acqua

lasciate cuocere a fuoco medio fino a quando i cuori di carciofo si sono ammorbiditi

aggiungere il riso e fate rosolare

dopo qualche minuto aggiungete mezzo bicchiere di vino bianco

man mano che il riso si asciuga aggiungete un po’ di brodo caldo

quando il riso è fatto spegnete il fuoco, aggiungete il parmigiano grattato, il prezzemolo macinato e la noce di burro e lasciate mantecare (cioè cuocere a fuoco spento) qualche minuto

servite tiepido

ALTERNATIVE

Potete sostituire ai fondi di carciofo qualunque altra verdura, a vostro rischio e pericolo (gli zucchini vanno bene, le zucche anche, i peperoni non li ho mai provati e con le melanzane neppure ci proverei)

FONTE

Ricetta suggerita da Mara Rumiz


I fondi di carciofo, con un rametto di prezzemolo (fotografie di P.Cecchi)

Il piatto di risotto ai fondi di carciofo (un terzo scarso del totale)

INGREDIENTI

pasta corta (rigatoni o simili), 500gr,

4 melanzane,

4 pomodori pelati,

1 mozzarella da circa 250 gr,

1 bella cipolla,

un paio di spicchi d’aglio,

un peperoncino,

una bella manciata di foglie di basilico,

olio e sale, q.b.

PREPARAZIONE

Tagliare le melanzane in lungo in 4 parti, togliere un po’ dell’interno e poi tagliare in pezzi non troppo corti; sfriggere in olio con un paio di spicchi d’aglio; scolarle e far asciugare

Tritare la cipolla, soffriggere, unire i pelati, metà del basilico e il peperoncino

A fine cottura aggiungere le melanzane

Nel frattempo avete lessato la pasta; scolatela, spadellate, aggiungete il basilico spezzato e la mozzarella tagliata a dadini

INGREDIENTI

maccheroni (o qualunque altra pasta), 200 gr

pelati, scatola da 400 gr

4 uova

olio d’oliva

uno spicchio d’aglio

basilico

peperoncino

PREPARAZIONE

Soffriggete l’aglio e il peperoncino nell’olio in un recipiente (per la salsa di pomodoro usate possibilmente sempre un recipiente di coccio), aggiungete i pelati e lasciate cuocere finche la salsa si è addensata, poi aggiungete le foglie di basilico spezzate

Lessate la pasta, scolatela e mescolatela bene con il sugo; se volete aggiungete parmigiano grattugiato

Sbattete le uova e mescolatele bene con la pasta, lasciando riposare un poco

Versate poco olio in una padella di dimensioni adeguate e fate riscaldare molto

Versate la pasta con le uova nella padella e pareggiate con la forchetta

Lasciate cuocere bene da un lato (avrete abbassato la fiamma appena si sarà formata la prima crosta inferiore), poi girate la frittata e fatela cuocere dall’altro lato

ALTERNATIVE

Sono praticamente infinite, io adopero questa ricetta soprattutto per utilizzare qualunque pasta avanzata; naturalmente le uova saranno proporzionali alla quantità della pasta da riciclare; dovendola fare apposta, conviene adoperare pasta lunga e sottile, non più spessa dei vermicelli

SERVIRE

È buona sia calda, sia tiepida, sia fredda

FONTE

Elaborazione personale di ricordi familiari

INGREDIENTI

Gnocchetti sardi De Cecco, 1.500 gr

zucchine, 4

pomodori, 4-6

Peperoni gialli e rossi, 4

Sedano, 1

Schie, 400 gr

Olive verdi snocciolate, 200 gr

Olive di Gaeta snocciolate, 200 gr

Pesce spada affumicato, 2 buste

Basilico e menta, una manciata di foglie

Olio extravergine d’oliva, sale, pepe, q. b.

