STRADELLA. Stop al progetto Montalino così come era: il provvedimento o meglio la notifica dell’avvio di un procedimento (così definito in gergo tecnico) da parte del Sovrintendenza ai beni paesaggistici della Lombardia, dovrebbe essere infatti notificato al Comune, entro pochi giorni. Poi si riunirà il consiglio che, entro il 12 novembre, dovrà recepire l’atto della Sovrintendenza.
La Sovrintendenza ha forti riserve sul progetto relativo a una lottizazione in vista della basilica romanica. Tutto ancora sotto il più stretto riserbo, anche se le decisioni prese sono state già sostanzialmente preannunciate e ribadite, ieri, dal sindaco di Stradella, Pierangelo Lombardi e dall’assessore all’urbanistica e vice sindaco, Antonia Meraldi che stanno seguendo da vicibno l’intricata questione urbanistica. Il taglio dei Beni culturali non azzera i cantieri, ma li taglia in modo drastico. Cala il sipario su almeno due terzi dell’originario progetto di espansione residenziale: per circa 14mila metri quadrati sul totale di 22mila (ma i dati precisi saranno comunicati con il decreto), infatti, dovrebbe, infatti, scattare il vincolo di tutela indiretta. Cosa significa? Niente costruzioni, ma possibilità di prevedere e realizzare strada di accesso, ad uso dei disabili, alla millenaria Basilica nonché un parcheggio. «E’ un punto importante, rilevano sia il sindaco Lombardi sia l’assessore Meraldi, perché ci consente di poter intervenire per due opere essenziali nell’interesse pubblico.» Sindaco ed assessori sono concordi nell’affermare: «qui non ci sono né vinti né vincitori perché non era una guerra. Noi siamo convinti che i presupposti iniziali erano validi perché ci avrebbe consentito di avere un parco, ad uso pubblico, di cinquemila metri quadrati a costo zero. Adesso si tratta di iniziare una nuova fase di contatti con la proprietà e verificare se, almeno in parte come ad esempio per il parcheggio, si potrà procedere». L’ok a costruire rimarrebbe per circa 6-7mila metri quadrati lungo la via Cairoli (parte alta) seppur con precisi vincoli, ancora non definiti ufficialmente, da parte della Sovraintendenza.
Lungo via Cairoli, del resto, già da anni, seppur in zona più defilata rispetto alla striscia di terreno attigua alla collinetta di Montalino, si è già costruito, compreso un condominio. L’impatto edilizio qundi già esiste. «Questo è l’esito di un confronto che si era aperto più di un mese fa, rilevano il sindaco Lombardi e l’assessore Meraldi, nessuno ha mai voluto forzare la mano e non è mai venuto meno l’interesse pubblico. Una dimostrazione? Volendo, avremmo potuto approvare il progetto, in consiglio comunale già lo scorso 30 settembre visto che il termine per la presentazione delle osservazioni era scaduto il 12 settembre e le controdeduzioni erano pronte. Ma in realtà era giusto e doveroso attendere l’esito del confronto con la Sovraintendenza, da noi iniziato il 4 settembre. E’ anche questa la ragione per la quale non si è ritenuto di organizzare alcuna assemblea pubblica.» Il sindaco smentisce che a livello di giunta, sul progetto Montalino, ci siano state diversità di vedute o peggior ancora dei contrasti.
«Spesso la vicenda è èstata trattata, riferendosi ad altri al di fuori della giunta e del consiglio comunale, un po’ al di sopra delle righe» ha aggiunto Lombardi. Una volta che sarà pervenuto il decreto della Sovraintendenza, i proprietari dell’area potranno, se lo riterranno opportuno, fare ricorso. Ma si preannuncia, già dalle prossime settimane, una fase di mediazione e trattativa fra Comune e proprietari per una soluzione senza strascichi e sempre nel fermo obiettivo dell’interesse pubblico. Intanto resta vigile l’attenzione dei movimenti ambientalisti.
Nota: QUI una descrizione del "caso" Stradella/Montalino con qualche immagine ; rimane sconcertante l'atteggiamento culturale dell'Amministrazione, che continua a ribadire la "correttezza" delle proprie scelte con un linguaggio che appare più adatto a un geometra che non a chi dovrebbe rispondere dell'uso del territorio in senso lato. Sul sito del Comune di Stradella si può infatti leggere la lettera con cui l'Ente risponde alle critiche piovute praticamente da tutte le direzioni, salvo quella ovvia dei costruttori interessati. (f.b.)