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Enrico Tantucci
Garage solo per turisti «È la dittatura del Porto»
17 Novembre 2016
Vivere a Venezia
«Tutto a vantaggio dei turisti, ma il Comune non fa una piega, quando potrebbe invece trattare da posizioni di forza». Potrebbe. ma non vuole. Comune e Porto, l'intesa è perfetta. Due crani, un solo pensiero: sfruttare la città finché si può.

«Tutto a vantaggio dei turisti, ma il Comune non fa una piega, quando potrebbe invece trattare da posizioni di forza». Potrebbe. ma non vuole. Comune e Porto, l'intesa è perfetta. Due crani, un solo pensiero: sfruttare la città finché si può. La Nuova Venezia, 17 novembre 2016

La “dittatura” del Porto sulle aree dismesse della Marittima. La contestata questione del nuovo garage - con albergo da 300 stanze, area commerciale e persino una discoteca - da 2350 posti che l’Autorità Portuale vorrebbe far realizzare nell’area delle ex locomotive, senza neanche un posto riservato ai veneziani, riapre una polemica sempre viva. Quella sollevata anche di recente con una lettera al viceministro veneziano all’Economia Enrico Zanetti - dopo che era rimasta senza risposta quella inviata al sindaco Luigi Brugnaro - dall’Associazione Venezia Cambia, tramite il suo portavoce Marco Zanetti. «La questione è facilmente sintetizzabile.

Secondo Paolo Costa, presidente dell’Autorità Portuale di Venezia, le aree del demanio portuale sono tali in perpetuo e su di esse l’Autorità Portuale può lucrare concedendole a terzi, a prescindere dal fatto che gli utilizzi siano connessi alla portualità. Dovrebbero invece passare al demanio civile (all’Agenzia del Demanio, e da questa, auspicabilmente agli enti locali, trattandosi in genere di aree sostanzialmente urbane o di sicuro interesse urbano».
È quello che sta accadendo per le aree dismesse da decenni alla Marittima, dove doveva sorgere in origine - secondo gli accordi tra Comune e Porto di oltre dieci anni - un garage riservato ai soli veneziani, per dare sollievo ai circa 1200 cittadini in lista da tempo per un posti all’autorimessa comunale. Divenuto poi un garage diviso tra veneziani - con circa 1200 posti-auto a loro riservati - e crocieristi (altri 1100 posti circa). E divenuto nell’ultima versione dell’accordo stipulato tra Costa e Brugnaro un garage da 2.100 posti riservati tutti ai crocieristi, visto che i 250 posti riservati gratuitamente al Comune non andranno a una porzione di residenti, ma diventeranno un “benefit” riservato a imprenditori interessati a investire sulla città.
Tutto a vantaggio dei turisti, ma il Comune non fa una piega, quando potrebbe invece trattare da posizioni di forza. Un decreto del Presidente della Repubblica ha ad esempio già imposto al Porto che lasciasse al Comune la gestione degli approdi turistici di Riva degli Schiavoni e Sette Martiri che invece teneva per sé. Il Porto affida a caro prezzo - con tanto di causa per esiguità del canone - gli spazi che non usava più a San Basilio all’Iuav per usi universitari e dunque pubblici. Concede nell’ex sede della Capitaneria di Porto in Marittima la possibilità di realizzare un nuovo albergo con piscina per crocieristi, come sta per avvenire. E ora si prepara a chiudere il nuovo business del parcheggio multipiano per crocieristi con albergo. L’ultima parola - per la modifica al piano particolareggiato - spetterà però al Consiglio e i “mal di pancia” abbondano a sinistra e a destra, visto che per i veneziani non c’è proprio nulla.
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