E mentre "Rete a sinistra", l'altra coalizione che tiene insieme dai civatiani del Pd a Sel, Rifondazione e parti di società civile, fa sapere che si prende ancora due o tre giorni di tempo, per avere un altro nome da proporre, il candidato Pagano raccoglie subito il via libera ufficiale di "Green Italia", gli ambientalisti che di lui sottolineano proprio l'attenzione per l'uso del territorio, dimostrata già quando era amministratore. Non solo. Sembra che tra chi abbia dato una mano a convincerlo ci sia Andrea Ranieri che è stato, tra le altro,responsabile nazionale della scuola e della formazione per il Pd in epoca pre-Renzi mentre il suo nome metterebbe d'accordo anche l'ala ex ds che in Paita proprio non si ritrova. Si va dal vice sindaco di Genova, Stefano Bernini a Ubaldo Benvenuti che è stato consigliere regionale all'ex senatore Graziano Mazzarello, ma si parla anche di Stefano Zara, come supporter. Nè si nasconde la speranza che "Rete a sinistra", alla fine, converga sul nome di Pagano, per poter opporre un fronte almeno unito, al Pd di Raffaella Paita.
Intanto ecco chi è Giorgio Pagano. Laureato in Filosofia, in realtà, è vissuto di politica: entra nel Pci, fino a essere l’ultimo segretario provinciale e il primo del Pds. Poi passa all’amministrazione pubblica, prima da assessore, poi da sindaco. E proprio quando guida la città, in silenzio ma con efficacia, la cambia in molti aspetti. A partire dal centro storico restaurato e di nuovo vivibile, a seguire con il Lia, museo d’arte donato alla Spezia che viene lanciato per come merita. E, ancora il lungomare di Porto Lotti. I dissidi con la sinistra in cui si è sempre riconosciuto, portano poi Giorgio Pagano a farsi da parte, a non aderire al Pd, a mostrare simpatie per Sel, ma, in generale, a seguire missioni più culturali come il progetto “Municipi senza frontiere”. Presiede anche l’associazione culturale Mediterranea che ha creato. Adesso, a sorpresa, ha deciso di accettare l’invito di don Farinella. e di schierarsi contro la sua ex fidata collaboratrice. Sarà un duello tutto spezzino, almeno per ora. E salvo altre sorprese made in Genova