Il Fatto Quotidiano, 18 ottobre 2016 (p.d.)
Il potere legislativo è il potere di decidere le leggi, che sono le regole che valgono per tutta la nazione. In Italia è affidato al Parlamento, diviso in due Camere”.
E fin qui, la lezione di Costituzione e società presente su un sussidiario per le quinte elementari è corretta. Poi, la descrizione. “La Camera dei deputati: i suoi componenti sono eletti diretta mente dai cittadini con le elezioni”. E, anche in questo caso i bambini di 10 anni, possono dirsi soddisfatti. Un po’ meno quando si affronta il nodo della seconda camera. “Il Senato della Repubblica: i suoi componenti sono indicati dalle diverse Regioni in cui è suddiviso il territorio Italiano”.
Tutto questo è a pagina 85, nella sezione Geografia, che si occupa pure dell’Organizzazione politica dello Stato. Il libro, o meglio il sussidiario, si chiama Imparo facile ed è pubblicato dalla casa editrice milanese Cetem che è specializzata in prodotti per la scuola primaria fin dal 1945 e che fa parte del gruppo editoriale Principato. Nelle sue pagine (segnalate anche al Comitato per il No), la vittoria del Sì al referendum costituzionale di dicembre, e quindi la conseguente applicazione della riforma, è data per scontata. La causa, secondo chi lavora nel settore, è la probabilità del cambiamento. Così, chi deve redigere, scegliere e vendere i libri scolastici (che presumibilmente, non dovrebbero scadere, non almeno durante l’anno della loro adozione) si trova a fare una scelta.
Così, nel caso di una nuova edizione da lanciare nell'anno referendario, si scommette: e, in questo caso, si è scommesso sulla vittoria del Sì. Il Fatto ha provato a contattare sia la casa editrice che il curatore della parte che contiene questo testo. “Verifichiamo quanto segnalato e le faremo sapere in giornata”, la risposta di Cetem.
Non si tratta però di un evento isolato: già a maggio era stata pubblicata dalla Simone Editore una guida per gli studenti dal titolo La Nuova Costituzione spiegata ai ragazzi.
Anche in quel caso si parlava di modifiche e nuova forma. E l’autore – nonché editore – si era giustificato incolpando il redattore della sezione scolastica di una scelta poco felice. Impegnandosi a ritirare il volume. A rapida verifica, risulta ancora in commercio con lo stesso nome. Ma negli store, la sua presentazione è stata modificata: da “Testo che favorisce un primo approccio con la rivoluzione che l’anno prossimo investirà il nostro ordinamento costituzionale” a “Testo che favorisce un primo approccio con la rivoluzione che l’anno prossimo probabilmente investirà il nostro ordinamento costituzionale”. Un avverbio, ma che fa la differenza.