Il Consiglio Direttivo di Italia Nostra riunito oggi 23 giugno 2012 si riconosce, sostiene e condivide l’analisi e le critiche espresse nei confronti dell’azione del Ministero dei beni culturali nella conferenza stampa dell’11 giugno 2012 promossa dalle sezioni dei territori colpiti dal sisma.
In particolare respinge:
- l’esautorazione delle Soprintendenze territorialmente competenti e capaci di gestire i problemi della messa in sicurezza del patrimonio culturale.
- l’illegittimo incardinamento degli organi di tutela - che significa acritica subordinazione - alla protezione civile che ha dimostrato scarso interesse alla difesa del patrimonio culturale colpito, come evidenzia il numero ancora imprecisato di demolizioni già realizzate o programmate.
- la tendenza, frutto di ignoranza culturale, di dividere il patrimonio storico delle zone colpite in edifici di serie A da conservare ed edifici di serie B da tutelare.
- l’abbandono del concetto di centro storico come complesso indivisibile da tutelare nel suo insieme, così come Italia Nostra, a partire dalla Carta di Gubbio, ha sostenuto sempre. Il centro storico rappresenta per la popolazione elemento indispensabile di identità civile e sociale.
Segnala con vivissima preoccupazione:
- i ritardi delle operazioni di ricognizione del danno e di messa in sicurezza degli immobili
- la mancanza di trasparenza e di coinvolgimento di queste fasi post-sisma, pericolosa anche sotto il profilo della tenuta democratica.
Vista la gravità e l’urgenza dei problemi, Italia Nostra richiede un incontro immediato con il Ministro Lorenzo Ornaghi ai fini di esporgli nel dettaglio le criticità della situazione attuale e proporgli immediate azioni correttive, senza le quali il Ministero rischia di uscire definitivamente screditato.
La gestione aquilana è un’esperienza da archiviare e Italia Nostra metterà in atto ogni azione legittima affinché non si ripeta.
Roma, 23 giugno 2012