Sono passati già tre anni dal 23 settembre del 2019. Senza Eddy, è venuta a mancare una delle voci critiche più autorevoli dell’urbanistica italiana.
In prossimità delle elezioni nazionali constatiamo, una volta ancora, il disinteresse dei principali partiti verso l’ambiente, il territorio, le città e la loro non volontà di fare leva sulle capacità e aspirazioni di chi si impegna per affrontare le sfide del presente con senso di responsabilità nei confronti delle generazioni attuali e future.
Per questo abbiamo pensato di recuperare e condividere con i lettori e le lettrici di Eddyburg i pensieri e le riflessioni che Eddy ha raccolto in “Memorie di un urbanista. L'Italia che ho vissuto”, pubblicato per Corte del Fontego, la casa editrice fondata da Marina Zanazzo.
Abbiamo scelto il capitolo intitolato “Scomparsa la politica”? Ritroverete la sua capacità di rendere chiaro a tutti (amministratori, cittadini impegnati, ragazzi) quali sono gli snodi e le contraddizioni del rapporto fra pubblico e privato, fra gli interessi economici e ragioni della collettività, fra gli egoismi contingenti e il tempo lungo delle scelte che contano davvero. E ritroverete il suo invito determinato a costruire un fronte alternativo. Sono parole scritte dodici anni fa, ma più che mai attuali.
“Ambiente e pace. Una sola rivoluzione” è il titolo di un libro di Carla Ravaioli, ecologista, attivista dei diritti delle donne, senatrice nel 1977 della Sinistra Indipendente e collaboratrice di eddyburg.
Abbiamo deciso di contribuire al movimento per la pace e al dibattito in corso segnalandovi gli articoli e alcuni estratti dei libri di Carla pubblicati su eddyburg nella sezione dell'archivio “Scritti e opinioni”, a partire da "No alla guerra per cominciare a ripensare il mondo".
Eddy Salzano, per introdurre Carla ai lettori, la aveva descritta così: “è tra i pochissimi che hanno compreso, e tentano di far comprendere, che una delle radici principali della degradazione usque ad mortem dell'ambiente della nostra terra sta nei limiti profondissimi dell'economia: dell'economia pratica (e questo ormai molti l'hanno compreso) e soprattutto del pensiero economico.”
Qui il ricordo che Giorgio Nebbia ha scritto nel 2014, in occasione della sua scomparsa.
Una discontinuità necessaria
“Eddyburg è stata la seconda vita di Edoardo Salzano (Eddy per noi), ne ha rinnovato l’energica e ironica lucidità, nutrito il gusto della conoscenza e della militanza, gli ha garantito freschezza intellettuale. Fino all’ultimo, fino a che gli occhi lo hanno assistito, anche seduto su una chaise longue davanti a una porta a vetri affacciata su un canale, dietro campo Santa Margherita, la sua preoccupazione era aggiornare eddyburg.” (Francesco Erbani, Addio a Edoardo Salzano, maestro dell'urbanistica italiana, la Repubblica, 23 settembre 2019).
Solo la curiosità e l’appassionata dedizione di Eddy potevano concepire questo strano dispositivo, tecnologico e umano, personale e collettivo al tempo stesso. La prima pagina è stata pubblicata il 21 ottobre 2002 e il nome voleva esprimere due idee: che si trattava di un sito personale, e che il suo contenuto riguardava la città, la società e la politica (urbs, civitas, polis). Eddyburg é cominciato perché Eddy desiderava condividere con tutti e tutte le proprie idee, interessi, compresi i piccoli piaceri personali dei viaggi e della cucina e persino alcune storielle che raccontava divertito nei momenti conviviali. Presto è diventato un riferimento sia per il dibattito urbanistico nazionale che per un numero crescente di persone e gruppi impegnati sui territori a contrastare le nuove forme di speculazione edilizia e di sfruttamento indiscriminato del territorio.
