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Veneto. “Una valanga di osservazioni al Ptrc, ma ce la faremo”, dice la regione
27 Luglio 2009
Veneto
Giornalismo italiano d’oggi: non vedono quando accade il fatto, ma solo quando ne parla il Palazzo. Corriere del Veneto e il Gazzettino sulle osservazioni al Ptrc, 25 luglio 2009

il Corriere del Veneto

Sul Ptrc si abbattono 18 mila osservazioni

«Non lo fermeranno»

È probabile che l’obiettivo, magari non dichiarato ma percettibile, fosse quello di tenere inchiodato il Piano per chissà quanto tempo. E non un piano qualunque, bensì il leggendario Ptrc (Piano territoriale regionale di coordinamento), che, nelle intenzioni dell’amministrazione Galan, dovrebbe dare la rotta allo sviluppo del Terzo Veneto. Quasi 18 mila osservazioni, una massa impressionante, si è abbattuta da tutto il Veneto sul Ptrc, esposto al pubblico giudizio dopo l’adozione avvenuta nel febbraio scorso. La gran parte di queste (quasi 15 mila) sono frutto di un lavoro organizzato e fanno capo alla Rete dei Comitati, che mette insieme 118 tra associazioni e raggruppamenti spontanei di cittadini. Nel mirino dei critici ci sono, soprattutto, gli agglomerati nevralgici individuati dal Piano per il Veneto di domani: da «Veneto City», futura capitale commercial-direzionale che dovrebbe sorgere nell’entroterra veneziano all’intersezione tra l’autostrada A4 e il Passante di Mestre, alla cittadella aeroportuale del «Marco Polo».

Ebbene, nonostante la mole di lavoro sia innegabilmente enorme, la giunta regionale terrà fede al suo proposito: «Nella seduta del 4 agosto, l’ultima prima delle ferie - ha ribadito da palazzo Balbi l’assessore all’Urbanistica, Renzo Marangon - noi licenzieremo la bozza del Ptrc e la invieremo al consiglio regionale per l’approvazione definitiva». Questo consiglio o il prossimo, visto che la scadenza della legislatura non è lontanissima.

E le osservazioni? «Avranno risposta ­assicura l’architetto Romeo Toffano, dirigente regionale della panificazione territoriale - anche se non una per una. Le abbiamo ordinate per gruppi secondo le diverse tipologie (un centinaio, ndr) e per gruppi forniremo un responso. Tra l’altro, posso dire che più di qualche rilievo, per quanto riguarda la struttura tecnica, può essere accolto». Ma non quei rilievi, sia chiaro, che intaccherebbero le scelte fondamentali del Piano.

Marangon ribadisce: «Tutte le osservazioni meritano rispetto e considerazione. Ma non devono essere un ostacolo sul cammino del Ptrc: la politica deve decidere e noi decideremo nei tempi previsti».

il Gazzettino

Piano di coordinamento,

superlavoro per rispondere a 15mila osservazioni

Si faranno gli straordinari, a Palazzo Balbi, e si lavorerà pure il sabato per rispondere alle 15mila osservazioni al Ptcr, il Piano territoriale regionale di coordinamento adottato dal consiglio lo scorso inverno. Una valanga di richieste di modifica - delle 15mila presente ben 14.500 provengono da associazioni e comitati - che rischiava di bloccare lo strumento di pianificazione, ma che l’assessore Renzo Marangon ha deciso di far valutare in tempi stretti. Nella giunta del 4 agosto, l’ultima prima della pausa estiva, Marangon è deciso a portare tutto il blocco di osservazioni con relative controdeduzioni, così da spedire il Piano all’esame del consiglio regionale per l’approvazione finale. “Si tratta per lo più – precisa l’assessore – di osservazioni riconducibili a un centinaio di tematiche, alcune di tipo generale, altre riferite a situazioni locali. Sono comunque osservazioni puntuali, frutto di un lavoro di lettura ed analisi del Ptrc, che meritano quindi rispetto e attenzione, molte delle quali potranno essere accolte dalla giunta». Delle circa 15 mila osservazioni pervenute entro il 10 luglio, 300 sono state avanzate da enti locali e associazioni di categoria, le altre da cittadini. «Se qualcuno pensa che questo gran numero possa rappresentare un ostacolo alla corretta istruttoria del procedimento, si sbaglia – sottolinea Marangon - Il Piano è una risorsa per tutti. E devo ribadire che la giunta regionale ha avuto il grande merito di coniugare in un unico piano la tutela del territorio con lo sviluppo della società». Presentata anche la pubblicazione–cofanetto dove sono riportati tutti gli atti e i documenti, anche su base multimediale, relativi alla storia del Ptrc, dalla Carta di Asiago sino alla sua adozione in consiglio regionale.

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