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Vera Mantengoli e Fabio Carrera
Nasce l'associazione "Preserve Venice"
29 Dicembre 2014
Venezia e la Laguna
«Nasce l'associazione "Preserve Venice" Fabio Carrera di Sant'Elena, docente in Usa, ha elaborato interessanti strategie di risparmio sui trasporti o riduzione del moto ondoso e tante altre».

«Nasce l'associazione "Preserve Venice" Fabio Carrera di Sant'Elena, docente in Usa, ha elaborato interessanti strategie di risparmio sui trasporti o riduzione del moto ondoso e tante altre». La Nuova Venezia, 28 dicembre 2014 (m.p.r.)

Di Venezia conosce tutto, «dal tetto della Basilica ai fondali», come dimostra il sito che questo dicembre festeggia il 25 anniversario di vita e tutte le informazioni che si trovano su Venipedia, il portale di circa 18 mila articoli e 25 mila pagine, fondato da lui. Stiamo parlando del cinquantenne Fabio Carrera, veneziano di Sant'Elena emigrato all'estero, oggi docente al Worcester Polytechinic Institute del Massachusetts. E lui che, grazie all'aiuto 700 studenti, ha elaborato interessanti strategie di risparmio sui trasporti o riduzione del moto ondoso e tante altre, presentate all'Hotel Bauer all'interno del ciclo di appuntamenti «Incontri con la città».

In questa occasione è stata anche annunciata la nascita dell'Associazione "Preserve Venice", nata da Carrera e dal veneziano Manuel Vecchina, con lo scopo di restaurare dal basso tramite crowfounding i cosiddetti "beni erratici", quelli che possono essere rimossi impropriamente e che da oggi sono invece finanziabili e segnalabili sul sito PreserVenice. Tornando a Carrera e alla sua Venezia che ha stupito e incuriosito il pubblico presente per l'ecclettismo e alcune soluzioni proposte, come quella dei trasporti. Secondo Carrera infatti il sistema attuale di trasporto è per prodotti, mentre invece sarebbe molto più utile per tutti farlo per destinazioni: «Oggi le barche dei trasporti fanno circa 3000 chilometri al giorno», ha detto Carrera durante la presentazione, «come se si andasse quotidianamente da qui all'Islanda, ma perché non ridurre il carico per tutti studiando un sistema per destinazioni? Per esempio, invece di portare il pane a ogni panificio e girare per tutta Veneia, si potrebbe portare tutto quello che necessita una zona e da lì smistare le merci. Noi abbiamo calcolato che dividendo Venezia in 40 zone si otterrebbe un risparmio considerevole di traffico e moto ondoso».

Gli studi fatti negli anni, con tanto di numeri e statistiche visibili sul sito, sono stati elaborati parlando con le categorie e con i diretti interessati e non riguardano solo il commercio, ma anche il censimento dei suoni delle campane e degli oltre 2300 approdi per interventi di manutenzione. «Vogliamo che tutto questo sia a disposizione di tutti», ha detto, «in modo che ognuno possa trarre beneficio, dal singolo che può vedere le 4850 botteghe censite alle istituzioni con le quali siamo sempre disponibili a incontrarci».

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