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Fabrizio Bottini
La Corazzata Lombardia è una boiata pazzesca!
19 Novembre 2009
La Lombardia Che Arriva, road show promozionale su opere pubbliche e poco altro sponsorizzato da Formigoni: e questi sarebbero i maestri della comunicazione?

È partita sabato mattina l’iniziativa itinerante intitolata “La Lombardia che Arriva”, dove con gli strumenti messici a disposizione dalla scienza e dalla tecnica il governo regionale ci informa su ciò che siamo, siamo stati e saremo. Mica poco.

Ammetto che la cosa più intrigante dell’iniziativa era il fatto che i giornali la chiamassero “ road show”. Perbacco! Indipendentemente da quello che si può pensare a proposito del fronte beghino-affaristico egemone ieri, oggi & domani da queste parti, almeno lo spettacolo mi pareva assicurato. Come recita il pieghevole: “ Plastico meta visuale che va oltre la soglia del visivo. Oltrepassando la soglia dell’ambiente in cui è contenuto, il visitatore lascia il mondo esterno per raggiungere un oltre che è quasi magia”. Mitico. Essendo sabato pomeriggio, e trovandosi il road show itinerante a circa trecento metri da casa sua, il sottoscritto visitatore ha quindi fatto del suo meglio per raggiungere quel mondo che è quasi magia.

Ho raggiunto invece un mega-gazebo-tendone, con banco reception lungo dieci metri e quattro o cinque addetti. Dietro il quale oltre una tenda c’era uno spazio scuro da mostre, occupato da una panca dura lunga meno del bancone (ad accogliere il visitatore-elettore) e da un grosso piano inclinato. Quello era il metaplastico, sul quale la proiezione faceva un effetto abbastanza simile alle classiche cartine geografiche di plastica a rilievo. L’immagine, nel cosiddetto (molto cosiddetto) svolgersi della proiezione era quasi sempre identica, ovvero una specie di rudimentale panoramica a volo d'uccello dal Lago Maggiore al Garda. Cambiavano invece le sovraimpressioni, dal tracciato del Corridoio V, ai dati su popolazione, reddito, mobilità, a qualche scorcio sull’area dell’Expo, o animazioni su svincoli autostradali. La cosa curiosa, era che nonostante l’enfasi con cui la voce fuori campo tuonava sulla necessità delle varie Pedemontana, Broni-Mortara, Cremona-Mantova, le animazioni autostradali mostrassero cose che potrebbero anche, tranquillamente illustrare, che so, la futura direttissima Tangeri-Ouagadougou.

I dati e i nomi apparivano e sparivano piuttosto in fretta, e il contenuto non era diverso da un qualunque opuscoletto elettorale pieghevole, o da un angolino di sito web con poche pretese. Il testo letto dalla voce fuori campo, come ho appena calcolato dall’opuscolo distribuito dall’esercito di addetti all’ingresso, è in totale meno di 2.500 (duemilacinquecento) battute. La cosa davvero degna di nota, è invece il numero sterminato degli sponsor di questo road show (molte roads, pochissimo show), che guarda guarda sono gli stessi che poi trasformeranno quelle righe sulla cartina in rilievo in solide strisce d’asfalto, cemento, e immancabili scatoloni destinati a renderle naturalmente obsolete e superate in men che non si dica. Viene davvero la voglia i fare come Fantozzi, quando nella noia della sala da cineforum gridava " La Corazzata Potemkin è una boiata pazzesca!".

Giudizio critico sull'iniziaiva formigoniaia, indipendentemente dalla qualità delle opere infrastrutturali proposte: maldestra trappola per gonzi. Da vedere assolutamente, se non altro per gustarsi un piccolo esempio di sperpero del denaro dei contribuenti, e di presa per i fondelli dei medesimi.

Il fatto che l’opposizione poi a volte accusi problemi di comunicazione, davanti a spettacolini del genere lascia a dir poco perplessi. Ma questa è un’altra storia.

Di seguito un breve articolo dal Corriere della Sera ed. Milano, 3 ottobre 2009 che descrive l’iniziativa, a ben vedere con toni non molto diversi dalla mia "recensione"; in fondo scaricabile il pdf del testo letto dalla voce fuori campo, dal sito www.arpanet.it (f.b.)

«Lombardia che arriva»: lo show delle Grandi opere

Dalla Pedemontana all’Alta velocità, un tour virtuale



MILANO — «Il nuovo cda? Avrà ancora maggiore determinazione sul progetto Pedemontana ». Le dimissioni di due giorni fa — sottolinea l’assessore Raffaele Cattaneo — nulla cambiano nella festa che la Regione Lombardia celebra per i suoi grandi progetti e alle sue bellezze da oggi a fine anno, nelle piazze dei dodici capoluoghi delle sue province.

Si comincia oggi e domani dall’ultima nata, Monza e Brianza, nella piazza Trento e Trieste: alle 12 con le autorità (il vicesindaco e presidente della nuova Provincia Dario Allievi a fare gli onori di casa al presidente Roberto Formigoni e agli assessori al Turismo Pier Gianni Prosperini e alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo), alle 13 con il pubblico apre i battenti il «road show» che avrà la sua conclusione a Milano, in piazza Duomo, il 18 e il 20 dicembre.

«La Lombardia che arriva » è il tema; il plastico «metavisuale » il cuore della manifestazione: metavisuale, ossia oltre, al di là dello spazio visivo, «oltrepassando la soglia dell’ambiente in cui è contenuto — spiegano ad Arpanet, che 'firma' il plastico e a SA.SA., l’agenzia organizzatrice che ha tenuto a battesimo anche i milanesi incontri all’Ottagono, in Galleria —. Il visitatore lascia il mondo esterno per raggiungerne un altro che è quasi magia».

Nel buio, il plastico tridimensionale grande quattro metri per sette e mezzo riproduce fedelmente il territorio lombardo: ma senza indicazioni.

Su questa superficie neutra sarà proiettato il filmato che racconta e immagina presente e futuro della regione: ortofoto — le fotografie aeree che, grazie alla georeferenziazione, diventano vere e proprie mappe — grafiche, animazioni oltre a musica, a una voce narrante, agli effetti sonori.

La Pedemontana — gli 87 chilometri del collegamento Malpensa-Bergamo; la Brebemi — dalla tangenziale Sud di Brescia alla Est Esterna di Milano; e la TEM, alternativa all’attuale tangenziale Est del capoluogo per il collegamento tra Autosole e Milano—Venezia sono i progetti relativi a strade e autostrade, cui si affiancano quello ferroviari dell’Alta Velocità dell’Alta Capacità per le merci. Ma la Regione, accanto alle 800 mila imprese e ai 100 miliardi di merci esportate all’anno, con questo suo «show al futuro» ricorda anche i suoi «luoghi di incomparabile bellezza: 300 musei e 300 mila beni culturali; 102 parchi e 65 riserve naturali.» E i 27 milioni di turisti che ogni anno vengono a conoscere città, montagne, laghi e colline.

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