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Adriano La Regina
Dopo "Da Vinci" adesso liberate Piazza del popolo
26 Aprile 2006
Beni culturali
Ho visto la pubblicità della pappa per cani oscurare la chiesa della SS Trinità dei Monti… Da la Repubblica, edizione di Roma, 26 aprile 2006

Bene. Il Vicariato ha fatto conoscere il proprio disappunto per l’immagine pubblicitaria, lesiva del sentimento religioso, applicata alla facciata della chiesa di S. Pantaleo. La protesta riguarda il contenuto della raffigurazione, intesa a promuovere il film tratto dal "Codice da Vinci" di Dan Brown, ma tradisce anche qualche insofferenza nei confronti dell’uso che uffici statali dei beni culturali e del ministero degli interni fanno sempre più frequentemente del prospetto monumentale di edifici di culto. Questi, infatti, sono spesso nascosti oltre il tempo necessario con ponteggi installati per operazioni di manutenzione in modo da consentire la permanenza di teloni pubblicitari per mesi o per anni. Nella maggior parte dei casi si tratta di lavori di manutenzione i quali comportano lavaggi ed altre operazioni che si possono eseguire in pochi giorni con bracci mobili. Nel caso di S. Pantaleo il Vicariato ha chiesto e otterrà la rimozione della pubblicità sconveniente.

Dispiace di dover constatare che gli uffici preposti alla tutela del patrimonio storico e artistico non solo siano ormai del tutto inerti nei confronti di un fenomeno sempre più aggressivo, come quello della pubblicità che fa scempio del paesaggio urbano e oscura monumenti di interesse pubblico e di rinomanza internazionale, ma siano essi stessi a favorirne la diffusione.

Si può anzi dire che non vi è più freno ad ogni forma di mercificazione del nostro patrimonio artistico. Sono incredibili i comportamenti permissivi di alcune soprintendenze e della direzione generale regionale a proposito dell’uso indebito del chiostro del Bramante o della loggia quattrocentesca di Palazzo Venezia, ceduti a pagamento per festini aziendali. La legge attuale, che in questo caso ha pienamente recepito la norma del 1939 attribuisce a quegli uffici il potere di impedire che i beni culturali siano "adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico". Nessuno fa rispettare queste leggi? Nessuno governa questa materia con il controllo sull’operato degli uffici?

E ora, qualcuno faccia levare quella orrenda installazione pubblicitaria che da mesi nasconde l’obelisco e guasta la piazza del Popolo; qualcuno impedisca che la piazza di S. Giovanni in Laterano subisca la stessa miserevole sorte.

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