Il ruolo di Edoardo è apparso insostituibile a tutti noi dell’associazione. Dopo la sua scomparsa, il 23 settembre 2019, é dunque prevalsa la scelta di operare una discontinuità con il passato. Abbiamo deciso di trasformare eddyburg in un archivio liberamente fruibile da tutte le persone: uno strumento di custodia e divulgazione di saperi preziosi raccolti in quasi vent’anni di attività. Non riteniamo affatto che questa scelta sia un ripiego. Al contrario, confidiamo che le pagine del sito possano essere consultate da urbanisti, universitari e ricercatori, professionisti, associazioni e gruppi. E, soprattutto, dai più giovani. Crediamo fortemente in questa trasmissione del pensiero, e per questo abbiamo voluto che gli oltre 20.000 articoli e documenti raccolti nei primi venti anni del millennio fossero a disposizione di chiunque voglia impegnarsi per una città più giusta.
Verso un archivio
Impostare il sito in termini di archivio ha posto una serie di questioni.
Innanzitutto le diverse edizioni del sito (la prima ospitata su un server dell’università di Sassari, la seconda sulla piattaforma blogger, l’ultima su un server proprietario) non sono fra loro compatibili e, col passare del tempo, hanno presentato problemi crescenti di accessibilità e stabilità. Non solo: il passaggio da un sistema all’altro ha comportato, negli anni passati, perdite di contenuto e alcune incongruenze interne.
Non secondariamente, un archivio è innanzitutto un posto dove cercare informazioni e documenti. E quindi la sua organizzazione interna deve rispondere a esigenze di fruizione differenti da quelle di una newsletter o di un blog – dove l’interesse immediato per la notizia e il suo commento prevale rispetto a quello di consultazione e ricerca. Infine, la raccolta degli scritti e degli interventi di Eddy assume, oggi, una funzione completamente diversa, non essendo più il fondatore a raccontare di sé agli altri.
Pertanto, si è reso necessario un riordino complessivo e un adattamento che abbiamo cercato di svolgere in modo prudente, seguendo il principio del minor intervento possibile. Anche la struttura complessiva dell’archivio riprende l’impostazione originaria del sito, ideata da Eddy, e organizzata in modo gerarchico, su tre livelli principali (società e politica, città e territorio, urbanistica e pianificazione) a loro volta articolati in temi e sotto temi. Accanto a questo nucleo centrale, l’archivio comprende tre sezioni ulteriori dedicate alle attività divulgative promosse da eddyburg nel periodo 2003-2019 (la scuola, i seminari, gli interventi in convegni internazionali), agli articoli e opinioni scritti appositamente per eddyburg e ad altri materiali pubblicati nel corso del tempo (appelli, segnalazioni, avvisi).
Accanto all’archivio, abbiamo aperto una nuova sezione che ambisce a raccogliere scritti, foto e altri materiali di Edoardo per raccontare e condividere la sua opera e i suoi insegnamenti. Al momento questa sezione ospita ciò che Eddy stessa aveva pubblicato per condividerlo con gli altri. Nel corso del tempo pensiamo di arricchirla con le pubblicazioni più difficilmente reperibili, con alcuni interventi di cui conserviamo i dattiloscritti, con le foto che man mano stiamo raccogliendo e riordinando. Confidiamo, per questo compito, nell’aiuto di studenti universitari e di ricercatori interessati alla figura poliedrica di Edoardo - politico, intellettuale impegnato, docente e divulgatore.
Infine, riteniamo che un archivio possa rimanere vivo solo in presenza di un custode che si occupi della sua manutenzione, ripari i malfunzionamenti e completi il riordino dei contenuti, ripristinando dove possibile le parti che si sono perdute nel tempo. Per questo scopo manterremo viva l’associazione per il periodo necessario e organizzeremo iniziative e presentazioni di cui daremo conto sul sito. Abbiamo voluto collocare in testa alla home page la sezione “in evidenza”, per ribadire che vogliamo esserci e continuare il nostro impegno. Nella carta intestata, Eddy aveva scritto Dum spiro spero. Lo stesso vale anche per noi.
Mauro Baioni e Ilaria Boniburini
La casa e l’abitare, il primato della rendita e il blocco edilizio: temi centrali per l’attività di Eddy Salzano, per eddyburg e la sua scuola che più volte sono ritornati su questi argomenti. Dall’ ottobre del 1971, quando venne approvata la prima legge per la casa, tutto è cambiato: i fabbisogni, lo stock abitativo disponibile, i meccanismi di formazione dei plusvalori, le politiche.
