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Lodo Meneghetti
Vessazioni milanesi
20 Dicembre 2008
Anche Milano, Piazza del Duomo, la merce vince contro la qualità e la cancella. Inviato a eddyburg il 27 ottobre 2008

Il 22 ottobre Edoardo Salzano ci ha presentato una serie di immagini veneziane che dirle scandalose è lodarle. Giacché ci investono con varie palate di merda gettate dalla gigantesca pubblicità installata su molte facciate, meravigliose facciate, di palazzi veneziani, persino sulla sansoviniana Libreria. “Ignobili pannelli – scrive Eddyburg – di dimensione tale da cancellare letteralmente i palazzi”.

Detengo una personale agenda della povera Venezia vessata in ogni modo. Ed è dolore continuo vedermi sottratta una città che conosco bene e che amo. E la mia città, Milano che non c’è più nella propria dotazione storica di funzionalità, affabilità e bellezza? Non è Venezia, come si suol dire, schifezze come quelle denunciate passano sulla testa dei milanesi (pochi) e dei milioni di commuter e insipienti turisti come fresche brezze. Ma quel che è troppo… Mando qualche immagine di Piazza del Duomo. È la terza d’Italia per frequentazione dopo Piazza San Pietro e Piazza San Marco. Ora

è sorta una gigantesca costruzione destinata a un misterioso "Museo della musica", rock naturalmente. Solidissima, come fosse definitiva, con una struttura complessa e una dimensione di circa quaranta metri per quindici per sei di altezza. Durerà fino al 15 marzo! Vale a dire che per oltre cinque mesi le diverse visioni della piazza, degli edifici, della stessa cattedrale saranno completamente stravolte. Si aggiunga la costruzione di uno dei frequenti enormi palchi per spettacoli, l'insopportabile cine-pubblicità luminosa sulle impalcature dell'Arengario, il persistente cartellonismo angolare sulla facciata del Duomo. Nnemmeno nel cuore della città, dopo tanti altri luoghi pubblici, un cittadino in cerca di qualche residuo di bel paesaggio urbano milanese potrà sostare, e nemmeno passare, a tanta repulsione sarà costretto.

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