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Costantino Cossu
Sardegna, azzerato il piano paesaggistico di Cappellacci
11 Ottobre 2014
Sardegna
La giunta regio­nale della Sar­de­gna gui­data da Fran­ce­sco Pigliaru (PD) ha azze­rato il Piano pae­sag­gi­stico varato dal pre­ce­dente gover­na­tore, Ugo Cap­pel­lacci (Pdl), anticipando l'annullamento che il tribunale amministrativo avrebbe pronunciato fra pochi giorni. Ma contemporaneamnte ha pesentato una proposta di nuovo "piano casa che, a quanto dice chi l'ha letto, è ancora peggio di quello di Cappellacci.

Il manifesto, 11 ottobre 2014

Nella riu­nione di ieri mat­tina, la giunta ha deciso, su pro­po­sta dell’assessore all’urbanistica, Cri­stiano Erriu, di revo­care la deli­bera di ado­zione con la quale, nell’ottobre del 2013, la coa­li­zione di cen­tro­de­stra aveva, di fatto, abro­gato il piano di tutela del pae­sag­gio appro­vato nel 2006 dalla giunta di Renato Soru.

La deli­bera a suo tempo appro­vata dall’esecutivo Cap­pel­lacci cam­biava tutto rispetto alla legge Soru. Le coste della Sar­de­gna, che quella legge tute­lava come un bene pae­sag­gi­stico ina­lie­na­bile, diven­ta­vano, sol­tanto, un «sistema ambien­tale ad alta inten­sità di tutela». Che cosa esat­ta­mente signi­fi­casse que­sta for­mula, lo chia­riva un pas­sag­gio della bozza pre­pa­ra­to­ria, ora abro­gata, della legge poi appro­vata dalla giunta Cap­pel­laci: «È neces­sa­rio mediare tra la tutela delle risorse pri­ma­rie del ter­ri­to­rio e dell’ambiente e le esi­genze socio-economiche della comu­nità, all’interno delle stra­te­gie di svi­luppo ter­ri­to­riale e di soste­ni­bi­lità ambien­tale». Tutela sì, quindi, ma se que­sta blocca le «stra­te­gie di svi­luppo ter­ri­to­riale» va eli­mi­nata o dra­sti­ca­mente ridotta. E sic­come non è mai stato un mistero per nes­suno che per la stra­grande mag­gio­ranza dei comuni costieri le «stra­te­gie di svi­luppo» coin­ci­dono con la lot­tiz­za­zione del ter­ri­to­rio per costruire alber­ghi e vil­laggi turi­stici, era chiaro dove andasse a parare il con­tro piano di Cap­pel­lacci. Tanto più che le norme volute dal cen­tro­de­stra rece­pi­vano al loro interno sia il Piano casa appro­vato dall’ultimo dei governi Ber­lu­sconi e per ben tre volte pro­ro­gato nell’isola da Cap­pel­lacci, sia una legge regio­nale che dava il via libera alla costru­zione di venti campi da golf.

Non è quindi un caso che ieri la giunta Pigliaru abbia pro­po­sto anche nuove norme urba­ni­sti­che desti­nate a inter­ve­nire sugli effetti per­versi dell’ultimo Piano casa di Cap­pel­lacci, in sca­denza a fine novem­bre. Una serie di misure — ha chia­rito ieri in con­fe­renza stampa Erriu — che den­tro il qua­dro di tutela dise­gnato da Soru, che ora torna in vigore nella sua inte­rezza, rego­le­ranno l’attività edi­li­zia attra­verso incen­tivi al recu­pero del patri­mo­nio esi­stente e alla rea­liz­za­zione di pro­getti com­pa­ti­bili con la tutela del pae­sag­gio e con la sal­va­guar­dia delle coste

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