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Maurizio Bologni
Retromarcia sulle case in collina
27 Ottobre 2007
Toscana
Cambiare previsioni urbanistiche sbaliate si può. Un piccolo caso toscano, dove sei comitati sembrano aver (con)vinto. Dala Repubblica, Firenze, 27 ottobre 2007

Bagno a Ripoli «taglia» le case in collina, riducendo le previsioni di nuove costruzioni a Villamagna e Osteria Nuova, contestate dai sei comitati sorti in questi anni e in parte bocciate dal Tar. Il Comune ingrana la retromarcia su decisioni che risalgono a meno di dieci anni. E´ l´inizio di un percorso amministrativo a ritroso, un «rientro dall´errore» inevitabile, secondo i comitati, dopo i verdetti della magistratura. Oggettivo, però, un risultato politico: dopo lo strappo che si era consumato nella passata legislatura proprio su questi temi, la verde Beatrice Bensi ha votato assieme a Ds, Margherita, Comunisti italiani e Rifondazione comunista una variante attraverso la quale - come afferma una nota del municipio - «l´amministrazione comunale proverà a ricollocare in parte o totalmente alcune delle previsioni insediative, che l´attuale piano strutturale localizzava nei centri collinari di Villamagna e Osteria Nuova in altri contesti urbani ambientalmente e paesaggisticamente meno problematici». Nulla di definito, insomma, ma un primo passo.

Cinquantotto nuovi alloggi a Osteria Nuova, 28 a Villamagna. Le previsioni urbanistiche di nuove costruzioni in collina, deliberate dalle passate amministrazioni e che dovrebbero essere realizzate dalle cooperative, avevano scatenato l´opposizione dei comitati. Che nel 2004 vincono un´importante battaglia. Il Tar annulla il progetto Osteria Nuova perché le nuove edificazioni sono previste in «area fragile». L´amministrazione comunale, alla cui guida è intanto subentrato il sindaco Luciano Bartolini, da una parte annuncia ricorso al Consiglio di Stato ma dall´altra inizia il confronto con le parti sociali, politiche e con i costruttori per arrivare ad una soluzione condivisa della querelle. Dapprima ottiene una riduzione dei volumi, adesso incassa in chiave amministrativa i risultati della mediazione. All´atto di riperimetrare i centri abitati, il Comune ha infatti sospeso le relative delibere non solo su Villamagna e Osteria Nuova, ma anche sul capoluogo Bagno a Ripoli, su Antella e Capannuccia. Bartolini tratta infatti con le proprietà dei terreni lo spostamento nelle altre zone di parte di quanto doveva essere costruito a Villamagna e Osteria. In novanta giorni la soluzione, che - secondo indiscrezioni - dovrebbe concretizzarsi nella riduzione ad un terzo delle case da costruire a Villamagna e di oltre la metà a Osteria Nuova.

Nella stessa seduta il consiglio comunale ha approvato una seconda variante che - si legge in una nota del Comune - «produrrà l´arresto della proliferazione di residenze legato ai cambi di destinazione d´uso degli edifici esistenti (agricoli e non)». Nuovi vincoli, insomma, per ostacolare la speculazione fondiaria e immobiliare e sostenere le attività economiche.

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