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Fabrizio Mauro; Bottini Baioni
Motor City a Verona
18 Giugno 2012
Veneto
A sud di Verona vogliono costruire su parecchie decine di ettari un centro commerciale con incorporata una pista di Formula 1. Un Dossier di Legambiente

Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo... un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia. Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.

Così sul parigino le Figaro il 20 febbraio 1909 il nostro Filippo Tommaso Marinetti lanciava il suo Manifesto del Futurismo. Diventato poi come sappiamo, volenti o nolenti, anche il manifesto della nostra coatta esistenza quotidiana: spiegateglielo voi al precario isterico imbottigliato col furgone nell'ingorgo, che il suo carico di sedie da giardino pieghevoli, che consegnerà quando ormai è buio, " è più bello della Vittoria di Samotracia"! Eppure c'è ancora chi canta il futuro luminoso del bolide sfrecciante, tanto più luminoso quanto più ingrassa i conti correnti degli investitori. Poco importa se sotto le rombanti vetture scompaiono per sempre i pochi ettari di campagna padana scampati all'alluvione sviluppista del Novecento.

Il modello è il cosiddetto "superluogo" ovvero l'atterraggio in spazio vuoto (almeno così lo considerano gli interessi immobiliari) di un formato deciso a tavolino, dove entrano o dovrebbero entrare in sinergia varie attività: una a fungere da ancora, le altre apparentemente aggiunte. In realtà il rapporto è ribaltato: lo stadio, l'aeroporto, la fermata o svincolo della grande linea di trasporto, sono poco più che una scusa. Così come lo sono la cosiddetta domanda del mercato o le ricadute occupazionali. Ciò che conta è la valorizzazione immobiliare e tutto ciò che ne deriva in termini di investimenti finanziari e di interessi privati.

Comunque per comprendere i termini della faccenda, vi invitiamo a leggere il dossier, predisposto dal circolo Legambiente Il Tiglio di Vigasio, scaricabile qui di seguito. Potrete sapere, tra l'altro, che saranno urbanizzati 458 ettari di pianura (7 volte l'estensione di Gardaland), che la superficie commerciale equivale alla somma dei dieci maggiori centri commerciali della provincia, che si prevede la costruzione di una bretella a quattro corsie lunga una decina di km per collegare il sito all'autostrada. Scorrendo le pagine, leggerete i nomi dei promotori e dei loro soci e potrete confrontare questa iniziativa con altre simili, previste dal Piemonte alla Sicilia. Infine, una rassegna delle dichiarazioni dei politici locali.

Buona lettura.

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