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Alberto Vitucci
Mossa a sorpresa del candidato sindaco del centrosinistra: recuperato l’ex avversario.
28 Aprile 2015
Venezia e la Laguna
Una «mossa da politico consumato» che probabilmente aiuterà a Felice Casson a vincere le elezioni, ma getterà sconcerto tra i molti che hanno votato per lui alle primarie anche per opporsi alla politica del PMR.
Una «mossa da politico consumato» che probabilmente aiuterà a Felice Casson a vincere le elezioni, ma getterà sconcerto tra i molti che hanno votato per lui alle primarie anche per opporsi alla politica del PMR. La Nuova Venezia, 28 aprile 2015
La mossa è da politico consumato. E ha già provocato molti consensi e qualche critica. Ieri pomeriggio a Mestre, alla vigilia della presentazione della lista, il candidato sindaco del centrosinistra Felice Casson ha annunciato che il suo capolista sarà Nicola Pellicani, avversario sconfitto alle primarie. «Oggi è l’ultimo giorno delle primarie», ha spiegato Casson, «si chiude una fase e se ne apre un’altra». Un segnale lanciato ai “moderati” che avevano combattuto la sua discesa in campo minacciando addirittura scissioni. «Quel problema non c’è mai stato», assicura Casson. Ma adesso Pellicani e il suo seguito di comitati civici mestrini è pienamente recuperato. «Si apre una nuova fase», conferma Pellicani, «alleanza basata sui contenuti, per vincere tutti insieme».
Qualche malumore nel Pd per la scelta repentina, maturata poche ore fa. Il segretario comunale Rosteghin aveva offerto a Pellicani, come del resto a Jacopo Molina un posto nella lista del Pd. «Ma ho scelto la civica di Casson», spiega Pellicani, «perché il senso della mia candidatura era civico, non di partito». Quello che sembrava impossibile solo un mese e mezzo fa adesso si avvera. Miracoli della politica. «Del resto», dice Casson, «nella mia lista ci sono solo persone che non hanno fatto parte di partiti o dell’amministrazione della città».
Rinnovamento, dunque. Parola che adesso tiene insieme i due ex avversari. «Per il lavoro che ha svolto sulla città di terraferma e sulla Città metropolitana», scandisce Casson, «Nicola avrà sicuramente un ruolo di rilievo se vinceremo le elezioni nella prossima amministrazione». Significa che farà l’assessore? Non è detto, frena Casson. «Intanto bisogna prendere i voti, poi si deciderà. La democrazia si basa sui voti». Una sfida per certi versi rischiosa, quella che Pellicani ha ieri accettato. Perché la macchina delle preferenze non ammette distrazioni.
E molti di coloro che lo avevano sostenuto alle primarie, in particolare il Pd, lavoreranno adesso per le loro liste. «Mi metto in gioco», dice l’ex avversario di Casson. Giovanni Pelizzato, annunciato come capolista è adesso sceso al numero 2. Non è stato «sostituito» in corsa, ma «affiancato», ci tiene a precisare Casson, «dal candidato alle primarie». Dopo il programma e le primarie adesso si presentano le liste. E si corre per vincere le elezioni del 31 maggio.
Stamattina Casson presenterà la sua lista. E da lunedì 4 maggio scatterà la corsa al voto. Chiedono a Casson cosa diranno coloro che sono “scesi in campo” perché non c’era più in corsa il candidato moderato, sconfitto proprio dal senatore. «Chiedetelo a loro», sorride, «la dimostrazione è che adesso siamo qua, assieme». Tam tam di malcontento dai centristi? «Non ho mai visto il problema, ma adesso è superato». Chi ha ceduto quote di sovranità per accettare l’alleanza, impensabile prima delle primarie? «Nessuno», dice Casson, «esiste un programma di base accettato da tutti. Su quello lavoreremo per cambiare questa città». E le scintille, quasi gli insulti volati nella campagna delle primarie? «Adesso dobbiamo vincere le elezioni», ha detto Casson.
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