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Sandro Roggio
COAST DAY a Cagliari
27 Ottobre 2007
In Sardegna una settimana di iniziative e dibattiti sul tema della salvaguardia dei litorali. Per eddyburg una informazione motivata

Come è noto il Presidente Soru è stato nominato "Ambasciatore della costa" per il prossimo biennio, con il compito di contribuire a diffondere l’idea di sviluppo sostenibile delle aree litoranee del Mediterraneo. L’iniziativa del MAP, all’interno dei programmi per l'ambiente delle Nazioni Unite, non è di poco conto: la Sardegna è modello per il buon governo del territorio, da proporre in un ambito non solo nazionale.

E’ previsto che la campagna per far crescere la coscienza su questi temi ( Awareness raising campaign ) sia scandita da manifestazioni organizzate annualmente in diversi paesi del Mediterraneo, per attivare programmi di sviluppo locale autostenibile, con specialissima attenzione ai litorali.

Il riconoscimento alla Sardegna non ha solo una proiezione esterna; serve – così è detto nei documenti ufficiali – per sostenere le attività della Regione nella pianificazione/ gestione delle aree costiere.

Può essere che osservatori istranzos abbiano capito come stanno le cose: in Sardegna questi programmi non sono stati spiegati in modo sufficiente; per cui affiora la convinzione che il proposito di tutelare i luoghi più pregiati dell’isola è instabile e c’è pure chi ha deciso di combatterle duramente queste scelte.

D’altra parte nessuno è profeta in casa sua – si dice – e gli ambasciatori svolgono la loro azione soprattutto lontano da casa. Per questo è bene che il primo evento – Coast Day–, che sancisce il riconoscimento, si svolga nell’isola, così da chiarire bene ai sardi il programma della Regione, del quale si parla con superficialità, evidenziando soprattutto i vincoli, i “castighi” inflitti, e sorvolando sulle scelte a vantaggio delle giovani generazioni.

E’ importante che alle sei aree marine protette sarde sia dato un ruolo centrale all’interno del programma, con iniziative locali distribuite nel corso della settimana.

La manifestazione prosegue nei locali della Manifattura Tabacchi di Cagliari con confronti, moderati da Mario Tozzi, e con la partecipazione di amministratori ( tra cui quelli delle aree protette), associazioni ambientaliste, esperti impegnati nel dibattito politico- culturale. Nello sfondo è il complicato nodo dei rapporti Stato-Regione, con riferimento al tema delicato dei parchi nazionali, anche sulla scorta delle critiche avanzate di recente da Soru e dall’assessore regionale Morittu (presenti ai dibattiti) alle burocrazie del Ministero dell’Ambiente.

Di grande interesse il confronto “Amate sponde”, previsto per la mattina del 27. Si annuncia non accademico, e orientato e chiarire i modi con cui il mercato tende a consumare i paesaggi rendendoli uniformi (spesso procurando lesioni irrimediabili), specie quelli costieri presi di mira dall’industria delle vacanze sempre più aggressiva. Si dirà delle ragioni per impedire gli esiti delle metropoli turistiche diffuse, dissipatrici, squilibrate e squilibranti ( si pensi allo spopolamento delle aree interne della Sardegna vuota al centro e densamente abitata ai bordi in alcuni mesi).

Protagonisti del dibattito Vezio De Lucia, urbanista con importanti esperienze nella pubblica amministrazione; Carla Ravaioli, economista dell’ambiente; Paolo Berdini, profondo conoscitore dei temi urbanistici di Roma; Maria Pia Guermandi, archeologa vicedirettrice di eddyburg.it; Alessando Aresu, filosofo cagliaritano.

La tavola rotonda, nel pomeriggio dello stesso giorno potrà contare sugli sguardi internazionali e sulle opinioni di rappresentanti Unesco, Smap, PA-Rac, dell’Agenzia ambientale egiziana e del ministro algerino Rahamani.

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