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Un appello per la difesa del territorio
24 Ottobre 2007
Toscana
Un appello della “Rete dei comitati per la difesa del territorio”. Per allargare la vigilanza e la protesta, al di là della Toscana, in ogni regione d’Italia

Siamo persuasi che nel corso dell’ultimo decennio la distruzione del territorio e del paesaggio e l’attacco all’ambiente sono in Italia dilagati con effetti devastanti. Responsabilità di una legislazione troppo permissiva e delle carenze e debolezze delle strutture di controllo dello Stato; ma soprattutto degli orientamenti espressi dal ceto politico, anche da quello di centro-sinistra, il quale, - in misura crescente anche nelle zone del paese considerate un tempo santuari dell’arte e della cultura, come la Toscana, - ha imboccato, a quanto pare senza sentire ragioni, la strada dell’investimento immobiliare speculativo e delle Grandi opere a ogni costo.

La Rete Toscana dei Comitati per la difesa del territorio, forte dell’adesione ormai di ben centossessantadue Comitati, ritiene che non solo in Toscana ma anche altrove sia necessario estendere, rafforzare, sistematizzare una lotta che parta dal basso, resti solidamente ancorata alle radici e alle economie locali e pure s’estenda secondo il modello della rete e, progressivamente, Comune per Comune, Regione per Regione, fino ad abbracciare l’intero territorio nazionale.

Sommando l’una all’altra le emergenze territoriali, di cui esiste ormai un’ampia documentazione, - migliaia di casi, che riguardano le grandi città e le campagne, le coste e il territorio collinare, i beni culturali e quelli paesistici, il problema dei rifiuti e quello dell’energia, - viene fuori, infatti, il quadro di una vera e propria emergenza nazionale, forse in questo momento della vera emergenza nazionale.

Non si tratta, del resto, di un impegno solo difensivo. E’ nostra convinzione, infatti, che territorio, ambiente e paesaggio possano essere alla base di un diverso modello di sviluppo, produttore di una ricchezza durevole, e in grado di consegnare alle generazioni future una migliore qualità e una maggiore quantità di risorse.

Salvare il territorio italiano e il suo patrimonio storico, paesaggistico e culturale, difendere l’ambiente e il territorio, che è un bene comune, da speculazioni e interessi privati e dall’intreccio di affari, politica e istituzioni, che caratterizza pesantemente questa fase della vita pubblica italiana, è un compito gigantesco, che va affrontato subito, perché non sia troppo tardi...

Coloro che sottoscrivono questa dichiarazione fanno appello a quei cittadini, che ovunque si organizzano in Italia localmente nelle forme dei Comitati spontanei e volontari e delle Associazioni, perché uniscano le loro forze e le organizzino nelle Reti dei Comitati locali e regionali, che a loro volta si uniscano e si organizzino in una Rete delle Reti, capace d’essere interlocutore autorevole dei poteri locali e centrali in tutti i punti della carta geografica italiana.

Solo ripartendo dal basso, solo difendendo il territorio in tutti i suoi punti, solo unificando tutte le forze disponibili, sociali e intellettuali, si può pensare di affrontare e vincere questa battaglia di cittadinanza e di democrazia.

Primi firmatari:Alberto Asor Rosa, Mario Torelli, Alvise Serego Alighieri, Vezio De Lucia, Carlo Ripa di Meana, Paolo Baldeschi, Vieri Quilici, Alberto Pizzati, Bernardo Rossi Doria, Gaia Pallottino, Paolo Berdini, Benedetta Origo, Valentino Podestà, Nino Criscenti, Ornella De Zordo, Giorgio Pizziolo, Cosimo Marco Mazzoni, Francesco Vallerani, Gianfranco Di Pietro, Claudio Greppi, Cinzia Mammolotti , Andrea Zanzotto, Mario Rigoni Stern, Bruno Toscano, Gianluigi Colalucci, Bruno Zanardi, Daniela Bartoletti, Pino Guzzonato, Edoardo Salzano.

Inviare le sottoscrizioni a: toscanacomitati@libero.it

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