Quali strumenti consentono di “contrastare la rendita”? Verso quali obiettivi e finalità concrete (quale tipo di città) possiamo orientare le trasformazioni urbanistiche, se ci liberiamo del peso eccessivo della rendita?
Per rispondere a queste domande abbiamo chiesto a Maria Cristina Gibelli di evidenziare le condizioni e gli strumenti entro i quali l’iniziativa privata e il partenariato pubblico-privato posso essere orientati al raggiungimento di obiettivi di interesse generale: riqualificazione delle città, promozione di vivibilità e urbanità, all’attenzione all’ambiente, incremento della coesione sociale.
Nel primo intervento l’attenzione è focalizzata sui modi in cui, a partire dagli anni ottanta del secolo scorso, in Europa, il partenariato pubblico-privato è stato orientato al raggiungimento di obiettivi di rigenerazione economica e fisica, coesione sociale, promozione di vivibilità e urbanità, attenzione all’ambiente.
Nel secondo intervento sono illustrati e commentati criticamente alcuni esiti concreti del partenariato pubblico-privato in Francia, Spagna e Germania, caratterizzati da regia pubblica, trasparenza dei processi e del “quadro contrattuale”, benefici collettivi concretamente valutabili.
In calce le slide delle due presentazioni.