Dal 15 al 18 aprile l’Arsenale di Venezia sarà occupato da TRE “la prima manifestazione italiana riservata agli operatori internazionali del Real Estate turistico di lusso, alle amministrazioni locali, ai territori e all'intera filiera professionale del settore”. Organizzato da EXPO Venice spa, l’evento si presenta come il contesto ideale in cui “ideare o sviluppare operazioni di marketing o progetti di natura immobiliare”e un modo per entrare a far parte di “una rete di aziende attive in ogni parte del mondo”.
Tre Expo non è solo una delle tante attività promozionali con cui i pubblici poteri promuovono, incoraggiano e sussidiano la speculazione immobiliare, ma va inquadrata nella strategia dei patrons di Expo Venice spa che intendono usare la città come “fiera diffusa” e che, dopo aver individuato le locations più adatte, si sono attivati per impadronirsene.
Particolarmente importante a questo proposito è l’atto di concessione siglato con il Demanio per realizzare eventi fieristico-espositivi in alcune parti dell’Arsenale, con l’obiettivo di “valorizzare al meglio” gli investimenti di recupero fatti in questi anni da Magistrato alle Acque, Arsenale di Venezia Spa e Demanio. Il che significa che i soci di Expo Venice saranno gli utilizzatori finali, e prima o poi anche formalmente i proprietari, del patrimonio monumentale pubblico restaurato dai contribuenti.
Alla manifestazione non interverranno solo i capi delle diverse bande che si stanno spartendo i beni comuni di Venezia, a partire dai padroni di East capital, ma ci saranno molti rappresentanti di enti ed istituzioni pubbliche, dal ministero dell’ambiente all’agenzia del territorio, il cui direttore è anche la sorella del sindaco Alemanno. Il ministero della Difesa sarà presente con un suo proprio stand “per presentare ad un pubblico qualificato quanto si sta realizzando per valorizzare e razionalizzare il vasto e variegato patrimonio immobiliare dell'Amministrazione Difesa e contestualmente offrire a soggetti esterni l'opportunità di sfruttare tale realtà per le prospettive di investimento che esse offrono nel settore turistico-alberghiero”.
La Difesa, dice una nota ufficiale, possiede quella che è stata definita “'un'eredità' di valore'', di cui una parte oggi può essere resa disponibile per lo sviluppo di progetti di riconversione totale o parziale delle strutture, e tale eredità ha indotto a cogliere l'occasione offerta dalla TRE Expo per concretare iniziative che possono rappresentare occasioni per il mondo dell'impresa e al contempo contribuire alla valorizzazione ambientale ed occupazionale del territorio in “un'ottica discendente favorevole anche per la Difesa”. Forse, l’ottica è favorevole per il ministero, ma non certo per i cittadini, ai quali tale eredità appartiene, e che ne vengono derubati a vantaggio di non aventi diritto. Suddivisa in due sezioni, infatti, la fiera si rivolge a “proprietari di catene alberghiere e resorts, developers, banche, fondi di investimento e società di costruzione” nonché a proprietari di “ville e strutture esclusive ed agenzie immobiliari di alto livello”, con particolare attenzione a quei territori “la cui crescita economica potrebbe interessare il comparto turistico – immobiliare di alto profilo”.