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Volantini e musica contro le grandi navi
23 Settembre 2016
Vivere a Venezia
Domenica alle Zattere. Un solo no contro le grandi navi, ma tanti sì per una vita a Venezia, per le case per gli abitanti, per fermare il moto ondoso e, infine, un grande sì per “la difesa e il ripristino ambientale della Laguna”».

Domenica alle Zattere. Un solo no contro le grandi navi, ma tanti sì per una vita a Venezia, per le case per gli abitanti, per fermare il moto ondoso e, infine, un grande sì per “la difesa e il ripristino ambientale della Laguna”». La Nuova Venezia, 23 settembre 2016 (m.p.r.)

Venezia: Un palco galleggiante di venti metri per otto sarà allestito per la “Festa granda” del Comitato No Grandi Navi. La manifestazione per ribadire che le grandi navi devono passare fuori dalla laguna sarà domenica, alle Zattere dalle 15 alle 21; giornata in cui è previsto il passaggio di sei navi, due oltre le 90 mila tonnellate.

Ieri per tutto il giorno gli attivisti hanno volantinato in barchino. Sul sito FB della manifestazione hanno già aderito circa 500 persone, ma se ne attendono altrettante provenienti dai movimenti contro le grandi navi di Barcellona, dai No Tav e dal movimento «Stop Biocidio di Chiaiano» di Napoli. Il microfono sarà comunque disponibile per chiunque voglia intervenire. Ieri mattina, la storica attivista Nicoletta Dosio, che avrebbe dovuto parlare sul palco contro l’alta velocità, è agli arresti domiciliari con l’accusa di mancato rispetto delle precedenti misure restrittive che prevedevano l’obbligo di firma e di dimora. In queste ore si sta attendendo chi la sostituirà.
Nel frattempo sono stati confermati i gruppi musicali. Tra le guest star Eugenio Finardi, ma anche Sir Olive Skardy, Herman Medrano, Gualtiero Bertelli, Marco “Furio” Furieri, Banda Nera, Big Mike, I rimorchiatori, 4 rooms family, Storie storte. Un solo no contro le grandi navi, ma tanti sì per una vita a Venezia, per le case per gli abitanti, per una città solidale e non preda dei turisti, per il controllo del traffico acqueo e del cambio d’uso, per l’artigianato a Venezia, per monitorare l’inquinamento e fermare il moto ondoso e, infine, un grande sì per «la difesa e il ripristino ambientale della Laguna senza grandi opere inutili e dannose come il Mose o lo scavo di nuovi e vecchi canali portuali».
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