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Risparmiamo il motodromo al paesaggio di Fermo
15 Ottobre 2010
Il paesaggio e noi
Un appello contro l’ennesimo attacco al nostro paesaggio. Lanciato dal Comitato della Bellezza e sottoscritto da eddyburg.it, 15 ottobre 2010 (m.p.g.)

Centoventi ettari di fertile campagna e di bel paesaggio nel mezzo del quadrilatero Fermo-Sant’Elpidio a Mare-Porto Sant’Elpidio-Porto San Giorgio, stanno per essere sommersi da una coltre di cemento e asfalto nella forma di un faraonico motodromo del quale la maggior parte degli abitanti della zona, francamente, non sente il bisogno. Il Comitato per la Bellezza si unisce alla denuncia contro questa iniziativa che porta ad altro inutile consumo di suolo e di paesaggio e che colpisce una zona di alto valore paesaggistico, storico e naturalistico. Il motodromo in questione, dovrebbe infatti sorgere alle porte di Fermo, in località San Marco, a trecento metri dall’Abbazia di San Marco alle Paludi, a poca distanza da una storica torre medievale, ai margini del Parco fluviale Alexander Langer.

In questo ambiente incontaminato, attualmente destinato ad agricoltura estensiva, la società Agrisea, sostenuta dal sindaco di Fermo, intende realizzare il megaimpianto sportivo che, nelle più rosee prospettive, quando sarà in piena attività, darà lavoro al massimo a quaranta addetti. Quanti posti di lavoro – anche a voler ragionare soltanto in questi termini economicistici – può invece produrre un paesaggio ben conservato sotto forma di turismo culturale, di agriturismo, di residenze qualificate in antichi borghi e casali, di agricoltura specializzata, di “immagine” internazionale? Certamente molti ma molti di più. E senza dissipare un solo ettaro di suoli liberi e di paesaggio.

Qui, invece, 120 ettari rischiano di venire ‘consumati’, asfaltati e cementificati, per creare 40 ipotetici posti di lavoro (30.000 metri quadrati a testa), in una regione che in termini di impianti dedicati al motociclismo risulta già piuttosto fornita, senza contare la relativa vicinanza con quelli di Montorio al Vomano, nel Teramano, di Magione nel Perugino e di Misano Adriatico, fra Riccione e Cattolica, nel Riminese, per non parlare poi del Mugello e Vallelunga abitualmente frequentati dai centauri marchigiani.

La preoccupazione delle associazioni ambientaliste fermane e marchigiane è dunque più che fondata e condivisibile: il pericolo che la colata di cemento si abbatta su una zona di particolare pregio è incombente. Il richiamo alla mobilitazione per la difesa del suolo e del paesaggio è un dovere civico che ogni cittadino dovrebbe ascoltare e sostenere: soltanto nel decennio 1995-2006 in Italia sono spariti sotto un coltre di cemento e asfalto terreni agricoli o boschivi liberi pari alla superficie dell’intera Umbria. Si può soltanto immaginare con raccapriccio quale enorme porzione di Bel Paese abbia fatto la stessa fine dal 1946 al 1995. Con l’aggravante che il più recente “boom” edilizio, durato dal 2000 al 2007, non ha neppure scalfito l’emergenza-casa per le giovani coppie, per gli immigrati, per i ceti più deboli, concentrandosi per lo più su condominii a caro prezzo e su seconde e terze case. Facciamo pertanto appello alla sensibilità e all’intelligenza politica di quanti alla Regione Marche, in Provincia e in Comune sono politicamente preposti alla pianificazione urbanistica e paesaggistica e alla promozione turistica affinché questo nuovo grave scempio venga risparmiato al paesaggio fermano e marchigiano la cui particolare bellezza è ormai nota a livello internazionale. Uno straordinario valore “in sé” che va tutelato e quindi attentamente preservato.

Il Comitato per la Bellezza

Sottoscrivono:

Vittorio Emiliani, presidente del Comitato per la Bellezza

Desideria Pasolini dall’Onda, fondatrice di “Italia Nostra”, presidente onorario Comitato per la Bellezza

Giulia Maria Mozzoni Crespi, fondatrice e presidente onorario del FAI

Marisa Dalai, presidente Ass. Ranuccio Bianchi Bandinelli

Alberto Asor Rosa, presidente Rete Comitati Difesa Territorio

Fulco Pratesi, fondatore e presidente onorario Wwf Italia

Danilo Mainardi, etologo, presidente onorario LIPU-Birdlife Italia

Stefano Leoni, presidente nazionale Wwf Italia

Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale Legambiente

Alessandra Mottola Molfino, presidente nazionale Italia Nostra

Gabriele Tarsetti, Comitato promotore contro Motodromo, LIPU

Stefano Papetti, presidente FAI Marche

Luigi Manconi sociologo e scrittore

Vezio De Lucia, urbanista

Gianfranco Amendola, magistrato

Paolo Berdini, urbanista

Edoardo Salzano, urbanista, sito eddyburg.it

Maria Pia Guermandi, archeologa, sito eddyburg.it

Giuliano Cannata, Pianificazione fluviale, Università Siena

Andrea Emiliani, storico dell’arte, già Sopr. Bologna e Romagna

Tullio Pericoli, pittore di paesaggi

Mario Dondero, fotografo

Gaia Pallottino, ambientalista

Irene Berlingò, archeologa, responsabile Assotecnici

Nicola Spinosa, storico dell’arte, già Sopr. Napoli

Bruno Toscano, storico dell’arte

Virginio Bettini, ecologista, IUAV Venezia

Maurizio Pallante, fondatore del Movimento per la Decrescita Felice

Marco Dondero, italianista, Università di Macerata

Pier Luigi Cervellati, urbanista

Antonio Pinelli, storico dell’arte, Università di Firenze

Renato Nicolini, architetto, Università Reggio Calabria

Gianni Mattioli, Movimento Ecologista, Fisica Teorica, La Sapienza Roma

Libero Rossi, Cgil, componente Consiglio Sup. Beni Culturali

Gabriele Simongini, Accademia Belle Arti di Roma

Giuseppe Basile, presidente Ass. Cesare Brandi

Pietro Giovanni Guzzo, archeologo, già Sopr. Pompei

Paolo Baldeschi, paesaggista, Università di Firenze

Magda Mercatali, attrice di prosa

Mauro Gallegati, Macroeconomia, Università Politecnica, Ancona

Nino Criscenti, giornalista tv, autore di “Paesaggi rubati” (RAI3)

Annarita Bartolomei, operatrice culturale

Licia Colò, conduttrice “Alle falde del Kilimangiaro”, Rai3

Fernando Ferrigno, giornalista, esperto Beni Culturali

Marta Bruscia, filologa, Università di Urbino

Sauro Turroni, urbanista, Costituente Ecologista

Massimo Marcaccio, Presidente Parco Nazionale dei Sibillini

Olimpia Gobbi, Osservatorio Nazionale per la Qualità del Paesaggio

Donatella Fagioli, restauratrice

Pino Coscetta, già caporedattore Regioni del “Messaggero”

Ginevra Sanfelice di Monteforte, operatrice culturale

Costanza Pera, architetto

Gianandrea Piccioli, dirigente editoriale

Violante Pallavicino, ambientalista

Valentino Podestà, urbanista, Rete Comitati Difesa Territorio

Corinna Vicenzi, Comitato Terre di Maremma

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