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Leandro Janni
L'Assemblea Regionale Siciliana approva il nefasto ddl sui centri storici
8 Luglio 2015
Beni culturali
«Come il crollo di Agrigento e il “sacco” di Palermo furono il nefasto “esperimento” di una politica urbanistica e territoriale che intaccò quasi subito le altre Regioni, così questa legge –può pericolosamente diventare riferimento politico-amministrativo per altre regioni e città metropolitane del nostro Paese». Italia Nostra Sicilia, 8 luglio 2015

COMUNICATO

Italia Nostra Sicilia
Caltanissetta, 8 luglio 2015

Con 51 voti a favore e nessun voto contrario, l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato ieri, martedì 7 luglio 2015, il nefasto disegno di legge sui centri storici. “Il voto conferma la validità del lavoro portato avanti prima in commissione poi in Aula”, commenta Anthony Barbagallo, deputato del Pd. “E’ stato un lavoro di squadra che ha coinvolto ordini professionali, università e rappresentanti degli enti locali. Quella che abbiamo appena approvato – conclude Barbagallo – è una legge che restituisce vita ai centri storici aprendo la strada ad una fruizione intelligente e agevole, basti pensare alla prevista possibilità di prevedere all’interno del centro storici interventi di edilizia economica e popolare per le giovani coppie”.

Cosa possiamo dire noi di Italia Nostra, dopo quello che abbiamo già detto, affermato nei giorni e nei mesi scorsi? La Regione Siciliana ha approvato un disegno di legge che favorisce la distruzione dei centri storici dell'’Isola. Di questo ddl Pier Luigi Cervellati ha scritto: “«Questa legge annienta le città storiche della Sicilia e ci farà apparire tutti come seguaci dell’Isis”». Insomma: come il crollo di Agrigento e il “sacco” di Palermo furono il nefasto “esperimento” di una politica urbanistica e territoriale che intaccò quasi subito le altre Regioni, così questa legge – anticostituzionale, fuorilegge rispetto al decreto legislativo 42/2004 – può pericolosamente diventare riferimento politico-amministrativo per altre regioni e città metropolitane del nostro Paese.

Di certo in Sicilia le contraddizioni tra proclamate politiche di tutela e valorizzazione dei territori, del patrimonio storico, artistico e paesaggistico da un lato, e realtà dei fatti, degli atti politici e amministrativi dall’'altro, sono sempre più insostenibili. Insopportabili. Tragica, evidente è l’'inadeguatezza culturale e politica di una classe dirigente incapace di governare la Sicilia contemporanea. Incapace di governare la complessità. Che dire, poi, riguardo agli attuali deputati dell’'Assemblea Regionale Siciliana? In un modo o nell’'altro, essi devono giustificare la loro presenza, la loro azione a Palazzo dei Normanni (Palazzo Reale), sede dell'’Ars. Di certo essi devono contenere, in un modo o nell’'altro, la gravissima crisi politica e istituzionale che sta attraversando i palazzi del governo e del parlamento siciliano.

Di certo noi di Italia Nostra continueremo la nostra battaglia a difesa dei valori del territorio, del paesaggio, dei patrimonio storico-artistico. A difesa dei centri storici. Nell'’interesse dei cittadini e dell’'Isola più bella e importante del Mediterraneo.

Leandro Janni è– Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia

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