PREPARAZIONE

Pulite i peperoni, sciacquateli e tagliateli in pezzettini piccoli (1x1 cm)

Tagliate i pomodori in 2 o in 4, togliete acqua e semi e tagliate in pezzettini

Pulite il sedano e tagliate la parte morbida a pezzettini molto sottili

Tagliate le olive se sono grosse

Calate la pasta nell’acqua salata a bollore e lasciate cuocere il tempo necessario, poi scolatela e lasciate raffreddare avendo cura di condire subito con qualche cucchiaio d’olio perché gli gnocchetti non si saldino

Dividete la pasta in più zuppiere (a meno che non ne abbiate una grandissima) aggiungete gli altri ingredienti e mescolate

SERVIRE

Freddi, guarniti con rametti di basilico o di menta

FONTE E NOTE SUGLI INGREDIENTI

Una sera avevo invitato per un bicchiere di vino rinforzato una ventina di amiche e amici dell’associazione europea Urbandata, a Venezia per una riunione del Gruppo di lavoro permanente e del Consiglio d’amministrazione (riunione in cui si è deciso operativamente di passare dal formato CD-rom, Urbadisc, al formato web, UrbaWeb). Ho pensato che, dato il caldo di fine maggio 2003, la cosa più indicata era un piatto di pasta fredda (accompagnato da baccalà mantecato, formaggi stagionati italiani e apfelstrudel fatto in casa).

Ho scelto gli gnocchetti sardi anche per ricordare la riunione di Alghero in cui avevamo posto le basi per UrbaWeb, ma qualunque pasta corta può andar bene: naturalmente purché sia di grano duro; come alternativa suggerirei le orecchiette pugliesi. Le verdure le ho scelte al mercato di Rialto. Le schie sono dei microscopici gamberetti di laguna, che si trovano già bolliti e sgusciati. L’idea dei pezzettini di pescespada affumicato mi è venuto da un ottimo piatto di penne fredde che ho mangiato da Robiglio a Firenze, via dei Servi. L’olio era della tenuta Il Poderino, dell’Antella (FI).

Tutte le variazioni sono comunque possibili, salvo l’olio che deve essere ottimo e leggero, e la pasta che deve essere, ripeto, di grano duro. Per conto mio, la prossima volta aggiungerò aglio tagliato a pezzettini, e abbondante erba cipollina.

INGREDIENTI

maccheroni (o altra pasta corta), 200 gr

pelati, scatola da 400 gr

zucchine, 500 gr

ricotta, 200 gr

parmigiano, 100 gr

olio d’oliva

uno spicchio d’aglio

basilico

peperoncino

PREPARAZIONE

Soffriggete l’aglio e il peperoncino, aggiungete i pelati e lasciate cuocere finchè la salsa si è addensata, poi aggiungete le foglie di basilico spezzate

Friggete a parte le zucchine, dopo averle tagliate a rondelle allungate

Lessate la pasta e scolatela quando è ancora molto al dente

Foderate un recipiente Pirex con una parte delle zucchine

Mescolate la pasta con il sugo (lasciandone un po’ nel coccio), la ricotta e metà del parmigiano grattato

Coprite il tutto con il resto delle zucchine, la salsa rimasta e il resto del parmigiano

Mettete in forno caldo e lasciate cuocere finché il parmigiano non sarà interamente sciolto e avrà cominciato ad abbrustolire ai bordi

SERVIRE

Caldo di forno o riscaldato

FONTE

Elaborazione personale di ricordi familiari

INGREDIENTI

orecchiette, 200 gr

zucchine piccole, 8-10

pomodorini pugliesi, 8-10

prosciutto cotto, una fetta spessa

gruviera, una fetta

prezzemolo, un bel ciuffo

olio d'oliva

PREPARAZIONE

Friggere le zucchine (devono essere proprio sottili) tagliate a fettine senza abbrustolirle troppo, asciugarle e lasciarle raffreddare

Tagliare i pomodorini in 2-4 pezzi, il prosciutto e il formaggio a pezzettini, tritare il prezzemolo, unire il tutto alle zucchine e condire con olio e sale

Cuocere le orecchiette in molta acqua, scolarle, passarle sotto l'acqua fredda e mettere in una zuppiera grandicella con un po’ d'olio, rimestare in modo che le orecchiette non si attacchino l'una all'altra e lasciar raffreddare

Mescolare il condimento con le orecchiette e rimestare più volte

SERVIRE

Fredde, guarnite con pomodorini e rametti di basilico

FONTE

D’après un piatto mangiato al pub Vino Vino di Venezia

INGREDIENTI

pennette o mezze penne rigate, 200 gr

zucchine, almeno 500 gr

pinoli, una buona manciata

caprino conciato,un etto abbondante

mezzo bichiere di vino bianco (facoltativo)

olio d’oliva

PREPARAZIONE

Affettate le zucchine con la mandolina, molto sottili, e mettetele a rosolare con poco olio

