Il Senato dà il via libera alla conversione in legge del decreto che sospende le demolizioni delle case abusive in Campania. E lo fa nella stessa giornata in cui a Casalnuovo vengono rasi al suolo altri due fabbricati costruiti senza licenza.
Un intero pomeriggio è durata la discussione in Senato. E se la parola passa ora alla Camera, c´è da registrare una importante modifica rispetto al testo che portava la firma del governo: il decreto che secondo la prima versione doveva limitarsi ad un solo articolo e doveva essere applicato esclusivamente alle abitazioni che fossero stabilmente occupate da chi non possedeva un´altra casa, e che non si trovassero in territori tutelati da vincoli paesaggistici, allarga ora le sue maglie e concede una sospensione degli abbattimenti anche alle abitazioni costruite in aree vincolate.
Una sospensione di più breve durata, però: il blocco delle demolizioni nelle zone paesaggisticamente protette avrà durata solo sino al 31 dicembre di quest´anno, termine però entro il quale la Regione dovrà provvedere alla «rivisitazione del regime vincolistico». È la speranza, lasciata a chi abbia edificato in area a vincolo, di ritrovarsi a gennaio 2011 fuori da quella limitazione ed essere messo così alla pari con gli altri casi per i quali il blocco degli abbattimenti è confermato fino al 30 giugno. Resta inteso che il provvedimento riguarda solo immobili costruiti entro il 31 marzo del 2003.
In aula hanno votato contro Pd, Idv e Udc, ma la maggioranza ha fatto sentire il proprio peso, nonostante le pressioni contrarie esercitate, fuori dall´aula, anche da associazioni ambientaliste come il Wwf e il Fai. I cui presidenti, rispettivamente Stefano Leoni e Giulia Maria Mozzoni Crespi, ieri hanno confermato anche il proprio parere negativo sulla sanatoria delle cosiddette «case fantasma». «Un terzo condono edilizio - spiegano - che sarebbe devastante per il territorio del Paese e deludente per i conti pubblici». E mentre a Roma si discuteva, a Casalnuovo venivano abbattuti due edifici abusivi ancora allo stato grezzo, non abitati. A Casalnuovo sono quindi ricominciate le operazioni di demolizione. Operazioni iniziate all´alba, per evitare eventuali scontri con la popolazione, sotto lo sguardo vigile delle forze dell´ordine. I due edifici, in via Vecchiullo, sorgevano circondati da altri palazzi ugualmente abusivi, in un quartiere interamente fuorilegge edificato nel 2006.