La Soprintendenza sta completando l’istruttoria, il parere è in arrivo ma crescono le perplessità sulle demolizioni interne ed esterne dell’edificio
Fontego dei Tedeschi, è in arrivo una profonda revisione al progetto che l’architetto olandese Rem Koolhaas ha elaborato per il gruppo Benetton che dovrebbe portare a una sua ampia modifica, con alcuni stop. E’ infatti in corso in questi giorni l’istruttoria negli uffici della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia che sta esaminando la mole di materiali inviati dallo Studio Oma si Koolhaas, da cui dovrà poi scaturire il “verdetto” firmato dall’architetto Renata Codello.
Il parere non è stato ancora emesso, ma già dalla fase istruttoria sarebbero emerse perplessità soprattutto per ciò che riguarda le demolizioni a parti della struttura dell’edificio cinquecentesco, non solo per ciò che riguarda l’abbattimento di una porzione del tetto e dei solai per realizzare la famosa maxiterrazza con vista Rialto, ma anche all’interno, per la realizzazione delle scale mobili legate al centro commerciale che dovrebbe impiantare la Rinascente. Anche la scala mobile prevista nell'atrio, con la possibilità di «spostarla» quando ci saranno eventi, va comunque agganciata alla struttura in muratura, comportando comunque una serie di demolizioni.
Per quanto riguarda invece la sommità dell’edificio, la terrazza «a vasca» non c'è più, modificata con un belvedere sul tetto e la copertura in vetro semovente. Soluzione meno rivoluzionaria rispetto a quella iniziale, ma comunque impattante rispetto alla forma originaria dell’edificio. Lo stesso progetto prevede anche la realizzazione di un nuovo piano nel sottotetto con pavimento in cristallo e sul Canal Grande un pontile di 25 metri per 5 da utilizzare come plateatico per i clienti del bar, in un punto tra l’altro delicato per l’intenso passaggio di vaporetti e imbarcazioni, a due passi da Rialto.
Su tutto questo la Soprintendenza sta ragionando per un parere che dovrebbe essere emesso nel giro di pochi giorni e sono pertanto presumibili, a questo punto, sulla base dell’istruttoria in corso, che esso possa contenere sostanziali prescrizioni che lo modifichino in modo sensibile, prima dell’invio al direttore regionale dei Beni Culturali Ugo Soragni, che ha già annunciato che esso verrà comunque inviato all Ministero dei Beni Culturali perché lo giudichi anche il Comitato tecnico-scientifico per i Beni Architettonici e Paesaggistici, accompagnato anche da una sua relazione.
Si tratta di un elemento non trascurabile nel giudizio finale, perché l’architetto Soragni ora ha avocato a sé la delega sulle demolizioni per edifici vincolati - prima concessa al soprintendente Codello - e proprio la parte che riguarda gli abbattimenti è di fatto diventata centrale nel nuovo progetto di ristrutturazione del Fontego dei Tedeschi.
Questo intervento è ormai del resto diventato un caso nazionale, dopo la dura presa di posizione contro di esso dello storico dell’arte Salvatore Settis, l’esposto su di esso presentato da Italia Nostra alla Procura della Repubblica di Venezia e la forte reazione del gruppo Benetton, che attraverso la controllata Edizione minaccia azioni legali per il possibile danno d’immagine e anche i problemi che uno stop al progetto nella forma attuale potrebbe creargli con il partner già designato per realizzare un centro commerciale all’interno del Fontego dei Tedeschi: il gruppo Rinascente. Difficile approvarlo come se niente fosse.