Aggiungete, se volete, il vino

Abbrustolite a parte i pinoli

Salate e pepate le zucchine appena sono consumate, e aggiungete i pinoli

Lessate le pennette in abbondante acqua salata

mescolate a caldo pennette e zucchine e versatevi sopra il caprino previamente smunuzzato, mischiato con erbe e/o pepe tritato grossolanamente

ALTERNATIVE

Potete sostituire al caprino ricotta affumicata grattuggiata o altri formaggi smunuzzati

Potete anche sostituire le pennette con altra pasta corta

SERVIRE

Calde o riscaldate

FONTE

elaborazione personale resa necessaria per impiegare alcuni pezzi di caprino al pepe e alle erbe avanzati

I “pomodori a ciliegina”, o “pomodori pugliesi”

INGREDIENTI

Spaghetti, 4 etti

Pomodorini di Pachino, 5 etti

olio, 2-3 cucchiai

aglio, 2 spicchi

cipolla fresca

origano, un bel pizzico

semi di finocchio, un bel pizzico

peperoncino

PREPARAZIONE

Tagliare i pomodori in due, aggiungere agli altri ingredienti (eccetto gli spaghetti) e far rosolare in una padella a fuoco vivace, finché i pomodorini sono ammosciati

Nel frattempo, far cuocere gli spaghetti e scolarli

Mescolare gli spaghetti con il sugo nella padella e servire

FONTE

Ricetta elaborata da Gabriella Bellelli De Lucia, che raccomanda di equilibrare gli ingredienti ancora più che nelle altre ricette


Il condimento sta finendo di rosolare

Il piatto di spaghetti pronto

INGREDIENTI

pelati, 1 scatola da 8 etti

olive di Gaeta, un bel pugno

capperi, un cucchiaio abbondante

olio, 2 decilitri

aglio, 2 spicchi

prezzemolo, un bel ciuffo

peperoncino, secondo gusti (vostri) e forza (sua)

e naturalmente la pasta, spaghetti o vermicelli

NOTA SUGLI INGREDIENTI

Non confondete le olive di Gaeta con qualsiasi altro tipo di olive nere; le olive di Gaeta sono raccolte, in realtà, nella piana di Itri e hanno un sapore particolarissimo, che trovo essenziale sia per gli spaghetti alla puttanesca sia per la scarola imbottita (e la conseguente Pizza di scarola: vedi). Si trovano nell’area tra Napoli e Roma (meglio a Napoli, dove sono di largo consumo), raramente le ho trovate in altre città italiane; le ho trovate invece a New York, da Zebar. Si conservano in salamoia, se a lungo meglio in frigorifero (la salamoia si fa gettando un quarto circa di sale in un paio di litri d’acqua e lasciandola prima bollire, poi raffreddare).

Se proprio non potete rinunciare agli spaghetti alla puttanesca e non trovate le olive di Gaeta, il surrogato meno lontano è costituito dalle olive nere baresi.

Mi sembra superfluo aggiungere (ma non si sa mai) che gli unici capperi impiegabili sono quelli conservati sotto sale: per questa e per altre ricette serie .

PREPARAZIONE

Soffriggere l'aglio e il peperoncino

Aggiungere le olive di Gaeta snocciolate e i capperi sciacquati e lasciar soffriggere qualche minuto

Aggiungere i pelati e lasciar cuocere a fuoco basso finché la salsa si è addensata

Lessare gli spaghetti in abbondante acqua salata

SERVIRE

Condire gli spaghetti con la salsa e con una buona spruzzata di prezzemolo

IL SEGRETO DELLO CHEF

Tutto sta nella consistenza del sugo deve essere abbondante, ma molto denso; per rendrlo tale, oltre che a stare molto attenti alla cottura lenta ma prolungata, è utile aggiungere unb cucchiaino di conserva all’inizio della cottura

FONTE

Elaborazione personale verificata su diversi libri di cucina.


Due elementi essenziali: le mitiche Olive di Gaeta (di Itri) e lo snocciolaolive

Gli spaghetti alla puttanesca, con una manciata di prezzemolo

I fiorilli, o fiori di zucchina

INGREDIENTI

Spaghetti o vermicelli, 200 gr

8-12 fiorilli (fiori di zucchina)

olio d’oliva

uno spicchio d’aglio

mezzo bicchiere di vino bianco

PREPARAZIONE

Fate rosolare l’aglio in un paio di cucchiai d’olio di oliva buono

tagliate i fiorilli per lungo e fateli rosolare qualche minuto

aggiungete il vino e lasciate consumare a fuoco lento

intanto lessate gli spaghetti, scolateli al dente e passateli in padella con il condimento

SERVIRE

Naturalmente belli caldi

FONTE

Elaborazione personale


Gli spaghetti con i fiorilli

Purtroppo la piazza è quasi interamente chiusa da una recinzione fatta da fioriere di ferro (e la chiesa da una cancellata, che rende impossibile sedersi sui gradini).

