loader
menu
© 2024 Eddyburg
Michael Stürmer
“Nelle grandi crisi internazionali ormai è diventata insostituibile”
13 Febbraio 2015
Articoli del 2015
«A Minsk ha scritto la Storia. Facendo sì che Putin, non lei, annunciasse l’intesa di cui lei è stata grande moderatrice. Lei tedesca capisce l’anima ferita della Russia che si sente insieme paese sconfitto a Versailles 1918 e vittima di una crisi tipo Weimar».

La Repubblica, 13 febbraio 2015 (m.p.r.)

«È una nuova Angela Merkel davanti ai nostri occhi. Leader, statista capace di trattare come nessun altro». Parola di Michael Stürmer, ex consigliere di Kohl, storico, intellettuale di punta del centrodestra.

Professore, come giudica la performance di “Angie”?
«Ne ammiro non solo la forza in giorni e notti insonni di vertici e voli intercontinentali: ora ha una leadership intelligente, piena di concetti forti. La credevamo eterna temporeggiatrice esitante. Ci siamo sbagliati tutti, ora chi la sottovaluta rischia molto».
Nuova Merkel, che significa?
«È diventata insostituibile, ha giocato un ruolo ben più importante che non Obama. A casa ha un forte consenso. A Minsk ha scritto la Storia. Facendo sì che Putin, non lei, annunciasse l’intesa di cui lei è stata grande moderatrice. Lei tedesca capisce l’anima ferita della Russia che si sente insieme paese sconfitto a Versailles 1918 e vittima di una crisi tipo Weimar. Ha dato a Putin prestigio impegnandolo a patti vincolanti. Gli americani non capiscono l’anima ferita russa, lei sì. Sa che se hai un nemico, devi capirlo».
Il suo stile è peculiare...
«A volte devi mostrarti modesto, secondo violino. È stata splendida moderatrice a Minsk senza cercare luci della ribalta, offrendole a Putin umiliato da tutti come al summit di Brisbane. Lei lo coinvolge, “Vladi, ora tocca a te”, lo richiama nel “grande gioco” mondiale».

Obama oppure Hollande avrebbero saputo farlo?
«Non credo. Lei in Russia ha prestigio enorme, parla russo, ha mostrato auctoritas et gravitas , che mancano agli altri».
Il New York Times la chiama “la nuova Kennedy”, l’Europa gira attorno a lei. È insieme Churchill, Adenauer, Jfk?
«Sì, prima volta mondiale di Berlino senza atomiche e con un miniesercito. Performance tutta carisma sobrio e sottovoce. Un enorme soft power, capacità di conoscere e capire gli altri restando decisa, senza inquietare o umiliare come faceva Thatcher. Adesso tocca alla partita eurozona. Vedremo: il mondo dovrà guardare sempre di più a lei. Usa l’autorità senza sprecarla. Chi altro lo sa fare oggi nel mondo libero?».
ARTICOLI CORRELATI
29 Dicembre 2015

© 2024 Eddyburg