La Repubblica, 14 maggio 2015
Ma come ha fatto la Deposizione ad arrivare al nostro tempo sana e salva, attraversando centinaia di torride estati romane senza climatizzazione artificiale? Semplice: in quelle epoche si seguivano i principi elementari della conservazione, e le finestre della Borghese erano protette da pesanti imposte, sempre chiuse durante le ore di insolazione estiva. Imposte eliminate alla riapertura della Galleria nel 1997, quando tutto fu affidato all’impianto: se questo non funziona, Raffaello muore.
L’attuale direttrice, Anna Coliva, ha ripetutamente chiesto alla Soprintendenza di manutenere o sostituire gli impianti: invano. Evidentemente la priorità è l’organizzazione di mostre, spesso mediocrissime. Mentre i musei non si son mai visti conferire gli introiti dei loro biglietti, promessi un anno fa da Dario Franceschini: e ora non riescono più a fare nemmeno la manutenzione ordinaria. Nella fatale attesa che sia scelto il superdirettore previsto dalla riforma Franceschini, la Borghese fa capo al Segretariato regionale dei beni culturali, retto da Daniela Porro: la quale ammette che l’impianto «non ha mai funzionato» (aggiungendo che solo ora «si sta dando avvio alla sostituzione dei macchinari », anche se presto si dovrà pensare ad una «completa sostituzione dell’impianto»), e dichiara che in base al costante monitoraggio si è sicuri che, per ora, il colore non è saltato via dal legno. Per ora. Finché la manutenzione non passerà dall’annuncio alla realtà, tutte le tavole della Borghese sono in pericolo, e viene in mente il disastro di quelle della Galleria Sabauda di Torino: rovinate nel 2012 dal malfunzionamento della climatizzazione. Allora, Enrico Castelnuovo invocò un’«associazione per i diritti delle opere d’arte». Quell’associazione sarebbe il Ministero per i Beni culturali: se non fosse un corpo morente da anni, che rischia di ricevere il colpo di grazia dalla caotica applicazione di una riforma che punta tutto sulla “valorizzazione”. Ma quale fantomatico manager potrà mai “valorizzare” un Raffaello distrutto?