Lavori realizzati al 50%. «Ma prima di riprendere le opere dovremo coordinarci con i tecnici di Nuova Iniziative Coimpresa». Dopo Tuvixeddu, riapre anche il cantiere del tunnel di Tuvumannu: un altro progetto bloccato, dopo i vincoli archeologici sul colle voluti dalla Regione, e riabilitato dalla sentenza del Tar dello scorso 8 febbraio. Gli uomini della Gecopre, la società che sta realizzando la galleria, si sono limitati negli ultimi giorni ad una messa a norma del cantiere: un anno di stop si è fatto sentire anche qui, come per Nuova iniziative Coimpresa. Gli operai hanno recintato gli scavi e verificato le condizioni di sicurezza. Prima di una ripresa vera e propria bisognerà attendere ancora un paio di settimane: «Dobbiamo ancora coordinare i lavori con Coimpresa», spiega Paolo Zoccheddu, dirigente comunale dell'area gestione del territorio. «È un passo obbligato, perché devono intervenire anche a Tuvumannu, con delle opere strettamente collegate alle nostre. Quindi prima di riprendere gli scavi dovremo concordare alcuni aspetti e preparare un piano dei lavori attendibile. Dopo un anno di blocco sono cambiate alcune cose e il tempo ha avuto il suo effetto sul cantiere». Prima di tornare al lavoro bisognerà riportare l'area nelle condizioni di gennaio 2007. Una cosa è certa: «Non aspetteremo l'esito del ricorso al Consiglio di Stato». Sulla galleria si è registrato - era lo scorso aprile - l'ennesimo scontro tra Comune e Regione. «Ci hanno bloccato, segnaleremo il caso alla Corte dei Conti», accusavano i primi. «Non abbiamo disposto nessuno stop», precisavano i secondi. In mezzo, una richiesta milionaria (1 milione e 200 mila euro solo per i primi due mesi di stop) da parte della Gecopre. Ora invece c'è il via libera: il tunnel è stato realizzato al 50 per cento: 700 metri previsti, 350 già completati. Un lungo serpente sotterraneo che partirà da via Cadello, sfiorerà il rione di via Castelli e spunterà in superficie nel canyon di Tuvixeddu, dopo aver superato - ma sempre sotto terra - l'incrocio con via is Maglias. Due corsie per due sensi di marcia, ad una profondità che varierà dai 7 ai 15 metri. Servirà per alleggerire il traffico di tutta la zona via Cadello - Is Mirrionis. L'appalto di questo primo lotto è costato 7 milioni e 600 mila euro. Con la seconda e terza tranche, la strada passerà nel cuore del colle, per sbucare poi in viale Trento. Al momento è stata realizzata solo la parte centrale del tunnel. Mancano ancora la testa e la coda, cioè i pezzi più impegnativi, anche perché gli scavi andranno a incrociare i tubi dei sottoservizi di via Castelli. Ecco perché sono previsti ancora due anni di lavoro prima dell'inaugurazione della galleria. Nel frattempo, l'associazione Amici di Sardegna e il comitato Tuvixeddu Wive chiedono un referendum popolare, per decidere il futuro del colle.