Il risultato delle elezioni politiche sancisce non solo il trionfo del movimento Cinque Stelle, ma anche l'ennesima sconfitta della linea politica di D'Alema >>>
che per decenni ha inseguito la destra sul suo terreno, cercano di posizionare il partito appena un po' alla sinistra del presunto avversario (ma in realtà confondendo e condividendo ampiamente la materia). Una linea che nei fatti si è incarnata nel Monte dei Paschi, nei fondi gestiti da Gamberale, nelle varie leghe delle cooperative affamate di grandi opere, nelle autostrade tirreniche colluse con Mattioli, nello sviluppo inteso come tanti soldi per le infrastrutture e niente per Università e ricerca. Una linea che alla Camera ha trionfalmente portato il Pd a un 25% di voti dal 37% del bistrattato Veltroni.
Il movimento Cinque Stelle fa capo a un leader che spesso esprime idee deliranti, come l'uscita dell'Italia dall'euro, è rappresentata da una serie di dirigenti nazionali di qualità mediocre, tutti a ripetere la giaculatoria che incalzeranno i partiti affinché mantengano le loro promesse... ( anche quelle più bieche e contraddittorie?). Ma la base è un altra cosa. Oltre agli elettori inferociti e disgustati da partiti che navigano negli scandali, nella corruzione e nel malaffare, ci sono tanti giovani impegnati per una diversa politica.
Le proteste e le rivendicazioni sacrosante della base grillina sapranno tradursi in programmi e in politica a livello nazionale? Questa è la grande incognita, perché il rischio è che i neo deputati e i neosenatori, del tutto impreparati rispetto ai compiti parlamentari, perdano la bussola e non riescano a darsi una politica a prescindere da urla e schiamazzi. Ma se il movimento Cinque Stelle saprà darsi veramente una politica ambientalista e proporre un modello di sviluppo alternativo a quello delle 'grandi opere finanziate dalle banche', se ciò avverrà, si aprirebbe per il PD una scelta fondamentale. Con Berlusconi e Monti, per un governo di neoliberismo all'italiana e una spartizione di risorse fra potentati di varia natura: il mondo del project financing in salsa nostrale. Oppure con tutto ciò che di nuovo e progressivo può (ripeto: può) rappresentare il movimento Cinque Stelle, nelle sue articolazioni e nel suo vero significato di innovazione (il nuovo tanto evocato come slogan elettorale, tanto temuto nei fatti).
La vittoria del movimento Cinque Stelle non è solo di Grillo, ma anche di un'Italia impegnata e molto migliore di quella che ci ha finora governato. Un'occasione anche per una parte del PD, più giovane, inserita nella società e non solo nelle amministrazioni, per dare una svolta radicale alla politica del partito; e forse anche per far sì che la sinistra risalga la china dopo la batosta elettorale.