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Renata Mambelli
Rinasce Colle Oppio, via la strada
22 Agosto 2006
Roma
Il grande sindaco Luigi Petroselli avviò (poi fu tradito) il “progetto Fori”. Ci si riprova con un’area molto più piccola, auuguri!. Da la Repubblica, Roma, 22 agosto 2000

Un progetto di riqualificazione dell´intera area del Colle Oppio che prevede ulteriori scavi nell´immenso patrimonio di palazzi sepolti insieme alla Domus Aurea e, in superficie, il recupero dell´integrità delle Terme di Traiano. Per questo dovrà essere interamente cambiata la viabilità all´interno del parco: sparirà l´attuale via del monte Oppio che taglia a metà le Terme, che verrà sostituita da percorsi alternativi lungo l´attuale tracciato viario che circonda il Colle. Tutta questa materia entrerà, a settembre, nella conferenza dei servizi di Roma Capitale. Spesa prevista: dagli 80 ai 100 milioni di euro.

«È un progetto messo a punto alcuni anni fa», spiega il sovraintendente ai Beni Culturali di Roma Eugenio La Rocca, «quando il ministro Rutelli era sindaco di Roma. Allora un gruppo di lavoro composto con le diverse sovraintendenze, il sindaco, le università, architetti e archeologi riesaminò la situazione del Colle Oppio. A parte il degrado del parco, c´è infatti un problema di tipo archeologico. Il progetto di riassetto delle Terme di Traiano fatto dall´architetto Antonio Munoz negli anni ‘30 ha spaccato in due parti una delle opere più pregevoli dell´antichità: queste terme sono dell´architettto Apollodoro Damasceno, il più grande tra tutti gli architetti che operarono a Roma. Noi, attualmente, ne vediamo solo alcune esedre e qualche pezzo in mezzo alle aiuole: non è possibile per il visitatore coglierne la bellezza come di un unico monumento». Tanto più che la strada che le taglia in due è diventato, come nota La Rocca, «solo un parcheggio di pullman: una cosa assolutamente intollerabile».

Il progetto che ora sta arrivando in dirittura d´arrivo, però, non si limita alla superficie del colle. «Le Terme di Traiano sono state realizzate su un´enorme piattaforma che Apollodoro realizzò con i resti della Domus Auera e di molti altri edifici. Gli scavi che stiamo effettuando stanno portando alla luce tesori straordinari. Sappiamo che là sotto ci sono saloni enormi, ricchi di affreschi e di mosaici. È scavando lì che abbiamo trovato l´eccezionale dipinto della città perfetta, oppure il mosaico con i pampini e l´uva. È un´area ricchissima che va portata alla luce interamente».

Farlo però non sarà facile. Non solo per lo spostamento della strada - «Andranno esaminati percorsi alternativi sulle strade limitrofe» - ma per il costo dell´intera opera. «La questione dei tempi», dice La Rocca, «è legata a quella dei finanziamenti. Per un intervento di questo tipo ci vuole un finanziamento straordinario, che può essere elargito solo attraverso una legge dello stato. Stiamo parlando di una cifra dagli 80 ai 100 milioni di euro. Per questo se ne dovrà parlare nella conferenza dei servizi per Roma Capitale».

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