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Alberto Custodero
Immigrati, oggi il piano Ue. Renzi: sui barconi anche terroristi. Sì del Parlamento al governo
23 Aprile 2015
Articoli del 2015
Mentre la stampa civile abbonda di commenti che segnalano l'inefficacia e la crudeltà delle misure di repressione dei flussi di profughi, qualcuno in Italia sembra voler seguire Salvini nell'auspicare azioni ancora più dure. Ma chi semina vento raccoglie tempesta. La Repubblica, 23 aprile 2015

«Non tutti i passeggeri sui barconi dei trafficanti sono famiglie innocenti». Matteo Renzi ammette che la presenza dell’Is in Libia, da dove partono verso l’Italia i migranti, rappresenta per il nostro Paese una minaccia terrorismo. Su questo tema è intervenuto il presidente della Repubblica. «L’Ue si faccia carico — ha detto Sergio Mattarella — della condizione drammatica in cui versa la Libia. Si ponga fine a questo sfruttamento ignobile di essere umani fatto da questi trafficanti. Contiamo su iniziative forti e significative».

Renzi va oggi in Europa con il pieno sostegno parlamentare: al Consiglio Ue sull’immigrazione, chiesto e voluto da Renzi, l’Italia proporrà una strategia in quattro punti presentata ieri al Parlamento dal presidente del Consiglio.

Nell’ambito delle misure allo studio, Renzi indica quattro punti: rafforzare le operazioni europee come Triton e Poseidon. Dichiarare guerra ai trafficanti di esseri umani con azioni mirate. Scoraggiare le partenze. Imporre la presenza delle organizzazioni internazionali nei Paesi a sud della Libia. Il governo italiano — grazie all’approvazione in Senato di una risoluzione di Fi — non esclude la possibilità di arrivare a un blocco navale in Libia. Il documento forzista dà infatti al Consiglio di sicurezza dell’Onu il compito di valutare. Ma il capogruppo del Pd nella commissioni Esteri e responsabile Esteri della segreteria nazionale del Pd, Enzo Amendola, ha fatto a questo proposito chiarezza. Al momento, ha precisato, «non c’è il blocco navale».

Ma il piano in 10 punti approvato dell’Ue sull’emergenza immigrazione, e la richiesta del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, di un mandato internazionale per affondare le barche degli scafisti, sono bocciate dalla Chiesa. Per monsignor Giancarlo Perego, direttore della fondazione Migrantes, «il piano europeo è assolutamente debole e per certi versi vergognoso. Ancora una volta si pensa di contrastare i trafficanti e non tutelare le persone attraverso i canali umanitari». Diverse le reazioni delle opposizioni. Grillo paventa il rischio che «possa entrare in Italia un milione di persone», creando nel nostro Paese uno «stato di guerra».
La Lega, con il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, dopo aver detto che «Renzi, l’Ue, l’Onu, perfino Obama dicono che bisogna fare ciò che io dico da quasi 2 anni», dice no a nuovi arrivi di clandestini nelle località turistiche. Per Berlusconi, infine (in linea con Ignazio La Russa di FdI), «servirebbero 10-12mila soldati che pattugliano le coste libiche per fermare i viaggi».
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