loader
menu
© 2024 Eddyburg
Paolo Lanapoppi
Troppi turisti a Venezia? Ma quando mai!
8 Maggio 2015
Venezia e la Laguna
«Sembra che, almeno finché l'atmosfera culturale non cambierà, nessuno parlerà seriamente di salvare Venezia come città dall'eccesso di affollamento».

«Sembra che, almeno finché l'atmosfera culturale non cambierà, nessuno parlerà seriamente di salvare Venezia come città dall'eccesso di affollamento». Italianostra-venezia.org, 8 Maggio 2015 (m.p.r.)

Il Corriere del Veneto riferisce l'essenziale di una riunione di esperti del turismo tenutasi ieri 9 maggio presso l'Università di Ca' Foscari, sotto la direzione del professor Jan van der Borg, docente di economia del turismo e autore di uno studio, presentato per l'occasione, sulla gestione dei flussi turistici a Venezia. Il professor van der Borg ha ripetutamente sostenuto, nella sua ventennale carriera di docente, che il numero di turisti a Venezia è largamente eccessivo. Nel 1988 era stato co-autore (assieme all'allora collega Paolo Costa) di uno studio che identificava in sette -dieci milioni l'anno

il numero ottimale di visitatori per una città delle dimensioni di Venezia. Ancora nel 2011 pubblicava un articolo, nel quale denunciava che a Venezia vi sono "dieci milioni di turisti di troppo". Tuttavia non di questo si è parlato (se non proprio di sfuggita) nel convegno di ieri. Gli interventi si sono concentrati sui modi per gestire la massa enorme di visitatori, non sui modi per limitarla. Sembra che, almeno finché l'atmosfera culturale non cambierà, nessuno parlerà seriamente di salvare Venezia come città dall'eccesso di affollamento.

Leggendo l'articolo del Corriere, che qui riportiamo, si troverà una serie di misure proposte: inserire altri terminal turistici a Marghera, a San Giobbe, a San Basilio; riprovare a progettare linee di vaporetti destinate solo ai turisti; addirittura "gestire la rabbia dei veneziani". Molti dei quali, compreso il vostro redattore, si ostinano a non andarsene a vivere altrove solo per non volersi arrendere e perché, come insegna la vita, chi abbandona il terreno rinuncia a salvare anche il poco ancora salvabile.

Leggi l'articolo sul Corriere del Veneto.

ARTICOLI CORRELATI
6 Ottobre 2020
7 Giugno 2019

© 2024 Eddyburg