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Giandomenico Crapis
Renzi sfonda tutti i record dei Tg
22 Aprile 2016
Temi e principi
La TV, regina dei mass media e formatrice delle teste di paglia, dedica la maggior parte del suo tempo (tra il 60 e il 70%) alla politica politicante. Indovinate chi ne mangia più di tutti? Il partito diMatteo Renzi, perfino più di quello del Cavaliere quando era in sella.
La TV, regina dei mass media e formatrice delle teste di paglia, dedica la maggior parte del suo tempo (tra il 60 e il 70%) alla politica politicante. Indovinate chi ne mangia più di tutti? Il partito diMatteo Renzi, perfino più di quello del Cavaliere quando era in sella.

Il manifesto, 21 aprile 2016

Le cronache, le inchieste, la società? No, in tv la parte del leone la fanno la politica e i suoi esponenti. Al punto che è legittimo chiedersi quanto di quello che viene raccontato dai telegiornali, pubblici e privati, abbia a che fare con la realtà vera o non sia piuttosto un artefatto ad uso del teatro della politica e dei suoi attori. In paesi a noi vicini i telegiornali non si sognerebbero mai di dedicare, e non dedicano, il 60 o il 70% delle notizie a governi, ministri, partiti, esponenti di partito, amministrazioni politiche centrali o periferiche.

Nell’ultimo mese, secondo Agcom, il tempo di parola messo a disposizione di personaggi delle professioni, della scienza, della cultura, del mondo dell’informazione, dello spettacolo, dello sport, della cronaca, o della gente comune, è poco più del 20% del tempo complessivo. Quasi tutto il resto va alla politica. Dopo avere cancellato il paese degli eroi, dei santi, dei poeti, dei navigatori, i nostri tiggì s’inventano un paese di capi di governo, ministri, sottosegretari, sindaci e onorevoli.

Accade ovunque, sia alla Rai che a Mediaset, sia a La 7 che a Sky: Anche la storica diversità del Tg5, il cui successo nacque sullo spazio riservato alla cronaca, oggi è cancellata: ammalato di politica il Tg del biscione dedica ai suoi protagonisti addirittura il 77% del tempo di parola, un record, seguito dal Tg4 con il 72%, mentre Tg1 e Tg3 si attestano intorno al 70%.

Viene da chiedersi quanto tutto ciò faccia bene ai cittadini e se mai ci sia un rapporto tra la crescente sfiducia nei partiti e questa messa in scena in dosi da cavallo della politica nazionale. Ma i numeri, preziosi, dell’Autorità ci dicono anche altro. Ci svelano ad esempio che il TgLa7, pur lontano dai record iperpolitici del Tg5, è quello dove il Pd copre (col 34,3%) più di un terzo del tempo di parola dei soggetti politico-istituzionali. Ci fanno scoprire come il Tg3, pur offrendo il più ampio spazio ai partiti (e in particolare al Pd, con un 31% che non trova riscontro negli altri tg della Rai), penalizzi invece più di qualsiasi altro telegiornale (pubblico e privato) Sinistra Italiana-Sel, concedendo ai suoi esponenti ( con lo 0,56%) la miseria di 38 secondi di parola (Telekabul è un lontano ricordo).

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