Invio il comunicato stampa dei DS e dell'Assessore al Territorio del Comune di Milano Gianni Verga dell'UDC relativamente alla nuova legge per il governo del territorio approvata dalla Regione Lombarda (Legge Moneta in base al nome dell'Assessore Regionale Alessandro Moneta di FI che l'ha proposta, ex-sindaco di Basiglio dove Berlusconi ha costruito negli anni novanta Milano 3).
La Legge Lupi, con l'abrogazione di tutte le leggi urbanistiche nazionali, darà il totale via libera agli effetti perversi della legge Moneta.
La legge Moneta prevede:
- imposizione ai Comuni della localizzazione delle infrastrutture regionali
- libertà totale dei Comuni di cementificare il loro territorio
- articolazione del piano regolatore in tre parti: documento di piano, piano delle regole e piano dei servizi non coordinati tra di loro e aggiornabili in ogni momento
- analisi della sostenibilità dei piani limitata al documento di piano, nessun cirterio definito per valutare la sostenibilità dei piani
- ruolo limitato del Piano di Coordinamento Territoriale della Provincia con la sola valutazione della conformità del documento di piano
- eliminazione dell'approvazione del consiglio comunale sui piani attuativi che non sono in variante del piano regolatore
- debolezza dei piani dei parchi
- possibilità di utilizzare la DIA per tutti gli interventi
- diminuzione degli standard a 12 mq per abitante per gioco, sport e parcheggi soltanto
- possibilità che i privati forniscano ogni tipo di servizio di interesse generale
- possibilità di compensazione, perequazione, incentivazione urbanistica.
La speranza è che Formigoni perda le elezioni e che con Sarfatti si possa abrogare immediatamente la legge.
Ho pubblicato il testo approvato in commissione sul sito www.msacerdoti.it e appena disponibile ti manderò il testo approvato. La legge Moneta dimostra cosa consentirà di fare la Legge Lupi in tutte le regioni.
"Alla fine è stata approvata con due soli voti di scarto, 36 a 34, una legge complicata, confusa e pericolosa, che impegnerà i 1.546 comuni e le 11 province lombarde a lavorare per almeno 4 anni per rinnovare il vecchio, unico, Piano Regolatore per adeguarlo ai nuovi tre piani che lo dovranno sostituire, e per rinnovare i regolamenti edilizi". Questo il commento di Marco Cipriano, consigliere regionale Ds e componente della commissione territorio. "Nel frattempo - continua il consigliere - regnerà l'incertezza sulla prevalenza delle regole, con gravi ripercussioni sull'attività edilizia, sui diritti dei cittadini, sui provvedimenti di Comuni e Province".
"Il centrodestra - rincara Cipriano - porta inoltre la grave responsabilità di aver approvato l'articolo 25, quello che riguarda il Comune di Monza e che fa di questa legge un provvedimento ad personam, una legge pro Paolo Berlusconi. Le decisioni assunte per penalizzare il Comune di Monza, la diminuzione dello standard da 26,5 a18 metri quadrati per abitante, il trasferimento dei poteri dai consigli comunali alle giunte, sono solo alcuni elementi di carattere urbanistico - edilizio che incideranno negativamente sulla trasformazione del territorio di questa regione".
Pierangelo Ferrari, capogruppo Ds in Consiglio, attacca chi, con la propria assenza al momento del voto, ha permesso l'approvazione della legge nonostante i numerosi voti contrari nella maggioranza. "Una pessima legge sul territorio - dichiara Ferrari - costruita sugli interessi personali della famiglia Berlusconi, è stata approvata con 36 voti a favore contro 34, grazie all'assenza di due consiglieri di Rifondazione comunista che ha vanificato una lunga e determinata battaglia di opposizione del Centrosinistra. Disappunto e rabbia sono i sentimenti più diffusi al nostro interno".
Dopo trent'anni si sentiva la necessità di un modello nuovo che fosse la sintesi virtuosa delle sperimentazioni che in questi anni si sono avute. Il merito della legge è di rispondere a una cultura occidentale, democratica, libera e pluralista in alternativa alle culture totalizzanti che troppo spesso si sono viste. Stiamo parlando di una legge di rilevanza epocale che colloca ancora una volta la Lombardia all'avanguardia. Milano è sempre stata in sintonia con la Regione e plaude a questo avvenimento di cui farà tesoro immediatamente con gli strumenti di governo del territorio che sta preparando.
La nuova legge è l'espressione di una cultura lombarda del fare in termini positivi a partire dalla virtuosa trasformazione del territorio fino alla ricerca della qualità ambientale e delle eccellenze dell'architettura. La legge Moneta sarà sicuramente d'ispirazione per le altre Regioni e per la nuova legislazione nazionale".