Negli anni del secondo governo Berlusconi il Parlamento italiano approvò la legge 30 marzo 2004, n.92, «Istituzione del Giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati». Iniziò molto presto - come controcanto alle manifestazioni della destra neofascista e nazionalista - la civile e necessaria protesta delle voci più riflessive.
Il primo intervento critico fu forse quello di Corrado Staiano con un articolo sull'Unità, dal titolo emblematico: La memoria e gli avvoltoi. L'indignazione per la pesante mistificazione dei fatti ci spinse a raccogliere su eddyburg documenti che rivelassero ai frequentatori del sito la verità. Qui alcuni dei più rilevanti, raccolti nella cartella Italiani brava gente:
Si legga Foibe, la dignità di un dolore corale di Predrag Matvejevic (il Manifesto, 2014) sulla strumentale deformazione storica delle "foibe", La storia intorno alle foibe del collettivo Nicoletta Bourbaki, che ha chiesto a sette storici di rispondere alla domanda: In cosa consiste la “più complessa vicenda del confine orientale”? (Internazionale, 2017), e il mio articolo A proposito di un discorso monco del presidente Mattarella (eddyburg, 2018).