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Giovanni Gabriele
L’allarme cemento non basta mai
7 Giugno 2007
Il paesaggio e noi
Meno terra c’è, più vogliono “sviluppare il territorio”. La Repubblica, ed. di Genova, 7 giugno 2007

Abbiamo seguito con attenzione le polemiche e le prese di posizione relative alla relazione inviata dal Soprintendente Giorgio Rossini al ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli. E’ stato scritto che Italia Nostra ha considerato il rapporto una sorta di vangelo. Non siamo completamente d’accordo. Certamente concordiamo sulle criticità segnalate, ma non sono solo quelle riportate nella relazione del Soprintendente che ci preoccupano. Il territorio ligure oggi è il bersaglio di vere e proprie operazioni di aggressione che ci mettono in allarme, e che in parte hanno già avuto concreta realizzazione, a discapito dell’insostituibile bellezza dei luoghi. Così si rischia di stravolgere, senza possibilità di ritorno, i caratteri peculiari della costa ligure, degli antichi borghi e del radicamento umano in questa articolata morfologia del paesaggio. Nella relazione del Soprintendente non sono riportati progetti ed interventi sul territorio che noi non condividiamo e che ci rifiutiamo di accettare senza arrivare a compromessi. Troppe volte la soprintendenza si è espressa con pareri determinanti per l’avvio di progetti in chiaro contrasto con la conservazione del paesaggio. Troppe volte ha fornito pareri che negavano precedenti risoluzioni. Ci riferiamo in particolare ad edifici previsti in elevazione a Savona, ad Albenga, a Sarzana. Pensiamo ai progetti sproporzionati di darsene, di pianificazione nella piana di Marinella di Sarzana, di interventi sulle piccole isole presenti nel nostro territorio. E molto altro. Troppe volte nelle conferenze dei servizi la Soprintendenza ha fornito pareri che non assumevano il senso di prendere posizioni vincolanti.

Di una cosa siamo grati al Soprintendente. Avere messo la mano nella piaga in un momento in cui in Liguria le forze politiche hanno sferrato un attacco determinato per favorire la cementificazione, senza mostrare nessun riguardo a quel poco di costa o di collina che resta ancora allo stato naturale.

Italia Nostra anche in Liguria continuerà comunque ad agire per la tutela di tutti i beni naturali e culturali che non devono appartenere a pochi e non devono essere gestiti da pochi perché ci appartengono, sono nostri, di tutta la gente perché ne possa usufruire liberamente.

Giovanni Gabriele è il presidente regionale di Italia Nostra

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