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Bianca Di Giovanni
Quale sviluppo? Tremonti regala le spiaggie ai privati
6 Maggio 2011
Articoli del 2011
Non abbiano più parole. L’Unità, 6 maggio 2011

In 10 articoli scatta la deregulation che Tremonti ha promesso a imprese e commercianti. Diritti di occupazione delle coste, più facile noleggiare yacht e costruire posti barca. Parte il saccheggio italiano.

Non costa nulla alle casse pubblichee libera tutti da vincoli e controlli.UnBengodi che «aiuta le imprese» (lo dice Giampaolo Galli),le banche, i costruttori, ristoratori,albergatori, baristi delle zonecostiere finalmente liberi di ampliarele attività su spiagge ed arenili.Di più: potranno anche allestiresenza troppi permessi pontiligalleggianti, posti barca, parcheggiper gli yacht, una vera prioritàper l’Italia dopo la crisi. Altrimentichi ci pensa ai più ricchi durante lacrisi? Comunque «la spiaggia restapubblica e accessibile a tutti» assicuraGiulio Tremonti. È specifica:«Non vendo le coste». Meno maleche lo specifica. Il ministro non faneanche quello che gli operatori turisticichiedono, cioè abbassarel’Iva, come osserva Enrico Gasbarra(Pd). Ma questo costerebbe.

Questa in estrema sintesi la presentazionea Palazzo Chigi dell’ultimatrovata pre-elettorale del governo:il decreto cosiddetto per lo sviluppo.Incastonato tra un interventodi Silvio Berlusconi su sottosegretari,Napoli, nuove autostrade aNord, l’annuncio di Paolo Romanidel nuovo decreto sulle rinnovabili(su cui è già arrivato un ricorso degliinvestitori esteri) e quellodell’Economia sull’ok di Bankitaliaalla Banca del Sud (cara al superministro),il «poderoso» provvedimentoorchestrato da Tremonti apparecome una disperata rincorsa verso ilconsenso, che in 10 articoli inglobanorme fiscali, ambientali, industriali,bancarie, sull’acqua, sulla scuola,sulla ricerca, sul lavoro, sulla ricerca.Sta di fatto che mentre scriviamoil testo ancora non si conosce, ed èancora da limare secondo il «ministro-delfino».

FRUSTATA

La «frustata» all’economia parte dal credito d’imposta sperimentale per 24 mesi per le aziende che investono in ricerca, che potranno dedurre il 90%. Come si possa fare, senza spendere, resta un mistero. Il ministro annuncia un metodo innovativo, un «prelievo volontario» che sarà spiegato in seguito. Segue un credito d’imposta per le assunzioni al Sud, norma ripescata dal governo Prodi.

Ma la vera «carne» arriva conl’articolo 3, che riguarda appunto lereti d’impresa, le zone a burocraziazero, i distretti alberghieri e le coste.«Tutto ciò che riguarda gli operatoribalneari sarà oggetto di diritto di superficiedi 90 anni». Per Tremonti «èil momento di valorizzare il turismosoprattutto nelle coste, fermo il dirittodi passaggio sulla spiaggia. Tuttociò che è terreno su cui ci sono insediamentituristici, strutture ricettive,chioschi. Pensiamo a un dirittolungo, che dia una prospettiva ditempo logica per fare davvero gli investimenti.Così si creano lavoro einvestiment. Èun meccanismo in divenire,le entrate andranno alle Regionie ai Comuni e al Ministero degliinterni nelle zone a burocrazia zero». Esultano le associazioni deicommercianti, mentre gli ambientalistidenunciano il saccheggio. SecondoLegambiente, infatti, la norma«in modo totalmente illogico eanacronistico, di fatto privatizza ilpatrimonio costiero cedendolo a pochisoggetti più ricchi a scapitodell`intera cittadinanza cui vienealienato il diritto di usufruire liberamentedel territorio e delle parti piùpreziose del nostro paesaggio». Menocontrolli anche in campo fiscale.

Anzi: basta con la «persecuzione»della guardia di Finanza e degliispettori, che danneggiano la credibilitàdi unfisco che vuole trasparenzae che quindi deve dare rispetto,spiega il ministro. Così arrivano lesanzioni per gli ispettori che «eccedononel loro ruolo» (che vuol dire?).«Se i comportamenti sono gravi,gravi saranno anche le relativesanzioni, nessuna esclusa». Insomma,la gravità sta nel fare i controlli,non nel non pagare le tasse. In unpaese dove l’evasione supera i 120miliardi l’anno di gettito. I recuperifinora si sono concentrati sulle grandiimprese, mentre le medio-piccolesono rimaste a briglia sciolta. Perevitare di disturbare troppo gli imprenditori,che già plaudono, Tremontichiede anche ai finanzieri dieffettuare i controlli senza divisa. Atutto questo si aggiunge la nuova sogliaper le gare negli appalti pubblicie l’innalzamento del tasso usurario,che le banche considerano necessariomentre i consumatori giudicanoassolutamente pericoloso. Losviluppo finisce qui.

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