Tuttavia, la casa è ancora un problema. Il progressivo abbandono delle politiche di edilizia residenziale ha determinato nuove disuguaglianze, aggravato i problemi pregressi, amplificato i divari territoriali, che il Covid ha accentuato e reso ancora più evidenti.
Il seminario on-line, organizzato in due sessioni, riprende le vertenze che portarono all’approvazione della legge, racconta la parabola inversa delle politiche pubbliche fino al loro sostanziale azzeramento, per poi ricollegarsi all’attualità toccando attraverso alcuni casi emblematici della questione della casa in Italia.
Video call link: https://meet.google.com/umy-bpbz-twc
I Sessione / La casa è ancora un problema (11-13.00):
interventi di
Mauro Baioni - urbanista
Giancarlo Storto ingegnere
Luciano Villani - storico
coordina Ilaria Boniburini
II Sessione / gestire il lascito dell’edilizia pubblica e contrastare le crescenti disuguaglianze urbane nelle città italiane. (17.00-19.00):
interventi di
Ilaria Agostini – docente di urbanistica
Elisabetta Forni - sociologa
Marco Guerzoni - urbanista
Enrico Puccini - architetto
Paola Somma - urbanista
Stefania Valbonesi - giornalista
coordina Mauro Baioni
Il seminario sarà registrato e reso disponibile sul sito nei giorni successivi all'iniziativa.
Nell’anniversario della scomparsa di Eddy Salzano, ricordiamo con questa iniziativa l’importanza e l’attualità del suo pensiero e della sua attività. Nella prima sessione, testimoni privilegiati si soffermano su tre momenti del percorso culturale e politico di Eddy che offrono suggestioni cruciali per il presente e il futuro: la necessità di una critica allo sviluppo fondato sulla rendita, il carattere pubblico dell’urbanistica, la considerazione di storia e natura come fondamento delle scelte. Arricchiscono le relazioni alcuni interventi programmati. Nella seconda sessione, intervengono amici, gruppi e associazioni che in Italia si battono per una città più giusta e che testimoniano la necessità di una militanza intellettuale, che ha visto in Eddy Salzano un punto di riferimento e che oggi ne raccoglie il testimone. A questa comunità di intenti si rivolge il sito eddyburg che, a partire da questa occasione, torna ad essere attivo.
PROGRAMMA
I Sessione – in diretta con interventi on-line
10.00 – Introduzione
Mauro Baioni (online da Venezia)
Giulio Tamburini (online da Roma)
10.45 – Nell’INU e nelle istituzioni: l’urbanistica pubblica come guida della trasformazione urbana
Vezio De Lucia (online da Roma)
11.15 – Stop al consumo di suolo e piano paesaggistico della Sardegna: storia e natura come fondamento delle scelte
Paolo Berdini (online da Roma)
11.45 – 12.00 Pausa
12.00 – 13.00 – Interventi programmati
Roberto Camagni (online da Milano)
Anna Marson (online da Firenze)
Maria Pia Guermandi (online da Bologna)
Giancarlo Storto (online da Roma)
Giancarlo Consonni (online da Milano)
Piero Cavalcoli (online da Bologna)
Paolo Baldeschi (online da Venezia)
II Sessione – in diretta con interventi on line e dall’Iveser
16.00 – Introduzione
Maria Cristina Gibelli (online da Milano)
16.10 – L’importanza della memoria e dei “presidi” pubblici
Marco Borghi (dall’Iveser)
16.20 – L’archivio Gigi Scano
Federica Ruspio (dall’Iveser)
16.30 – Eddy intellettuale militante
Tomaso Montanari (online da Roma)
17.00 – Testimonianze
Ilaria Agostini – Per un’altra città (online da Firenze)
Anna Maria Bianchi – Carte in regola (online da Roma)
Maria Paola Morittu – Italia Nostra (online da Cagliari)
Elisabetta Forni (on line da Torino)
Lidia Fersuoch – Italia Nostra Venezia (dall’Iveser)
Oscar Mancini (dall’Iveser)
Paolo Cacciari (dall’Iveser)
18.15 – eddyburg rinasce: il lascito di Eddy per le future generazioni
Ilaria Boniburini (dall’Iveser)