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FONDACO, LA GALLERIA DEI VIAGGIATORI
Venezia. I lavori devono ancora finire ma la data d’apertura è già stata fissata, il primo ottobre aprirà il «T Fondaco dei tedeschi», dove T sta per traveller, viaggiatore. Ieri sera, all’hotel Danieli, Dfs, la società del retail di Louis Vuitton Moet Hennessy, ha presentato come sarà arredato il Fondaco a una platea di imprenditori, rappresentanti delle categorie e autorità tra cui il sindaco e il prefetto. I restauri sono infatti a buon punto e Edizioni Property, l’immobiliare del gruppo Benetton, proprietaria dell’edificio, sta consegnandolo proprio in queste giorni ai futuri gestori. «È il primo grande magazzino Dfs in Italia - ha spiegato Eléonore de Boysson - e vogliamo replicare l’esperienza del Danieli, da palazzo a hotel d’eccellenza». Dfs ha promesso di diventare il custode del fontego, «ringraziamo i veneziani d’avercelo permesso - ha precisato Philippe Schaus, presidente di Dfs - avremo prodotti italiani, internazionali e veneziani, sarà la destinazione migliore per lo shopping di lusso, un luogo pieno di vita con prodotti locali, grandi marchi ed eventi culturali». Ora che le vecchie casse delle poste sono sparite e sono stati smantellati i magazzini e i divisori delle poste, l’edificio, al momento chiuso, ha cambiato volto.
Le arcate che circondano la corte centrale sono state ripulite, le scale mobili e gli ascensori sono stati costruiti ma, ha garantito Dfs, in uno spazio non immediatamente visibile all’ingresso del fondaco. «Oma ha eseguito un lavoro incredibile - ha detto l’architetto Jamie Fobert, incaricato di allestire il grande magazzino - ha restituito una nuova vita all’immobile, la copertura del tetto è stata smontata, pulita e restaurata e ora è al suo posto, solo posizionata più in alto così da permettere di stare in piedi». Qui ci sarà l’altana che nei piani originali dell’archistar Rem Koolhass, progettista dei restauri, doveva essere una terrazza. Sotto, l’auditorium per gli eventi culturali. Ieri sera, Dfs non è entrata nel merito delle attività che organizzerà nè dei prodotti in vendita, Fobert ha illustrato il percorso che l’ha portato a creare arredi unici per la «T» galleria. «Dfs non voleva pezzi di designer newyorkesi o londinesi - ha detto - e allora mi sono ispirato alla storia cittadina e al design novecentesco italiano, a Carlo Scarpa».
Il mobilio non sarà un «pasticcio alla veneziana » e non si vedranno gondole o altri simboli noti in tutto il mondo della città. Le bacheche espositive degli orologi sono state forgiate dallo strumento con cui si creano appunto gli orologi. Le grate tipiche di Venezia sono invece diventate lo spunto per decorare espositori e mobilio. Il pavimento originale come anche gli elementi che rimandano alla storia del fontego (ad esempio, i giochi scavati sulla pietra dai vecchi mercanti) sono stati tutti mantenuti e recuperati, solo nell’ex sala del telegrafo, dove a terra c’era una colata di cemento, l’architetto ha introdotto una pavimentazione nuova. «Mi sono ispirato all’acqua e ai suoi movimenti per creare un mosaico che richiamasse i colori di Venezia», ha aggiunto. Il fondaco, al suo interno, non avrà colori sgargianti ma tonalità calde in sintonia con la tradizione della Serenissima. «Stiamo scrivendo una nuova pagina della storia del fontego», ha concluso Meneghesso. Gloria Bertasi
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IL COMUNE SI VENDE ANCHE PALAZZO CONTARINI
Aggiornato con alcune «new entry» l’elenco degli immobili che il Comune intende mettere in vendita nel 2016
Venezia. Aggiornato con alcune «new entry» l’elenco degli immobili che il Comune intende mettere in vendita nel 2016 e che ha allegato anche al bilancio di previsione 2016, con un valore orientativo del «pacchetto» di circa 31 milioni di euro.
Tra di essi c’è Palazzo Donà, in Campo Santa Maria Formosa, che - come Palazzo Diedo e Palazzo Gradenigo, poi venduti - interessava alla Cassa Depositi e Prestiti, che però si è poi ritirata dalla trattativa per la metratura ritenuta non sufficiente.
Il Comune ha infatti comunque deciso di metterlo di nuovo in vendita, spostando in altre sedi gli uffici comunali legati alle politiche sociali che l’edificio attualmente ospita.
In vendita anche Palazzo Corner Contarini, attuale sede della Corte d’Appello.