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“Ospedali contro la tutela e il verde”
8 Gennaio 2007
Toscana
Franco Matteoni, da Pistoia

Mi chiamo Franco Matteoni, sono un ingegnere di 57 anni, libero professionista a Pistoia. Da molti anni faccio parte del partito dei Verdi,( sono anche Consigliere comunale a Sambuca Pistoiese, piccolo comune montano), del WWF e di Legambiente. Da tre anni sto partecipando ad una battaglia di civiltà contro un'enorme danno paesaggistico che sta per abbattersi sulla mia bella città. A questa battaglia partecipano tutte le Associazioni ambientaliste pistoiesi, i Verdi,( che per questo sono stati espulsi dall Giunta comunale), cittadini ed una libera Associazione, chiamata Osservatorio sulle politiche urbanistiche sanitarie e sociali, di cui fanno parte le stesse Associazioni, cittadini ed alcuni professionisti, qualche architetto, geologo, ingegnere. Nell'ultima area rimasta libera a sud della città, destinata dal Piano strutturale a Parco urbano, "Presidio delle Mura Verdi" sta per essere costruito il nuovo ospedale che fa parte del Project financing per la realizzazione di 4 ospedali: di Pistoia, Lucca, Massa e Prato. L'area scelta a Pistoia è l'ex-campo di volo, già classificata dall'Autorità di bacino, come area "di pertinenza fluviale", perché, per la sua altimetria e la posizione, adatta ad essere invasa dalle piene del torrente Ombrone: il prof.Menduni scrisse a proposito in un documento del 2003; ½l'area deve essere salvaguardata, in generale, per la mitigazione del rischio idraulico, nonché di altri rischi, in particolare idrogeologici e ambientali.… . L'area è inoltre classificata dal Piano Comunale di classificazione acustica come zona 4 a causa dell'elevato livello del rumore trasmesso dall'adiacente circonvallazione e dall'autostrada Firenze-Mare: gli ospedali, secondo le Norme vanno costruiti in zone di classe 3 e 2. Gli Amministratori pistoiesi hanno adottato, per superare questo ostacolo, una variante al Piano che riporta l'area in classi idonee, ipotizzando la costruzione di barriere fonoassorbenti alte anche 6 m lungo gli assi viari.

Non è finita. Nella zona si trovano importanti pozzi che alimentano l'acquedotto, fornendo una portata che copre circa il 30% del fabbisogno della città: i pozzi dovranno essere dismessi con la costruzione dell'ospedale e la preziosa risorsa idrica andrà perduta. E ancora: la falda idrica è presente a quote prossime a quella di campagna per cui anche la falda rischia di essere inquinata e danneggiata dalla costruzione. Nella battaglia per la difesa dell'ex campo di volo sembrava che la Sovrintendenza fosse dalla nostra parte, infatti nel settembre scorso il Ministero per i Beni e le Attività culturali ha dichiarato l'area " di notevole interesse pubblico", accogliendo la proposta fatta dalla Sovrintendenza,( decreto del 7/09/2005). E' stata grande la delusione e lo sconcerto quando, nella Conferenza di servizi, la Sovrintendenza non ha difeso il vincolo paesaggistico, da lei stessa richiesto ed appena introdotto. Il Decreto, che La prego di leggere, dichiara: "mantenere le caratteristiche di area verde di notevole pregio naturalistico ancora possedute dalla zona e di fascia di rispetto tra la città e l'antistante paesaggio collinare e pedecollinare"; " costituisce un'area di belvedere verso quadri naturali di grande pregio a sud verso le colline del Montalbano, ad ovest verso la valle dell'Ombrone,..." ed ancora" la zona in questione, ancora salvaguardata da insediamenti, collega mirabilmente dal punto di vista ambientale la città di Pistoia con le colline del Montalbano, risultando così luogo di grande valore paesaggistico anche per la sua conformazione territoriale". Sembrava che questa Dichiarazione appassionata bastasse a mantenere integra l'area e realizzarvi il Parco urbano previsto da più di trent'anni, invece...

Anche le procedure autorizzative sono tutte improntate alla velocizzazione dei percorsi burocratici e a negare la partecipazione. Siamo stati costretti a ricorrere al Tar visto che, contrariamente a quanto disposto dalla legge regionale i del 2005, l'Accordo di programma tra regione, provincia, Comune, Asl, ecc. che ha variato gli Strumenti di pianificazione urbanistica, è stato ratificato dal Consiglio comunale senza ammettere la presentazione di Osservazioni. Infine, la situazione di Pistoia si riproduce quasi fedelmente a Lucca e Massa: anche qui i nuovi ospedali sono stati previsti in aree con grosse criticità, dismettendo nosocomi ancora efficienti ed in cui sono in corso ingenti investimenti di ammodernamento. Ho cercato di sintetizzarLe dati e considerazioni su situazioni che a noi, cittadini normali, sembrano incredibili per l'evidente disprezzo delle regole, dei compiti istituzionali, della partecipazione, di valori fondamentali come il paesaggio e l'economicità e logicità delle scelte politico-amministrative.

Grazie per l’ospitalità.

In grandissima parte d’Italia le aree vincolate per verde pubblico, oppure tutelate per ragioni aventi a che fare con l’integrità fisica e l’identità cuturale (l’area cui si riferisce a entrambi le ragioni di tutela, mi sembra), sono considerate aree in attesa di trasformazione a scopi edilizi. A New York, nel 1835, per costruire un grande servizio pubblico, il Central Park, tolsero l’edificabilità privata a un centinaio di grandi isolati; in Italia mai che per realizzare un servizio pubblico si tolga l’edificabilità a suoli privati: si colpiscono sempre, e solo, gli interessi pubblici più deboli.

In molte regioni e città ciò succede a causa di oggettive preferenze di chi governa per alcuni interessi (quelli immobiliari), o per ignoranza. In Toscana ciò succede, a parere di eddyburg, a causa di alcuni seri equivoci a proposito del ruolo dei diversi livelli istituzionali e, di conseguenza, alle caratteristiche del sistema di pianificazione.

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