Per fortuna nella recinzione ci sono i tavolini di un ottimo ristorante, dove si mangiano focacce imbottite secondo antiche ricette e tipici e saporiti piatti della ricca cucina siciliana.

Ho mangiato un fritto delicatissimo, cucinato da un cuoco giapponese che evidentemente sa fare il Tempura. I miei commensali spaghetti con le sarde e tonno arrostito: entrambi ottimi.

La Focacceria sta lì dal 1834. Nel 1848 Ruggero Settimo festeggiò lì il primo Parlamento siciliano, con "sfincioni" e marsala. Dal 1902 si chiama "Antica". Oggi è segnalato da Slow food. Il suo indirizzo è Via A. Paternostro, e il telefono +39 091 320264.

Secondo la guida Fodor "This neighborhood bakery with turn-of-the-20th-century wooden cabinets and cast-iron ovens is an institution. It serves the snacks that locals love -- and from which you can make an inexpensive meal. The big pan on the counter holds the delicious regional specialty pani cu' la meusa (boiled, sliced calf's spleen with Parmesan-like cacciocavallo cheese and salt). The squeamish can opt for the panelle (potato croquettes) instead. Sit at marble-topped tables or take to food to-go. Reservations not accepted. No credit cards. Closed Tues"

Il sito www.localistorici.it ne parla così: "Essenziale, semplice, con la storica cucina e i tavoli in marmo e ghisa firmati Fonderie Florio un secolo e mezzo fa. Dove sedettero Garibaldi e Ruggero Settimo, dove Francesco Crispi sostava per argomentare di politica. Cenacolo del Risorgimento palermitano, è frequentato oggi dagli amministratori della città tra i sapori fragranti di "gustedde" e "pane ca meusa", di antichissime origini arabe".



CAPRESE CLASSICA:

ingredienti:

200 gr mandorle pelate

200 gr zucchero

200 gr cioccolato fondente

200 gr burro

1 tazzina di rhum

5 uova

3 cucchiai fecola di patate

Lavorare i tuorli con lo zucchero ed a parte montare le chiare a punto di neve.

Sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria insieme al rhum ed al burro e successivamente aggiungere il tutto alle uova.

Triturare finemente le mandorle ed unirle all’impasto insieme alla fecola di patate.

Infine, aggiungere le chiare montate a neve e mezza bustina di pan degli angeli.

In forno a 170° per i primi 20 minuti ed a 150° per gli ultimi venti minuti.

CAPRESE ANACAPRESE:

Ingredienti:

200 gr mandorle pelate

80 gr di amaretti

100 gr cioccolato fondente

100 gr cacao amaro

6 uova

1 tazzina di rhum

un pizzico di pan degli angeli

200 gr burro

200 gr zucchero

Tritare le mandorle, gli amaretti e la cioccolata.

Lavorare i tuorli con lo zucchero ed il burro appena fuso e raffreddato. A parte montare le chiare a punto di neve.

Unire all’impasto le mandorle, gli amaretti e la cioccolata finemente tritati ed infine il cacao amaro ed il rhum.

Aggiungere, poi, le chiare montate a neve mischiando lentamente, ed il pizzico di pan degli angeli.

In forno a 175° per circa un’ora.

Esiste anche una variante alla prima versione di caprese che alle mandorle sostituisce le nocciole. L’ho mangiata per la prima volta a casa Mustilli a S.Agata dei Goti e l’ho trovata squisita!

Tagliare finemente 1 porro e farlo appassire nell’olio.

Riporre nella pentola l’ arista di maiale (600 gr circa) e farla rosolare.

Bagnare con un bicchiere di birra e cuocere a fuoco moderato per 30 minuti a tegame coperto.

Aggiungere i chicchi di melograno (2 frutti) e continuare la cottura per 20 minuti.

Servire caldo con pepe e sughetto di melograno.

Per questa ricetta ringrazio Cosacucino.it, fonte inesauribile di consultazione.

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