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Giorgio Salvetti
Maddalena, lo scoglio del G8
24 Dicembre 2008
Sardegna
Sull’isola sarda i lavori per il G8 di luglio, fra illegalità, segreto di stato e abusi ambientali. Da il manifesto, 24 dicembre 2008 (m.p.g.)

"Non si passa. E non c’è nessun responsabile con cui parlare. Qui lavorano tante ditte diverse, ognuna ha i suoi responsabili e non saprei neanche chi chiamare". La guardia giurata che difende l’enorme cantiere dell’ex arsenale de La Maddalena è una statua di

cera. Non sa nulla e non vuole sapere nulla. "E’ il mio lavoro", spiega mentre impedisce

di scattare foto al cancello chiuso. Pochi metri più in là, i locali diroccati dell’ex

area militare sono diventati alloggi per le centinaia di operai che lavorano alla costruzione delle immense opere per il prossimo G8 di luglio. Sono costretti a vivere in 4 in stanzette di due metri per cinque. Altolà. Altra guardia del corpo. Con un accento vagamente latinoamericano l’uomo in divisa si giustifica. "Non posso dirvi nulla sennò mi licenziano". Qualche centinaio di metri più in là si lavora all’ex ospedale militare.

Entro il prossimo luglio dovrebbe diventare un albergo di lusso che accoglierà i capi

di stato dei paesi più potenti del mondo. Adriano è rumeno e fa il muratore. Ma anche

lui ha l’ordine del silenzio. "Sono tutti in riunione, nessuno può parlare". Da una

radiolina all’altra si chiedono informazioni sugli intrusi che vogliono "spiare" i lavori.

I cantieri non sono chiusi solo ai giornalisti. Anche i sindacati non possono entrarci.

Venerdì scorso i carabinieri hanno perquisito l’alloggio di un dipendente della Fillea

Cgil che è stato indagato per infrazione del segreto di Stato. Il sindacalista non aveva

accesso ai cantieri, si limitava ad aspettare i lavoratori fuori dai cancelli all’uscita

del turno e a scattare qualche foto dall’esterno. Quanto basta per far scattare l’indagine

della procura della Repubblica e il sequestro di documenti. "Cgil-Cisl-Uil con

una nota ufficiale hanno chiesto al commissario speciale Bertolaso di poter accedere

– spiega Lorenzo Manca, segretario della Fillea Cgil diOlbia – tutto quello che sappiamo

ce lo raccontano i lavoratori, oppure lo filmano con i telefonini. Ci dicono anche

che gli è stato consigliato di tenersi alla larga dai sindacalisti". E’ stato proprio un

filmato "rubato" a mostrare su "YouTube" che, durante i lavori di bonifica del vecchio

Arsenale, i lavoratori hanno dovuto maneggiare amianto, non protetti.

Il 29 agosto scorso, Palazzo Chigi ha firmato il decreto che designa definitivamente

La Maddalena come sede finale della prossima riunione degli 8 grandi. Berlusconi

ha dovuto rinunciare all’idea di portare il vertice a Napoli per celebrare la sua "vittoria" sui rifiuti. Napoli è indisponibile per "problemi di sicurezza". Anche se il cavaliere

non vuole abbandonare il sogno di spostare tutti a Napoli, almeno l’ultimo giorno,

Quando il governo Prodi decise di svolgere il prossimo G8 a La Maddalena, il governatore Soru esultò: "E’ una dimostrazione di attenzione e sensibilità verso la Maddalena e la Sardegna". Lo "scoglio" infatti è appena rimasto orfano della base di sommergibili nucleari Usa di Santo Stefano. Gli americani dopo aver fatto i comodi loro finalmente se ne sono andati. Gli assetti militari mondiali sono cambiati e non avevano

più interesse a rimanere nell’arcipelago sardo. Preferiscono pretendere dall’Italia l’allargamento della base Dal Molin di Vicenza. Hanno abbandonato tutto, alloggi, case,

uffici militari. Attività che per i maddalenini volevano dire soldi e lavoro. A La Maddalena su una popolazione di 12 mila abitanti, ci sono ben 1800 disoccupati.

E allora, ben venga il G8. Perché porta finanziamenti straordinari insperati e nuovo

lavoro. Il governo Berlusconi ha stanziato 740 milioni di euro per tutti i lavori a

Maddalena e in Sardegna, che si aggiungono ai 150 milioni già stanziati dal precedente

governo. Di questi, 500 milioni dovrebbero venire spesi per i lavori nell’arcipelago.

E’ prevista la costruzione dell’autostrada Sassari-Olbia e l’allargamento dell’aeroporto

di Olbia. Mentre a La Maddalena le aree dismesse della Marina militare diventeranno

alberghi di lusso, l’ex arsenale sarà trasformato in un polo nautico con zona di

rimessaggio leggera per navi da turismo e ospiterà aree per attività fieristiche e alberghiere, oltre alla grande sala riunioni per i capi di stato: un grande parallelepipedo di cristallo e acciaio affacciato sul mare firmato dagli architetti Stefano Boeri eMario Cucinella.

I lavori sono avanti e molti carpentieri sono già stati mandati a casa.

Pare addirittura che Berlusconi, dopo aver visitato i lavori, abbia chiamato Armani

per arredare una delle suite. Il commissario Bertolaso ha assicurato che "non un

euro di quello che stiamo spendendo è destinato al solo G8 bensì al rilancio di una

delle zone più belle del Mediterraneo, dal punto di vista turistico e nel pieno rispetto

dell’ambiente". A La Maddalena, lo scorso agosto, è arrivato anche il presidente Napolitano, che, tra un bagno e un giretto sulle navi militari, ha visitato i cantieri e ha benedetto il vertice assicurando che i lavori saranno terminati in tempo.

