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Augusto Ditel
Sardegna, Soru nella bufera "Ora restituire i soldi"
15 Febbraio 2008
Sardegna
Molto rischioso in Italia tassare i ricchi e le loro rendite immobiliari. Dala Repubblica, 15 febbraio 2008

Renato Soru è nella bufera, ma non si dà per vinto. Al fuoco incrociato del centrodestra («giustizia è fatta: che se ne vada, ora») che dopo lo schiaffo della Consulta alle tasse sul lusso gli chiede di dimettersi, il governatore risponde subito con una battuta: «Mi sembra una richiesta un po’ esagerata». Poi, alla luce delle tante domande di risarcimento che stanno arrivando alla Regione da parte di chi ha già pagato l’imposta e dell’invito di Egidio Pedrini (Idv), segretario della Commissione Trasporti della Camera, che gli intima di «restituire i soldi ai cittadini», il governatore prende di petto l’argomento e ribadisce la validità del concetto di autonomia impositiva della Regione Sardegna, secondo quanto prevede il suo Statuto speciale. «Attendo le motivazioni della sentenza - commenta - e in ogni caso dovremo fare qualcosa perché non ci sia un reddito prodotto in Sardegna che sfugga alla compartecipazione regionale». Per ora, Renato Soru non rivela quale tipo di tributo intenda applicare in futuro, dopo la bocciatura della Corte Costituzionale alle parti fondamentali della legge varata nel maggio 2006. «Dovremo verificare - aggiunge il presidente della Regione - se sulle seconde case e sulle plusvalenze derivanti dalla compravendita di immobili l’illegittimità sia stata decisa per il mancato riconoscimento del nostro diritto a imporre tributi oppure solo perché esiste una discriminazione tra residenti e non residenti in Sardegna». Citando l’esempio di Milano, che fa pagare un ticket per le auto che attraversano il centro della città, Soru ha anche ricordato che l’istituzione della tassa sul lusso era stata decisa per risanare il bilancio regionale. «Ora - conclude il governatore - bisognerà modificare subito la Finanziaria per sopperire alle minori entrate causate dalla sentenza: ridurremo le spese nel campo degli investimenti sulla sanità».

A proposito di conti, ieri l’assessore regionale al Bilancio, Eliseo Secci, ha rivelato che la perdita causata dalla sentenza «per i comuni dell’isola dovrebbe essere di cento milioni di euro». La cifra era stata inserita nella finanziaria 2007 e nella manovra 2008 in discussione in questi giorni in consiglio regionale.

Sempre ieri l’ex presidente della Regione, e attuale deputato di Forza Italia, Mauro Pili, ha dato il via alla «class action». Il centrodestra promuoverà un’azione risarcitoria nei confronti della Regione «per i danni causati dalle tasse sul turismo e sull’arrivo dei rifiuti in Sardegna. Soru - argomenta Pili - ha messo in ginocchio la Sardegna e ora bisogna che qualcuno paghi per questo gravissimo danno d’immagine».

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