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Nadia Urbinati
L´egoismo fa male alla democrazia
5 Febbraio 2011
Recensioni e segnalazioni
Parte del prologo di "Liberi e uguali", il nuovo saggio di Nadia Urbinati scritto per comprendere (e difendere) l’ «individualismo democratico». La Repubblica, 4 febbraio 2011

L´individualismo è il fondamento politico e ideale della democrazia e non è identico né a egoismo antisociale né a indifferenza verso gli altri e la politica. Questo rende la distinzione tra forme di individualismo un esercizio tutt´altro che scolastico e inutile. Secondo i critici e gli storici del costume, la massima del «me ne frego» rifletterebbe la componente più longeva del nostro «carattere nazionale», quella che resiste ai mutamenti di regime e sopravvive inossidata alle più diverse stagioni politiche.

L´individualismo che in questi anni recenti si è ripresentato con una prepotenza e una volgarità che non cessano di stupire è proprio di una società moderna che è strutturalmente individualista, fatta di cittadini che sottostanno a regole sociali e politiche basate sul principio delle eguali libertà e opportunità, che cioè condividono la cultura dei diritti. Questo individualismo possessivo e conformista, litigioso e docile, facilmente disposto a manipolare le norme e subire il dominio dispotico della logica consumistica, si interseca con l´immagine di una società priva di un centro di valori etici che fungano da forza di gravità, come il rispetto per gli altri, siano essi cittadini e non; l´eguaglianza di cittadinanza ma anche di umanità; la solidarietà come amicizia tra cittadini, ma anche come empatia tra esseri umani. Senza queste forze etiche a un tempo dell´individuo e del cittadino, la libertà individuale che i diritti civili garantiscono ed esaltano può trovarsi di fronte a due rischi: essere sentita come normalità dai molti, poiché avere diritti significa anche poter vivere il proprio quotidiano con una certa sicurezza e senza quasi accorgersi di essi; e diventare un privilegio di alcuni, così da essere erroneamente identificata con i particolari diritti goduti da chi è maggioranza su un territorio per voto, opinione o tradizione.

Questa inversione di significato, che ha spesso effetti nella pratica quotidiana e perfino amministrativa, segnala un´incrinatura del legame tra eguaglianza e libertà. È lo specchio di una profonda trasformazione della cultura etica e dell´educazione dei sentimenti che ha facilitato una torsione dell´individualismo democratico in individualismo antisociale e tirannico, oppure apatico e indifferente verso i destini della comunità umana più larga, nazionale o universale. Studiare l´individualismo è importante per vedere e comprendere criticamente questo inquietante fenomeno di ridefinizione della libertà secondo la logica del possesso (individuale e/o collettivo), e di rilettura della democrazia in chiave di regime della maggioranza.

La strada che propongo di seguire è quella suggerita dall´analisi sociopolitica di Alexis de Tocqueville nel suo libro-indagine La democrazia in America (1835-1840). Tocqueville proponeva di trattare l´individualismo come una categoria politica, non morale; come un «sentimento ragionato» di cittadini che vivono insieme secondo regole e principi democratici, e di individui che operano in un´economia di mercato secondo calcoli di interesse. Di qui occorre partire quando lo si voglia analizzare criticamente. Perché è importante procedere da questa premessa politica? Lo è per due ragioni tra loro legate: innanzitutto perché avendo chiaro il carattere dell´individualismo democratico è possibile sottoporre l´individualismo ad una analisi critica coerente; e in secondo luogo per impedire che la critica dell´ideologia individualista si traduca in soluzioni antindividualiste, esterne o contrarie all´ordine democratico. Ora, se ci soffermiamo sui fenomeni che più colpiscono la nostra immaginazione – quello dell´apatia, dell´individualismo tirannico e possessivo – vediamo che, benché estreme, queste forme non sono eccentriche rispetto alla società e alla cultura liberaldemocratica. Per anticipare in poche battute il tema ispiratore di questo libro possiamo dire che la relazione tra libertà ed eguaglianza è il nodo tematico cruciale per intendere e valorizzare il significato dell´individualismo nella società democratica, ma anche per vederne e criticarne le torsioni e le aberrazioni; per distinguere, cioè, tra forme di individualismo.

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