Il 22 marzo 2008 il governo Prodi ha conferito ai lavori la "qualificazione di riservatezza e segretezza", in pratica ha imposto il segreto di stato. Significa che la sicurezza e le ragioni di stato prevalgono sugli interessi dei cittadini e dell’ambiente. Infatti il provvedimento permette deroghe a leggi statali e regionali su vincoli ambientali (l’arcipelago è un parco naturale), e procedure accelerate per le norme sulle gare d’appalto. Tanto che sono stati presentati ricorsi alla Ue che non consentirebbero di dribblare i vincoli ambientali e le norme sulla concorrenza sugli appalti, e infatti il 10 dicembre Bruxelles ha accolto il ricorso presentato degli ambientalisti.

Bisogna fare in fretta, rispondono a Roma, dunque le leggi ordinarie sono sospese.

Tutti i poteri sono nelle mani del commissario speciale Bertolaso, in contatto

con il presidente della regione Soru, che però si è dimesso. I maddalenini possono solo

stare a guardare.

Ancora una volta il loro territorio è appaltato alla ragion di stato e

agli interessi geopolitici dei grandi della terra. Una scelta molto gradita agli americani

che quest’isola la conoscono bene. In molti sono disposti a correre il rischio pur di cogliere al balzo l’occasione di fondi straordinari e di lavoro. Le imprese sarde,

però, lamentano di non essere sufficientemente coinvolte. Soru aveva promesso 75

milioni per le aziende sarde ma la Confindustria di Sassari è arrivata addirittura a minacciare lo sciopero della fame di alcuni imprenditori per il mancato "rispetto degli

accordi economici per l’attribuzione degli appalti". Per i singoli lavoratori, poi, le cose

vanno ancora peggio. Il grosso degli appalti è stato assegnato a gruppi edili romani,

su tutti CoGeCo, Anemone e laGiaFi del cavalier Carducci, già coinvolto nelle indagini

di Luigi De Magistris. La bonifica del vecchio arsenale (130 mila metri quadri di cui

18 mila coperti) completamente terminata. Si lavora 24 ore su 24 su tre turni per un

totale di 500 operai che dovrebbero salire fino a 700. L’area è illuminata a giorno da

enormi fari. Sulla banchine continua ad attraccare una nave della Ustica lines da cui

scendono merci e uomini. Molti lavoratori sono stranieri. I sardi, a quanto pare sono pochi, i maddalenini ancora meno. In cantiere Bertolaso ha promesso di istituire un presidio medico permanente e i sindacati hanno chiesto l’istituzione di una "cabina di regia" per potersi confrontare sui temi della sicurezza dei lavoratori.

Nei bar di Maddalena per molto tempo si sono visti gli operai in cerca di cibo,

perché, raccontano, quello della mensa era indecente. La Cgil, ovviamente, non

può che essere contenta dell’opportunità di lavoro offerta dal G8 nella speranza che

le opere realizzate portino anche lavoro per il futuro, ma denuncia l’estremo ricorso

al sub-appalto con relativa perdita di controllo sulle regole per la sicurezza e sul

lavoro. Si parla anche di straordinari pagati in nero. La speranza è che una volta finito

il vertice le strutture garantiscano lavoro nel turismo e nella cantieristica.

Ma le ragioni della sicurezza dei grandi otto (che Berlusconi vuole allargare a venti

paesi) sembrano venire prima di tutto. Durante il vertice due grandi navi ospiteranno

le forze dell’ordine: 16 mila uomini. Il capo della polizia Manganelli ha avvisato:

"Le strutture a terra marciano nel rispetto dei tempi previsti, così come l’allestimento

delle misure di sicurezza. La polizia italiana è impegnata perché il vertice si possa

svolgere nella massima serenità e perché il G8 di Genova possa diventare un ricordo

sempre più lontano". Con i grandi della terra blindati su un scoglio in mezzo al mare.

Procura della repubblica di Tempio Pausania. Decreto di perquisizione e sequestro

n.3885/08 - 525/08. Informazione di garanzia: "Il pubblico ministero visti gli atti nei

confronti di... persona sottoposta ad indagini in ordine al reato di cui all’articolo 256

commesso in La Maddalena il 24-10-2008 dispone perquisizione locale...perquisizione

personale...nomina il difensore d’ufficio". Firma: dott. Mario D’Onofrio. Data: 16 dicembre 2008. Il mandato è stato eseguito una settimana fa. L’indagato è un impiegato

della Cgil di Tempio che si occupava dei lavori per il G8 a La Maddalena. Il reato contestato è nientemeno che violazione del segreto di stato. Come se fosse uno 007 o un terrorista pronto a colpire. In realtà il signor Tonino si limitava ad aspettare i lavoratori fuori dai cancelli e a scattare fotografie dall’esterno ai cantieri. La Fillea Cgil Gallura lo difende: "Non ci faremo intimidire. Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni e denunce perché in quei cantieri vi sono state ripetute violazioni di norme elementari sul salario, sull’orario e sull’igiene e sicurezza del lavoro. Si tratta di cose che avvengono sotto la distrazione, per non dire la tolleranza, del committente pubblico. Forse qualche imprenditore sentendosi disturbato dal nostro lavoro ha pensato di rivolgere qualche assurda segnalazione all’autorità di pubblica sicurezza". E l’autorità ha preferito indagare il sindacalista piuttosto che sull’enorme affare del G8.

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